Recensione The Portent – ReNoir Comics

Autore: Peter Bergting (storia e disegni)
Casa Editrice: ReNoir Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,00, 16 x 24, pp. 128

Quando nei primi anni novanta Todd McFarlane, Rob Leifield, Marc Silvestri, Erik Larsen, Jim Lee e Jim Valentino abbandonarono la Marvel per fondare la casa editrice Image, suscitarono notevole scompiglio nel comicdom statunitense. I primi fumetti Image ebbero da subito un buon riscontro di pubblico; ma la critica, in linea di massima, non li accolse con particolare entusiasmo. Una delle cose che si imputarono agli autori Image fu quella di realizzare comic-book validi dal punto di vista grafico ma inconsistenti per ciò che concerne i testi.

In un certo senso era vero ma McFarlane, persona intelligente, corse ai ripari ottenendo la collaborazione di gente del calibro di Alan Moore, Grant Morrison, Neil Gaiman e persino di cartoonists indie come Dave Sim. Nel corso degli anni, molti dei fondatori della Image hanno intrapreso altre strade editoriali, con alterne fortune, ma la Image, inizialmente caratterizzata dalla preponderanza di proposte super-eroistiche, esiste ancora e oggi pubblica fumetti non necessariamente imperniati sugli eroi in calzamaglia.

Horror, fantasy, noir, persino qualche serie che potrebbe essere definita underground: è ciò che offre il variegato catalogo dell’etichetta. E, tra le numerose opere realizzate, spicca The Portent, miniserie dai toni sword & sorcery che ha ottenuto notevole successo in America, suscitando l’entusiasmo di autori come Mike Mignola.

Devo ammettere che di solito il fantasy mi lascia freddo, specie a livello letterario, e, con l’eccezione di Michael Moorcock, ritengo che sia ancora troppo legato ai canoni tolkieniani; tuttavia, apprezzo diversi comics fantasy e, sin dai tempi del mitico Conan The Barbarian di Roy Thomas e Barry Windsor-Smith, lo considero perfetto per il medium fumettistico.

Dopo aver letto The Portent, pubblicato in volume da ReNoir, posso confermare che l’entusiasmo di Mignola è più che giustificato. Scritto e realizzato da Peter Bergting che, se non erro, ha esordito nel comicdom proprio con quest’opera, racconta le vicissitudini di Milo, un giovane e coraggioso guerriero, impegnato, per una serie di vicissitudini, a tentare di salvare il mondo da una terribile, ancestrale minaccia che rischia di distruggere diverse dimensioni, compresa quella dei morti.

In The Portent ci sono tutti gli ingredienti tipici di una storia fantasy che si rispetti: antiche divinità, epiche battaglie, corvi parlanti, fantasmi, affascinanti streghe… insomma, una serie di elementi che, peraltro, non sfigurerebbero in una trama di Neil Gaiman. I testi di Peter Bergting, ed è questa la cosa che mi ha favorevolmente colpito, non sono affatto verbosi, come spesso si può riscontrare in molte produzioni di questo tipo. Lo scrittore sa essere suggestivo ed espressivo, sia nelle didascalie sia nei dialoghi, con un’intensità e una sinteticità notevoli.

Non significa che i disegni non siano meno validi. Bergting è bravissimo nella caratterizzazione dei vari personaggi della vicenda, così come nell’illustrazione delle ambientazioni spettrali e immaginifiche della trama, con un gusto, un’eleganza e una sensibilità innegabili. Il volume, inoltre, si segnala anche per la splendida gallery conclusiva, opera di bravissimi pencilers, e tra essi spiccano Mike Wieringo e Michael Wm. Kaluta. Insomma, The Portent è un’opera, a mio avviso, convincente e ha avuto il pregio di far conoscere un nuovo talento fumettistico che, credo, ci riserverà in futuro altre sorprese.

Voto: 8