Ken Parker vol. 2 – Recensione Mondadori Comics

Pubblicato il 23 Maggio 2014 alle 10:30

Mondadori Comics propone una pietra miliare del fumetto italiano e internazionale: Ken Parker di Berardi & Milazzo! Non perdete il secondo volume della saga dell’eroe dal Lungo Fucile che ha ammaliato generazioni di lettori!

Ken Parker vol. 2

ken parker mondadori 3 cover

Autori: Giancarlo Berardi (testi), Ivo Milazzo (disegni)
Casa Editrice: Mondadori Comics
Genere: Western
Provenienza: Italia
Prezzo: € 7,99, 21 x 26, pp. 208, b/n
Data di pubblicazione: maggio 2014

Tra i fumetti pubblicati da Mondadori Comics Ken Parker è senza ombra di dubbio uno dei più validi e l’importanza della celeberrima saga western creata da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo nell’ambito della letteratura disegnata italiana e internazionale è indiscutibile. Quest’opera ha acquisito un’aura mitica come sanno i suoi numerosi estimatori. Mondadori Comics ha quindi deciso di pubblicarla nella sua interezza, con cinquanta volumi che includeranno anche l’attesissimo episodio finale.

Definire Ken Parker, dal punto di vista del genere narrativo, è arduo. È certamente western e non mancano cowboys, indiani, sparatorie, duelli e inseguimenti nelle praterie; insomma, tutti gli elementi classici di una storia di questo tipo. Ma considerare Ken Parker solo un semplice western significherebbe, a mio avviso, sminuirlo. Le trame hanno una profondità e una maturità notevoli, i testi sono privi di retorica e, a differenza di opere più canoniche, le tematiche affrontate da Berardi hanno sovente una connotazione socio-politica, nonché polemica, che fanno quindi di Ken Parker un fumetto che è tutto tranne che banale.

Aggiungo inoltre che non è noioso. Anzi, l’azione e il ritmo adrenalinico delle story-line sono i punti di forza della saga e i lettori se ne potranno rendere conto leggendo questo secondo volume. Ken Parker nacque nei tardi anni settanta, in un periodo di tensioni sociali, e anche i comics subirono l’influsso di tale clima. Di conseguenza, da un lato si ebbero fumetti di impostazione tradizionale e dall’altro le opere eversive e trasgressive di sperimentatori del calibro di Pazienza, per esempio, o del gruppo Valvoline. Ken Parker si colloca in una via di mezzo tra le due tendenze: è, quindi, un western, genere notoriamente popolare in Italia, ma nello stesso tempo privo di conformismi.

Questo volume include il terzo e il quarto episodio della serie. Nel primo, dal titolo ‘I Gentiluomini’, Berardi ci conduce nel periodo turbolento della Guerra di Secessione e si concentra su un gruppo di messicani che assaltano un treno sul quale viaggia un importante generale degli Stati Uniti. Scopo dei ribelli è costringere il Presidente Grant a concedere l’indipendenza degli stati del sud. Ma non sanno che sul treno c’è pure Ken Parker e le cose per loro non saranno affatto facili. Per giunta, nella storia viene introdotto Oake Barnum che avrà un ruolo rilevante anche in seguito. La sceneggiatura, con il suo incedere dinamico e veloce, è ancora oggi di sorprendente modernità e si legge tutta d’un fiato.

Vale anche per il secondo episodio, ‘Omicidio a Washington’, in cui Berardi, tramite la figura di un indiano portavoce dei pellerossa al Congresso, affronta il tema del razzismo della società americana. E descrive inoltre le profonde differenze esistenti nel mondo dei bianchi, compromessi da pregiudizi di tipo classista ed economico (e a farne le spese è lo stesso Ken Parker, considerato con sospetto dai potenti e dai politicanti). Ma tale aspetto non prevale mai sull’elemento avventuroso e la storia ha un perfetto equilibrio di azione, impegno ed introspezione.

Ai disegni c’è il grande Ivo Milazzo che con il suo tratto aggressivo, scevro di leziosità e di concessioni all’estetica fini a se stesse, realizza tavole di bellezza magistrale, con chiaroscuri suggestivi e giochi prospettici di grande efficacia. Le pagine contrassegnate dall’azione hanno un dinamismo che, a tanti anni di distanza, risulta attuale, con il taglio cinematografico delle vignette a renderle perfette. Ma anche le sequenze più tranquille sono prive di staticità e Milazzo rappresenta le violente emozioni dei personaggi in maniera sopraffina. Insomma, Ken Parker è imprescindibile e l’edizione Mondadori che peraltro si avvale degli ottimi articoli introduttivi di Luca Raffaelli e Sergio Brancato rende pienamente giustizia a questo capolavoro. Da non perdere.

Voto: 9

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