Warlock La Minaccia di Thanos – Recensione Supereroi Il Mito n. 30
Pubblicato il 15 Giugno 2014 alle 10:30
Panini Comics ripropone le leggendarie e psichedeliche storie di Warlock scritte e disegnate da Jim Starlin! Non perdete le incredibili vicende cosmiche dell’eroe dorato alle prese con due dei più inquietanti villain del Marvel Universe: il Magus e Thanos!
Supereroi Il Mito n. 30 – Warlock La Minaccia di Thanos
Autori: Jim Starlin, Bill Mantlo (testi), Jim Starlin, John Byrne (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,99, pp. 240, col.
Data di pubblicazione: giugno 2014
Con questo volume della collana Supereroi Il Mito dedicato a Warlock, Panini Comics conclude la run di uno dei personaggi di culto della Marvel, in precedenza disponibile solo in una mastodontica edizione Omnibus. E coloro che già hanno avuto modo di apprezzare le vicissitudini del tormentato eroe dorato creato da Stan Lee e Jack Kirby su Fantastic Four, impazziranno con questa sequenza memorabile, considerata una pietra miliare non solo della Marvel ma del fumetto americano in generale. Non c’è da stupirsi, dato che a scriverla e a disegnarla c’è Jim Starlin che negli anni settanta si mise in luce proprio con queste storie di Warlock e con quelle altrettanto leggendarie di Capitan Marvel.
Starlin è sinonimo di fumetto cosmico e psichedelico ma i lettori che conoscono solo le sue attuali produzioni, più edulcorate delle classiche, si stupiranno scoprendo la portata rivoluzionaria ed eversiva di Warlock. Starlin aveva vissuto in prima persona le utopie del Flower Power e i movimenti psichedelici degli anni sessanta. Ispirandosi a quelle istanze e a Jim Steranko, il primo che cercò con successo di inserire stilemi pop nei comics con Nick Fury Agent of SHIELD, tentò di realizzare un fumetto adulto, complesso e graficamente visionario, tanto che certe pagine dal particolare lay-out e i colori vividi fanno pensare a un trip da LSD (e questo in un periodo in cui non esistevano tecniche di colorazione digitale!).
Starlin però si collegò pure allo Steve Ditko del Dr. Strange, altro fumetto amatissimo dai lettori alternativi dell’epoca, e alle saghe cosmiche del grande Jack Kirby. Rielaborò quindi tutti questi stili in maniera personale e il risultato sconvolse il comicdom. Warlock non aveva avuto successo e la sua serie era stata chiusa. Starlin, convinto delle potenzialità del personaggio, lo riprese nei nn. 178-181 di Strange Tales. Ma stravolse tutto. Trascurò le trame ambientate nella Contro-Terra e inserì nuovi elementi narrativi, di ampia portata, che formavano una story-line lunga e articolata, una saga di fantascienza sul genere ‘2001 Odissea Nello Spazio’.
Dopo quegli episodi la Marvel decise di riaprire il comic-book di Warlock dal n. 9. E fino al quindicesimo albo Starlin scrisse e disegnò una vicenda dai toni cupi e visionari, affrontando tematiche controverse come quelle della religione; o meglio, dell’uso della religione intesa come strumento di oppressione delle masse. Warlock lascia dunque la Contro-Terra e vaga per lo spazio vivendo avventure di vario tipo. Sulla fronte ha un misterioso manufatto, la Gemma dell’Anima, che si nutre dell’energia degli esseri viventi e lo condiziona. Man mano che la trama prosegue, viene a conoscenza dell’esistenza del Magus, un tiranno che intende conquistare il cosmo e che ha addirittura fondato un culto in suo onore.
Ma chi è realmente il Magus? Questo è il mistero fondamentale e anticipo che la risposta sarà scioccante, innanzitutto per lo stesso Warlock. Ma sono altresì scioccanti i personaggi creati da Starlin come la splendida e crudele Matriarca, i mostruosi Fratelli di Sangue, la letale assassina Gamora, il farsesco Pip il Troll, l’allucinante Ladro di Stelle e così via. Starlin si sbizzarrisce descrivendo e disegnando mondi immaginifici, dimensioni folli degne del Dr. Strange di Ditko, ambientazioni futuribili, oscuri e intimidenti spazi siderali attraversati da un Warlock sempre più triste, disperato e nichilista, con un talento mozzafiato.
Le vicende di Warlock coinvolsero l’intero Marvel Universe. Nel volume sono inclusi anche il settimo annual di Avengers, fondamentale per il destino finale di Warlock, in cui appaiono i Vendicatori e un’altra importante creazione di Starlin, il terribile Thanos; e il secondo annual di Marvel Two-In-One, imperniato su una lotta che coinvolge, oltre alla Cosa, l’Uomo Ragno e i Vendicatori. Troverete poi il n. 55 di Marvel Team-Up scritto da Bill Mantlo e disegnato da John Byrne con Warlock e Spidey alle prese con lo Straniero.
I testi di Starlin sono lirici, profondi, di spessore letterario e anticipano l’espressività dei fumetti adulti del Revisionismo Americano degli anni ottanta, quelli dei Moore e dei Miller, per intenderci. Basterebbe tale dettaglio per comprendere la valenza anticipatrice del suo lavoro (al pari di quello di Don McGregor e delle sue storie di Pantera Nera che Panini Comics farebbe bene a ristampare!). E i disegni, come ho scritto, sono un perfetto esempio di arte psichedelica applicata ai fumetti, con echi di Steranko, Ditko e Kirby. Insomma, stiamo parlando di un capolavoro che non può mancare nella libreria di un appassionato. Fatevi un trip con Warlock, quindi. Non ve ne pentirete.