I Sentieri di Malefosse 3, la recensione della serie Editoriale Cosmo
Pubblicato il 5 Aprile 2014 alle 13:30
Prosegue la pubblicazione della serie di Bardet e Dermaut. A marzo la casa editrice bolognese pubblica gli episodi 5 e 6.
I sentieri di Malefosse 3 – La maschera della strega
Autori: Daniel Bardet (testi) e François Dermaut (disegni).
Casa Editrice: Editoriale Cosmo.
Provenienza: Francia.
Genere: Storico.
Prezzo: 2,90 Euro.
Con la consegna a Enrico IV del diamante si è concluso il primo arco narrativo de I sentieri di Malefosse e nella terza delle uscite che Editoriale Cosmo ha dedicato finora alla serie di Daniel Bardet e François Dermaut assistiamo a nuove vicende, autonome dalle precedenti, anche se tenute insieme da vari personaggi: non solo Gunther e Pritz, i due raitri protagonisti della longeva e fortunata collana francese, ma anche altre figure più o meno importanti.
L’albo, il diciassettesimo della Cosmo Serie Rossa, porta in Italia nel consueto formato bonellide e al prezzo popolare di 2,90 euro le avventure contenute nella quinta e nella sesta apparizione in Francia de Les chemins de Malefosse, risalenti, rispettivamente, al 1988 e al 1991.
Avventure che, nonostante gli anni trascorsi, mantengono appieno la loro godibilità. Certo, talvolta l’adattamento delle tavole originali al formato proposto dall’Editoriale Cosmo penalizza un po’ la fruibilità delle stesse, ma i disegni restano comunque apprezzabili e la qualità non è troppo scalfita.
Abbandonati gli scenari bellici di primo piano, la serie conduce i lettori nel cuore della Francia dell’epoca, l’ultimo decennio del Cinquecento, offrendo il consueto spaccato di quotidianità resa appetibile da una parte grafica di grande livello, da dialoghi sempre all’altezza e da una trama che sa catturare l’attenzione dei lettori.
La storia, quella con la S maiuscola, resa seducente, insomma. Nell’albo in questione attraverso la scansione temporale riportata in diverse didascalie seguiamo i protagonisti in un tempo che muta, rendendo l’ambientazione sempre varia e affascinante. Volto di Cenere prima, Malka poi, sono i coprotagonisti di queste due avventure, animate da decine di attori che recitano un ruolo più o meno rilevante, ma sempre ottimamente orchestrato dal capace Bardet.
Questi non rinuncia a mettere in risalto tematiche forti, come la violenza implacabile, la pedofilia, le lotte per la fede, ma lo fa mantenendo sempre viva l’attenzione sulla linea principale degli eventi, intrigante e ben orchestrata. A parte qualche tratto in cui regna un po’ di confusione, in generale la sceneggiatura funziona sempre, al di là delle differenze di latitudine e altitudine.
Il pencilier Dermaut adatta le tavole a ciò che deve illustrare e col suo tratto da maestro, sempre preciso e misurato, dà una spinta ulteriore all’innalzamento del livello della serie, che si debbano raffigurare le saline nebbiose delle campagne non lontane da Parigi, i percorsi fluviali o le innevate montagne del Canton Vallese, in Svizzera.
Disegni di prim’ordine, storie forti che non rinunciano al lieto fine, narrazione non stereotipata, ambientazione storica impreziosita dalla suspense tipica dell’avventura. Motivi che fanno amare questa serie e spingono coloro che stanno apprezzando l’iniziativa di Editoriale Cosmo ad aspettare la fine della Primavera, quando, dopo I pirati di Barataria, sulla Serie Rossa torneranno le avventure dei cavalleggeri tedeschi.