Superior Spider-Man n.9 – Recensione
Pubblicato il 11 Giugno 2014 alle 10:30
L’atteso faccia a faccia tra Superior Spider-Man e il Ragno Rosso verrà interrotto dallo Sciacallo e la sua banda di cloni ! Ma un’altra vecchia conoscenza tornerà dall’aldilà per tormentare Kaine, e pare essere proprio Ben Reilly, l’originale Ragno Rosso !!! Infine, un inedito incontro tra Superior Spider-Man e Magneto, tratto dalla serie A+X !
Superior Spider-Man n.9
Autori: Chris Yost, Erik Burnham, Marco Checchetto, In-Hyuk Lee, Carlo Barberi, David Baldeon, Max Bemis, David LaFuente
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Genere: Supereroistico
Prezzo: 3,30 euro, 17×26, S., 80 pp., col.
Anno di pubblicazione in Italia: 2014
Dopo il ritorno di Miguel O’Hara, alias Spider-Man 2099, nel numero scorso, anche stavolta il principale mensile Panini dedicato al Ragno ( anzi, a Superior Spider-Man ! ) ci riporta con la memoria agli anni Novanta, rispolverando personaggi e situazioni che caratterizzarono la controversa e lunghissima Saga del Clone.
La bravura di un autore, del resto, sta anche nel riuscire a carpire ciò che di buono il passato può offrire, rielaborandolo e rendendolo appetibile anche per il pubblico di adesso. La famigerata Saga del Clone, ad esempio, ha sfornato sicuramente personaggi interessanti e buoni spunti narrativi, che purtroppo si sono persi in una serie di trame fin troppo lunghe e ingarbugliate, finendo per destabilizzare o annoiare il lettore.
Ecco perché sia Dan Slott che Chris Yost hanno pensato bene di riproporre certi character come Kaine o lo Sciacallo in storyline avvincenti, ma nel complesso piuttosto lineari e di facile fruizione. Il grande successo di Spider-Island ne è un esempio calzante, ma lo stesso vale anche per le tre storie di questo numero, tratte da Superior Spider-Man Team-Up e Scarlet Spider.
Nelle prime due ci viene raccontato l’atteso faccia a faccia tra Spider-Man e il Ragno Rosso, i quali sembravano finalmente essersi riappacificati alla fine di Spider-Island, ma non si erano più rivisti dopo che Kaine si era trasferito a Houston. E così l’ex clone malvagio di Peter Parker, sempre più tormentato e in cerca di sostegno, non sa che davanti a sé non troverà più la persona gentile e amorevole che considerava un “fratello”, ma uno spietato e inferocito Dott. Octopus, che gli riserverà un’accoglienza tutt’altro che calorosa….
Chi ha buona memoria infatti si ricorderà che fu proprio Kaine ad uccidere Octavius durante la Saga del clone ( per poi essere resuscitato dai ninja della Mano ), e potete immaginare dunque la reazione del supercriminale di fronte al suo vecchio aguzzino, e quanto questa destabilizzerà ancora di più la fragile psiche del nuovo Ragno Rosso.
Paradossalmente i ruoli fra loro due adesso si sono completamente invertiti: Kaine, che è un ex assassino in cerca di redenzione, incapace di essere un eroe puro e integerrimo come lo era Peter Parker, si trova improvvisamente a fare i conti con un vigilante senza scrupoli e incurante del prossimo, persino peggiore di lui. Una delle poche certezze nella vita di Kaine, che aveva sempre considerato come un modello da imitare e un punto di riferimento, gli si rivolta contro e tenta addirittura di ucciderlo, accentuando ancora di più il suo senso di disagio e d’inadeguatezza.
Le dinamiche tra lui e Superior Spider-Man sono sicuramente il vero fulcro della storia e la parte più interessante, ma anche l’avventura in assolo del clone di Peter Parker svilupperà ulteriormente i suoi tormenti interiori, mettendolo di fronte a un altro suo punto di riferimento, di cui ha acquisito persino il nome di battaglia: sto parlando ovviamente di Ben Reilly, il clone “buono” dell’Uomo Ragno, che per un certo periodo prese anche il posto dell’originale ed è sempre rimasto nel cuore di tanti appassionati.
Ovviamente non vi rivelerò altro sulla trama, per evitare di rovinarvi la sorpresa, ma posso solo aggiungere che il povero Kaine ha ancora diversi conti in sospeso da regolare, e quasi sempre a riscuotere arrivano vecchie conoscenze….!
Chris Yost, supportato ai testi da Erik Burnham, continua a raccontarci l’evoluzione di un personaggio anomalo e particolare quale Kaine Parker, nato come un esperimento mal riuscito, oscuro e malvagio, per poi redimersi e guarire, cercando di farsi una nuova vita. Come detto prima, i momenti più introspettivi e di confronto sono quelli meglio riusciti, mentre lo scontro con lo Sciacallo e i suoi cloni è piuttosto scontato e un po’ troppo frettoloso.
In particolare, poteva essere maggiormente sviluppato il lato emotivo della vicenda, considerando che c’era di mezzo anche il clone della compianta Gwen Stacy, oltre a quello di Carrion e di alcuni ibridi ragnesco-mutanti. Purtroppo, invece, viene risolto tutto con esplosioni e scazzottate, senza approfondire nessuna tematica in particolare, ad eccezione del succitato rapporto tra i due Parker.
Graficamente non si possono che tessere le lodi del sempre più bravo Marco Checchetto, il cui stile plastico e realistico, sempre di grande impatto, è ormai una garanzia. Più particolare invece lo stile di In-Hyuk Lee, che miscela abilmente il tratto occidentale con quello asiatico, impreziosendolo con una colorazione pittorico-digitale. Apprezzabile, infine, anche il tratto dinamico ed energico di Carlo Barberi e David Baldeon, che si occupano dell’incontro/scontro tra l’originale Ragno Rosso e quello attuale.
Chiude l’albo una breve storia tratta dalla collana A+X, nella quale componenti di Avengers e X-Men uniscono le forze per affrontare minacce comuni. In questo caso assistiamo ad un insolito “team-up” tra Superior Spider-Man e Magneto, intenti a sconfiggere l’A.I.M. e M.O.D.O.K. per recuperare un ragazzino mutante. Il racconto offre degli spunti simpatici, come Magneto che denigra pesantemente i supercriminali ( colpendo nel vivo Doc Ock ! ) e una sequenza illustrata come gli schemi di un retro-game, ma per il resto si tratta di poco più che un riempitivo.
I testi sono di Max Bemis ( da quanto leggo, è il cantante di un gruppo pop-punk appassionato di fumetti Marvel… ), mentre i disegni sono del cartoonesco David LaFuente, che molti di voi avranno avuto modo di apprezzare nella serie Ultimate Spider-Man.