Marvel Masterworks Iron Man vol. 5 – Recensione Panini Comics

Pubblicato il 17 Giugno 2014 alle 10:30

Tornano le storie classiche di Iron Man in un nuovo volume della linea Marvel Masterworks! Riscoprite la magia della Silver Age con il Vendicatore Corazzato alle prese con criminali del calibro di Lucifero e Mida e firmate da autentiche leggende del fumetto americano!

Marvel Masterworks – Iron Man vol. 5

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Autori: Archie Goodwin (testi), George Tuska, Johnny Craig (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 25,00, 17 x 26, pp. 256, col.
Data di pubblicazione: giugno 2014

Iron Man è uno degli eroi Marvel più popolari e la sua rilevanza nell’universo narrativo creato da Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko è innegabile. Sia da solo, sia come membro fondatore dei Vendicatori, è stato al centro di story-line memorabili. Il Sorridente lo creò con intenti propagandistici. Nella sua identità civile di Tony Stark, era un industriale produttore di armi, legato quindi al governo americano. E i suoi nemici erano prevalentemente sovietici con le storie che risentivano del clima da guerra fredda dilagante nei sixties. Nel corso del tempo, comunque, le cose sono mutate e l’eroe è diventato più complesso e sfaccettato.

In questo sesto Masterwork dedicato a Testa di Ferro si avrà modo di leggere i nn. 12/23 della prima serie di Iron Man che costituiscono un momento importante della lunga e complessa vita editoriale di Tony Stark. Molti di questi episodi sono ancora oggi ricordati con affetto dai Marvel fan più attempati, anche perché scritti da Archie Goodwin, nome storico del fumetto americano, apprezzato sceneggiatore nonché editor di prim’ordine. Fu lui a subentrare a Lee che, ormai propenso ad occuparsi di questioni dirigenziali, stava abbandonando la macchina da scrivere. Stan stimava molto Goodwin e gli lasciò carta bianca e costui ideò un’articolata e avvincente story-line, con intrecci da soap-opera e continui colpi di scena.

All’inizio del volume la situazione di Tony Stark è in apparenza stabile. Ha una relazione con la bella Janice Cord, dirige la sua azienda e combatte il crimine nella sua identità di Iron Man. Ma non mancano le insidie. Prima di tutto, Janice, dopo la morte del padre, è al centro di macchinazioni riguardanti il suo patrimonio e dal canto suo il Vendicatore deve affrontare minacce letali. Se da un lato Goodwin utilizza villain già conosciuti come l’Unicorno, lo Spirito Rosso e le sue superscimmie, Lucifero e la Dinamo Cremisi, giusto per citarne alcuni, dall’altro inventa criminali senz’altro più strani per gli standard Marvel dell’epoca.

È il caso dell’inquietante e mostruoso Controllore che sembra uscito da un horror; o di Mida, il magnate greco assiso su un trono volante, che darà parecchio filo da torcere a Tony. Appare anche per la prima volta la misteriosa e intrigante Madame Masque che avrà un ruolo fondamentale nelle vicende future di Iron Man e la cui identità costituì una sorpresa per i lettori. Vanno segnalati inoltre gli episodi in cui l’eroe dovrà vedersela con il suo L.M.D, il Life Model Decoy, un androide con le fattezze di Tony introdotto da Stan Lee in passato e che di colpo acquisisce una sua personalità, ribellandosi al suo ideatore con conseguenze allucinanti. Pur essendo tutto sommato datate dal punto di vista testuale, le storie di Goodwin risultano ancora coinvolgenti e hanno un ritmo indiavolato.

A disegnarle c’è un altro autore leggendario del fumetto statunitense, George Tuska, celeberrimo illustratore di Buck Rogers ma forse ricordato tuttora proprio per Iron Man. Tuska caratterizzò in maniera personale i personaggi, con il vezzo di rappresentarli con espressioni facciali peculiari (le smorfie dei cattivi, in particolare, divennero il suo marchio di fabbrica), e specialmente nei primi episodi si concesse un lay-out inventivo e cinetico che fece di Iron Man uno dei mensili più interessanti della Marvel. Un numero è illustrato da Johnny Craig che peraltro si occupò delle chine degli altri episodi. Proveniva dall’horror e disegnò un’avventura imperniata sul tenebroso Fantasma della Notte, influenzata dai comic-book macabri della E.C. Insomma, con questo volume scoprirete un pezzo di storia della Marvel. Da non perdere.

Voto: 7 ½

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