Ambulanza 13 – La Guerra in Trincea – Historica 19: Recensione Mondadori Comics

Pubblicato il 21 Maggio 2014 alle 10:30

La collana Historica presenta un nuovo gioiello di area bd: Ambulanza 13, scritto da Patrice Ordas e Patrick Cothias e disegnato da Alain Mounier! Non perdete le drammatiche avventure del giovane tenente Bouteloup nel contesto sanguinoso della Prima Guerra Mondiale!

Historica vol. 19 – Ambulanza 13 – La Guerra in Trincea

Historica v 19 ambulanza

Autori: Patrice Ordas, Patrick Cothias (testi), Alain Mounier (disegni)
Casa Editrice: Mondadori Comics
Genere: Guerra
Provenienza: Francia
Prezzo: € 12,99, 21 x 28, pp. 200, col.
Data di pubblicazione: maggio 2014

I lettori abituali di Historica, collana della Mondadori Comics dedicata a fumetti di area bd a sfondo storico, sono consapevoli del suo elevato livello qualitativo. E questa diciannovesima uscita non fa eccezione, dal momento che presenta quattro episodi de L’Ambulance 13, opera a tematica bellica inserita nel drammatico contesto della Prima Guerra Mondiale. Gli estimatori delle war stories avranno pane per i loro denti ma anche chi apprezza le opere introspettive rimarrà soddisfatto. La storia, infatti, è caratterizzata da un buon equilibrio di azione e riflessione. Non è facile e richiede concentrazione, più che altro per la coralità delle vicende narrate, imperniate su numerosi personaggi.

A scrivere Ambulanza 13 sono Patrice Ordas e l’esperto Patrick Cothias che delineano una storia collocata, come ho spiegato, nel periodo della Prima Guerra Mondiale. Il protagonista principale è il giovane tenente Bouteloup, rampollo di una famiglia potente, inviato al fronte e messo a capo della cosiddetta Ambulanza 13, un’unità da campo che, oltre a compiere missioni pericolose, deve curare i soldati feriti o dare degna sepoltura ai più sfortunati. Del resto, il ragazzo è anche un medico che crede fermamente nella sua attività, idealista, coraggioso e pronto ad opporsi ai superiori se le circostanze lo richiedono. Nel giro di poco tempo, sperimenta gli orrori della guerra, la sua insensatezza, le sue innegabili tragedie, cercando comunque di fare sempre la cosa giusta, nei limiti delle sue possibilità.

Con il pretesto di una war story, gli autori denunciano la brutalità dei conflitti, provocati dalla stupidità dei potenti che ignorano le sofferenze dei soldati. Sono questi ultimi, oltre alle popolazioni civili, le vere vittime, descritte e rappresentate con dovizia di particolari. Il libro, infatti, pullula di corpi feriti, piagati, mutilati, squarciati, con il rosso del sangue che è l’elemento cromatico dominante. Tuttavia, sebbene non manchino complotti, misteri e tutti quei dettagli che fanno di Ambulanza 13 un fumetto avvincente, Ordas e Cothias insistono sul fatto che questa è una storia di uomini. Di esseri umani che, indipendentemente dalla nazionalità, sono uguali e muoiono nello stesso modo. Muoiono i francesi come gli austriaci. Muore un americano. Muoiono soldati di colore e altri provenienti da culture islamiche. Muoiono i ricchi come i poveri. Nel momento cruciale del decesso, non esistono differenze. E la morte è l’elemento fatale che mette tutti sul medesimo piano.

Consapevole, dunque, di appartenere al genere umano, il tenente Bouteloup cerca di curare chiunque, persino i nemici, e tale dettaglio lo rende intrigante. Malgrado l’atmosfera macabra e mortifera prevalga, non manca l’amore che può nascere nei contesti più improbabili. Incurante delle convenzioni, il giovane si innamora di una suora, peraltro sospettata di spionaggio, e la tensione erotica tra i due è uno dei particolari più interessanti di Ambulanza 13. Questo è un fumetto di guerra ma non guerrafondaio e le affermazioni sarcastiche nei confronti dei conflitti voluti dai politici sono onnipresenti; così come non manca il disprezzo per la vuota retorica patriottica usata per giustificare i massacri. I dialoghi sono a volte ironici, spesso intensi e profondi, e i testi delle didascalie secchi e distaccati, quasi sempre al tempo presente, e una simile scelta espressiva contribuisce a rendere incisiva e scioccante la descrizione degli avvenimenti. Inoltre, in ossequio alla tradizione del romanzo storico, appare la celebre Madame Curie e una delle sue invenzioni si rivelerà cruciale ai fini della trama.

Il disegnatore Alain Mounier si dimostra all’altezza, raffigurando i vasti campi di battaglia pieni di cadaveri a pezzi, gli accampamenti, le lussuose magioni dei politici, i paesaggi e le architetture con un tratto essenziale, fluido, raffinato e al contempo dettagliato ed accurato. Si concede splendidi chiaroscuri che rendono ancora più suggestiva la lettura e rappresenta le emozioni dei personaggi con abilità encomiabile. Insomma, tanto per cambiare, Historica ci regala l’ennesimo gioiello che non può mancare nella libreria di ogni amante dei fumetti.

Voto: 8 ½

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