I combattenti – Le Storie Bonelli n. 18 – Recensione

Pubblicato il 11 Aprile 2014 alle 12:30

Ispirata al romanzo breve di Conrad, questa Storia è stata realizzata da un duo all’esordio sulla collana dell’editore milanese.

I combattenti - Le storieLe Storie n. 18 – I combattenti

Autori: Luigi Mignacco (testi) e Paolo Raffaelli (disegni).

Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.

Provenienza: Italia.

Genere: Storico.

Prezzo: 3,50 Euro.

Data di pubblicazione: marzo 2104

A guardare la bella copertina di Aldo Di Gennaro che racchiude le 110 tavole de “I combattenti”, albo numero 18 de Le Storie Bonelli, si intuisce quello che si andrà a leggere: la storia di due pugili la cui contesa è sospesa a causa di forza maggiore, vale a dire il secondo conflitto mondiale, che trascina tutto il mondo con sé impedendo l’ordinario svolgersi della vita d’ogni giorno.

I testi di Luigi Mignacco e i disegni di Paolo Raffaelli, entrambi all’esordio sulla collana antologica bonelliana, ci conducono nel cuore di una storia che si ispira liberamente al romanzo breve di Joseph Conrad “I duellanti”, spostando l’ambientazione dalle guerre napoleoniche alla Seconda Guerra Mondiale. L’incontro di boxe tra Mad Tom Madison e Jonas Whale ospitato dalla Royal Movie Arena di Londra viene sospeso a causa di un bombardamento tedesco: è il momento di appendere i guantoni al chiodo… e di cominciare a battersi sul serio. O no?

In Libia, al Cairo, in Birmania e poi in Normandia i protagonisti tornano a incrociare i pugni. In contesti tanti diversi, ma tutti pericolosi, i due, sullo sfondo di un combattimento ben più letale, portano avanti tra loro un personalissimo duello frutto di un odio immotivato ma che rappresenta anche l’unico contatto con la realtà che fu e che, terminata la barbarie bellica, tornerà a essere.

Non a caso il finale approntato da Mignacco è quello più adeguato a una vicenda del genere, peraltro portata avanti con una sceneggiatura certosina, che anche se si avvale di numerose didascalie (alcune delle quali scritte con un efficace gergo pugilistico) ed è imprescindibile da piccole lezioni di storia, non dà mai la sensazione di pesantezza. Tutt’altro: si fa leggere rapidamente e conduce il lettore con tutti i “confort” verso l’epilogo.

Del resto, l’intreccio tra storia con la S maiuscola e vicende personali dei pugili, alle quali si aggiunge anche quella di Milton, giornalista sportivo finito a scrivere di guerra, che più e più volte si troverà ad assistere all’incontro infinito tra Madison e Whale, è un altro degli aspetti interessanti e ben riusciti dell’albo accanto, ovviamente, anche alla splendida prova grafica di Raffaelli, capace di seguire in lungo e largo per il mondo i protagonisti con disegni sempre all’altezza.

Il suo tratto che si adatta alla situazione e il sapiente uso dei chiaroscuri sono davvero convincenti e impreziosiscono le pagine di un’altra bella Storia, varia, certo, ma mai dispersiva, e tenuta insieme da una linea narrativa principale efficace e coinvolgente.

Voto: 7,5

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