Dylan Dog Color Fest 12 – Recensione Bonelli Editore
Pubblicato il 26 Maggio 2014 alle 18:30
Il semestrale a colori dedicato all’Indagatore dell’Incubo propone in 132 pagine quattro storie con altrettanti eroi Bonelli al fianco di Dylan Dog.
Dylan Dog Color Fest n. 12 – Eroi
Autori: Masiero, Mignacco, Castelli, Ambrosini, Rigamonti (testi), Civitelli, Piccatto, Riccio, Bacilieri, Calcaterra (disegni).
Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.
Provenienza: Italia.
Genere: Horror
Prezzo: 5,50 Euro.
Data di pubblicazione: aprile 2104
Il dodicesimo Dylan Dog Color Fest rispetta appieno il suo titolo e si offre ai lettori come una vera festa, ricca di colori e vecchi amici, come quelli che, in ciascuna delle quattro storie che compongono le 132 pagine dell’albo, incontrano il nostro Indagatore dell’Incubo.
Storie leggere, godibili e soprattutto brevi, con 32 pagine affidate di volta in volta a sceneggiatori, disegnatori e coloristi diversi. Certo, chi si aspetta l’avventura degna di nota o il team-up dello stesso tipo di quelli che, in passato, hanno visto Dylan Dog affiancato dal Buon Vecchio Zio Marty, non troverà affatto ciò che cerca. Del resto, si tratta di operazioni nettamente diverse, per respiro, tempistiche, finalità.
Troverà, tuttavia, storie fresche, costruite bene e disegnate meglio, impreziosite da un ottimo lavoro di colorazione e che non disdegnano di mettere in campo citazioni e strizzate d’occhio metafumettistiche. Inoltre, si tratta anche di una piacevole occasione per rivedere personaggi che sono da un po’ di tempo assenti dalle edicole, come Mister No e Napoleone.
Certo, non tutte le storie hanno la stessa rilevanza, né risultano riuscite allo stesso modo, ma è normale che sia così, visto non solo la differenza che esiste tra i quattro coprotagonisti, ma anche le varie sfaccettature della personalità di Dylan. Si va così da storie più lineari e classiche ad altre più movimentate e divertenti, da quelle più riflessive con tocchi di romanticismo a quelle più horror. A far da collante all’intero volume, c’è proprio la bellezza dei colori e il valore dei disegni, nonché, lo si diceva prima, quello spirito di “festa” che pervade le pagine.
In definitiva, il Color Fest di aprile 2014 è una lettura godibile che lascia soddisfatti, non solo per la parte grafica, ma anche per le storie in sé, che di certo non saranno memorabili, ma ricostruiscono bene atmosfere e caratteri, ambientazioni e spirito dei comprimari, nonostante le poche pagine a disposizione.