Godzilla – Recensione in anteprima

Pubblicato il 14 Maggio 2014 alle 13:45

Nel tentativo di far luce su una catastrofe nucleare di alcuni anni prima che ha tragicamente cambiato la sua vita, lo scienziato Joe Brody viene arrestato dalle autorità giapponesi. Suo figlio Ford, un marine artificiere, decide di correre in suo aiuto e si ritrova al centro di una serie di eventi catastrofici quando alcune mostruose creature che si nutrono di energia nucleare emergono dal sottosuolo seminando distruzione. Tra di esse ce n’è però una destinata a ripristinare l’equilibrio naturale del pianeta: Godzilla.

Godzilla

godzilla

Titolo originale: Godzilla
Genere: Fantascienza
Regia: Gareth Edwards
Interpreti: Aaron Taylor-Johnson, Ken Watanabe, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche
Provenienza: USA, Giappone
Durata: 123 min.
Casa di produzione: Warner Bros., Legendary Pictures, Disruption Entertainment, Toho Company
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Entertainment Italia
Data di uscita: 15 maggio 2014 (Italia), 16 maggio 2014 (USA)

Capostipite del genere kaiju, Godzilla nasce nel 1954, sulla scia di King Kong, in un film di Ishiro Honda incarnando il terrore, il trauma e la rabbia di un paese ferito dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Il successo della pellicola diede vita ad un fenomeno multimediale che si è prolungato nel corso degli anni generando altri 29 episodi nei quali Godzilla è stato saltuariamente nemico o alleato dell’umanità.

Dopo il pessimo remake americano di Roland Emmerich, uscito nel 1998, ci riprova Gareth Edwards, autore di Monsters, film low-budget uscito nel 2010 ed osannato dalla critica nel quale il regista si cimentava già con mostri giganteschi, seppur somministrati col contagocce a favorire l’elemento umano e metaforico della storia. Stavolta ad Edwards si chiede l’opposto, ovvero mettere i mostri al centro dello spettacolo cinematografico lasciando agli umani il ruolo di comprimari.

La sceneggiatura è passata per le mani di David Goyer (la trilogia del Cavaliere Oscuro e L’Uomo d’Acciaio), Frank Darabont (Le Ali della Libertà, Il Miglio Verde, The Walking Dead), David Callaham (la trilogia de I Mercenari) e Max Borenstein. Pur rispettando i legittimi cliché del genere, però, la scrittura dei personaggi, interpretati da un cast sontuoso, denota uno sviluppo abbastanza debole.

Salito alla ribalta come protagonista di Breaking Bad, Bryan Cranston è l’ingegnere nucleare che cerca di fare luce sulla catastrofe avvenuta alcuni anni prima, un momento di forte impatto emotivo in apertura del film, sorretto dal cameo di Juliette Binoche. Tuttavia Cranston sta sullo schermo neanche venti minuti e l’evoluzione del suo arco narrativo serve solo a fornire una forte back-story al figlio Ford, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, che abbiamo conosciuto come protagonista di Kick-Ass.

Ford diviene però un personaggio puramente action senza grossi risvolti o sviluppi per quel che riguarda la componente più intima. Gli sceneggiatori cercano di imbastire dei parallelismi, prima col padre e poi con Godzilla stesso, ma è tutto lasciato a metà e tirato per i capelli. Elizabeth Olsen interpreta la moglie Elle, il personaggio più banale del film, che si occupa dei feriti e sta lì in attesa che il marito torni a casa. Curiosamente ritroveremo i due attori nel ruolo dei gemelli Quicksilver e Scarlet Witch in Avengers: Age of Ultron. Ken Watanabe è lo scienziato giapponese che sta sullo schermo solo per somministrare spiegoni al pubblico, alcuni dei quali piuttosto discutibili, e si contrappone alla consueta logica ottusa dell’esercito.

Se i personaggi umani sono quindi piuttosto raffazzonati, il regista si concentra sui mostri, com’era lecito aspettarsi. Godzilla viene qui presentato nella versione salvatore dell’umanità ma viene introdotto piuttosto male e il pubblico non riesce ad affezionarsi al gigantesco dinosauro-lucertolone per il quale si finisce comunque a fare il tifo. Per tutta la prima parte del film ci si concentra di più sulle altre creature delle quali non vi riveleremo nulla.

Le scene d’azione denotano un buon numero di idee, l’occhio registico di Edwards è ispirato e regala sequenze mozzafiato di grande suggestione. Il catastrofismo è ragionato e mai eccessivo. Il 3D non è nativo e non riesce ad essere totalmente immersivo ma presenta comunque una buona profondità. Tutta la battaglia finale è esaltante, sostenuta dall’incalzante colonna sonora di Alexandre Desplat, con un picco epico, drammatico ed emozionante.

Il film tocca il problema ecologico e il tema del nucleare concentrandosi in particolar modo sull’equilibrio naturale attraverso il rapporto generazionale e il discorso della procreazione, ma finisce per essere soprattutto un grande spettacolone visivo nel quale gli esseri umani sono sminuiti di fronte alla forza titanica e sovrastante di Godzilla, estensione della madre Terra giunto a rimettere ordine tra le forze che si contendono il nostro pianeta.

Voto: 7

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