Warlock Sulla Contro-Terra – Recensione Supereroi il Mito 28
Pubblicato il 2 Giugno 2014 alle 10:30
Ritornano le storie di un eroe di culto della Marvel anni settanta: Warlock! Non perdete i primi episodi di una fondamentale saga cosmica scritta da Roy Thomas e illustrata da mostri sacri dei comics come Gil Kane e John Buscema!
Supereroi Il Mito n. 28 – Warlock Sulla Contro-Terra
Autori: Roy Thomas, Mike Friedrich, Ron Goulart, Gerry Conway, Tony Isabella (testi), Gil Kane, John Buscema, Bob Brown, Herb Trimpe (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,99, 288, col.
Data di pubblicazione: maggio 2014
Nell’ambito del fumetto americano esistono personaggi la cui popolarità non è simile a quella di Superman, Batman, l’Uomo Ragno o gli X-Men ma che hanno ottenuto lo status di culto a causa della qualità delle loro storie. E Warlock appartiene alla categoria. È conosciuto dai comics-fan ma il suo seguito non è paragonabile a quello di altri supereroi. In parte lo si deve al livello poco mainstream del suo serial anni settanta, ancora oggi reputato uno dei più sofisticati mai realizzati. Molti, però, osannano il leggendario ciclo scritto e disegnato dal grande Jim Starlin ma bisogna considerare che questi non si occupò di Warlock dal principio.
L’eroe dalla pelle dorata fu creato dagli onnipresenti Stan Lee e Jack Kirby su Fantastic Four. Frutto degli esperimenti dei malvagi scienziati dell’Enclave, era un uomo artificiale fuoriuscito da un bozzolo. I due cartoonist lo fecero apparire fugacemente e nei mesi successivi lo ripresero su alcuni numeri di Mighty Thor con il nome di Lui. Dopo aver avuto la pessima idea di rapire la bella Lady Sif, Lui si scontrava con un furente Dio del Tuono. I lettori si incuriosirono e fu evidente che nel Marvel Universe era nato l’ennesimo superessere.
Nei primi anni settanta il vulcanico Roy Thomas propose serie di vario genere, allo scopo di attirare diverse fasce di mercato. Lee, che aveva abbandonato la scrittura per assumere mansioni dirigenziali, gli chiese di inventare un personaggio per il mensile antologico Marvel Premiere e Roy decise, insieme a Gil Kane, di riprendere Lui, ribattezzandolo Adam Warlock. A suo avviso, il comic-book doveva discostarsi dalle classiche atmosfere Marvel, avere toni fantascientifici e un’ambientazione peculiare. E fu così.
Tuttavia, lo sceneggiatore si collegò ad alcune storie di Thor dell’era Lee, utilizzando l’inquietante Alto Evoluzionario, scienziato che aveva trasformato alcuni animali accelerandone l’evoluzione, e il terribile Uomo Bestia. All’inizio della saga di Warlock, quindi, si scopre che l’Alto Evoluzionario si è a sua volta evoluto in un dio e ha creato una terra identica alla nostra che si trova al lato opposto del sole. In pratica, una Contro-Terra. Il concetto fu ricavato da Pitagora ma Thomas si fece anche suggestionare dalle terre parallele della concorrente DC (concetto sempre detestato da Stan Lee, peraltro). L’intento dell’Alto Evoluzionario era quello di dare vita a un mondo privo di malvagità e di tutte le caratteristiche negative degli esseri umani.
Ma il perfido Uomo Bestia ha contaminato la Contro-Terra, portandovi la crudeltà, e l’Alto Evoluzionario, tormentato dal suo fallimento, è in procinto di distruggere il pianeta. Per un caso fortuito, però, scopre l’esistenza di Warlock. Dopo aver appreso la situazione, quest’ultimo convince l’Alto Evoluzionario a risparmiare le vite degli abitanti della Contro-Terra e gli chiede di recarsi là per cercare di fermare l’Uomo Bestia. Questo è l’inizio di una story-line che all’epoca risultò ostica per gli abituali lettori Marvel ma che è tuttora avvincente.
Analogamente a Silver Surfer, Warlock è una specie di Messia che, tra una lotta e l’altra, cerca di divulgare un messaggio positivo. Infatti ottiene l’attenzione di un gruppo di giovani che diventano suoi seguaci e, man mano che la trama prosegue, il personaggio fa proseliti. Dopo i primi due episodi di Marvel Premiere, la Marvel varò una testata regolare intitolata Warlock e Thomas affidò le sceneggiature al bravo Mike Friedrich che accentuò le suggestioni bibliche e misticheggianti. Sebbene le storie siano dei primi anni settanta, risentono ancora delle istanze sessantottine. I riferimenti ai conflitti generazionali, agli ideali pacifisti, alla corruzione del potere (simboleggiata da un presidente posseduto dall’Uomo Bestia) sono infatti onnipresenti. È un’opera ben inserita nel clima culturale del periodo, con un’impostazione testuale datata ma valida.
Non manca comunque l’azione e gli elementi fantascientifici e cosmici abbondano e non per niente un episodio è scritto da Ron Goulart, celebre autore sci-fi molto apprezzato dallo staff Marvel. Warlock si differenziò dagli altri albi della Casa delle Idee anche perché sulla Contro-Terra non c’erano supereroi. E i ‘doppi’ di personaggi già noti sono differenti e provocano un effetto straniante nel lettore: Victor Von Doom, per esempio, è uno scienziato ma non malvagio; e, in un curioso ribaltamento di prospettiva, Reed Richards è cattivo e si trasforma nel mostruoso Bruto. In questo volume che include i nn. 1-2 di Marvel Premiere e quelli dall’uno all’otto di Warlock avrete modo di scoprire (o di riscoprire) uno dei serial meno banali della Marvel. Dopo l’ottavo albo la serie venne chiusa e le vicende in sospeso furono risolte nei nn. 176-178 di Incredible Hulk (anch’essi presenti), scritti da Gerry Conway che enfatizzò la valenza cristica dell’eroe con una sequenza che suscitò parecchie polemiche.
Dal punto di vista dei disegni, Gil Kane fece un ottimo lavoro, come sempre, realizzando versioni convincenti di Warlock, dell’Uomo Bestia e dei suoi mostruosi accoliti, e ricorrendo al consueto lay-out inventivo che contraddistingueva il suo stile. Altri penciler coinvolti furono John Buscema, che firmò un solo albo, e il meno coinvolgente Bob Brown, disegnatore di scuola DC che nei primi anni settanta fece varie cose per la Marvel e che in ogni caso si dimostrò efficace. Gli episodi di Hulk sono invece illustrati da Herb Trimpe e le sue tavole vanno prese per ciò che sono e cioè un tipico esempio di kitsch grafico. Warlock poi sarebbe stato ripreso da Jim Starlin che stravolse e rivoluzionò tutto con risultati eccezionali. Ma ne parleremo quando uscirà l’altro volume della collana Supereroi Il mito dedicato alla sua run. Intanto, godetevi questo bel prodotto.