Orfani n. 7: Bugie e pallottole – Recensione
Pubblicato il 16 Aprile 2014 alle 09:45
La Terra è stata devastata dal grande bagliore e l’umanità è precipitata nel caos. Solo la legge marziale consente alla civiltà di non sprofondare nella barbarie e di mantenere un labile ordine. I giovani Orfani, soldati del futuro destinati a vendicare la Terra, impugnano le armi come fossero giocattoli, pronti alla prima azione sul campo, banco di prova per una guerra che inizia a mostrare la sua vera natura.
Orfani 7
Autori: Roberto Recchioni (soggetto e sceneggiatura), Giorgio Santucci, Alessandro Bignamini (Disegni), Luca Bertelè, Giovanna Niro (colori), Massimo Carnevale (copertina)
Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore
Genere: Fantascienza
Provenienza: Italia
Prezzo: 4,50 euro
Data di pubblicazione: 15 aprile 2014
La più discussa serie a fumetti degli ultimi mesi, scritta da Roberto Recchioni e creata graficamente da Emiliano Mammucari, entra nella seconda metà di questa prima stagione con un albo che regala nuovi colpi di scena e tonnellate di action. Ringo, la testa calda del gruppo, continua a fare la parte del leone dopo aver scoperto inquietanti verità sulla guerra che lui e i suoi compagni sono chiamati a combattere sul pianeta alieno.
Nella parte ambientata nel passato, gli Orfani devono affrontare un gruppo di terroristi asserragliati in un centro commerciale. I giovani protagonisti mostrano un’insana passione per le armi spropositate che imbracciano. Quel che ne seguirà sarà un’esplosione di iperviolenza con buone dosi di splatter alla Paul Verhoeven. I disegni piuttosto stilizzati dei numeri precedenti lasciano qui il posto al tratto più realistico di Giorgio Santucci valorizzato dalle suggestioni cromatiche di Luca Bertelè. Alcune vignette doppie rifanno qui il verso alla visuale dei videogiochi in soggettiva stile Doom.
Nella parte ambientata nel futuro viene fatta finalmente luce sul vero scopo della spedizione sul pianeta alieno. Quel che è chiaro già da qualche numero è che gli Orfani sono pedine in un gioco più grande di loro. La spiegazione su quanto sta accadendo può ricordare sia il finale di Watchmen, immane capolavoro a fumetti di Alan Moore, che L’Attacco dei Cloni, Episodio II di Star Wars. Le figure plastiche di Alessandro Bignamini si adattano perfettamente alle successive scene di combattimento sempre molto splatter. Occhio ad una battuta hard di Ringo inconsueta per un prodotto Bonelli.
Come al solito, Recchioni si destreggia bene nel ritmare le scene d’azione ma è anche bravo nello sviluppo narrativo e nel tenere celati alcuni colpi di scena nel passato nonostante il senno di poi del lettore che segue contemporaneamente le vicende future dei protagonisti. Le rivelazioni di questo nuovo numero cambiano tutto e non si torna più indietro. Si ha la sensazione che gli Orfani verranno presto messi di fronte ad una scelta molto difficile, una verità che può decidere le sorti dell’umanità.