Santuario: la recensione di Fantastica n. 2
Pubblicato il 31 Marzo 2014 alle 11:30
Arriva uno dei capolavori indiscussi del fumetto fantascientifico francese: Santuario, opera sconvolgente di Xavier Dorison e Christophe Bec! Non perdete questo straordinario esito creativo proposto in versione integrale da Mondadori Comics nel secondo volume della collana Fantastica!
Santuario
Fantastica vol. 2
Autori: Xavier Dorison (testi), Christophe Bec (disegni)
Casa Editrice: Mondadori Comics
Genere: Fantascienza
Provenienza: Francia
Prezzo: € 14,99, 22 x 29, cm, col.
Data di pubblicazione: marzo 2014
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Dopo aver concluso la lettura di questo volume, ho avuto molti dubbi sul genere di appartenenza. Di impulso, Sanctuaire, celebrata opera di Xavier Dorison e Christophe Bec, dovrebbe essere considerata fantascientifica. In effetti, la vicenda si svolge nel futuro e non mancano gli elementi di una storia sci-fi degna di questo nome. Tuttavia, le situazioni angoscianti e cariche di suspense fanno pensare all’horror e le atmosfere terrificanti costituiscono una parte preponderante della trama. Si potrebbe perciò definire Santuario un fantahorror, alla stregua di una celebre pellicola come Alien di Ridley Scott che mixava appunto i due generi.
Del resto, se Alien evocava nello spettatore un senso crescente di claustrofobia, enfatizzato dal fatto di svolgersi nei corridoi labirintici e intimidenti di un’astronave, nel caso di questo fumetto c’è qualcosa di analogo: la trama è ambientata in un sottomarino e nelle profondità dell’oceano e, come si renderanno conto i lettori, le atmosfere claustrofobiche e perturbanti abbondano. Dorison ci presenta l’equipaggio di un sottomarino, quindi, l’USS Nebraska. I componenti sono impegnati in una missione le cui motivazioni saranno spiegate nel corso della vicenda e per una serie di circostanze si imbattono in un immenso santuario nascosto nelle profondità del Mediterraneo.
Gli uomini lo esplorano e intuiscono che è collegato ad un’antica civiltà che dovrebbe essere, perlomeno se si deve tenere fede alle documentazioni esistenti, piuttosto pacifica. Come si spiega, però, che all’interno esistono statue raffiguranti idoli mostruosi? Poteva una civiltà mite e gentile adorare esseri sanguinari? E se la risposta non fosse tanto semplice? E se una di queste divinità esistesse davvero e si celasse proprio in quella costruzione? A farne le spese sono diversi membri della squadra che peraltro muoiono in modi strani, tutti collegati alle loro paure più profonde.
Dosando fantascienza e horror, Dorison trae spunto dalla fantarcheologia, giocando con teorie alla Von Daniken, utilizzando suggestioni da spy-story e riferimenti alla guerra fredda e non esimendosi dallo sfiorare le tematiche occulte ed esoteriche care ai circoli nazisti. Santuario, avvincente come non mai, è un insieme di molteplici ispirazioni e piacerà ai fan della fantascienza e dell’horror quanto ai cultori delle teorie della cospirazione oggi in voga. La trama ha un incedere lento, a tratti esasperante; ma è la lentezza che contribuisce a creare la tensione, spingendo il lettore a volerne sapere di più. Non è da escludere che Dorison abbia voluto mimare gli stilemi di un autore come Stanislaw Lem, invece di quelli degli scrittori anglosassoni, ed in effetti nella sceneggiatura si percepiscono una profondità e un’introspezione di impronta tipicamente europea. I testi sono maturi e intensi e la caratterizzazione psicologica dei personaggi è approfondita. Forse a volte i dialoghi risultano verbosi ma è un particolare che non inficia la qualità dell’opera nel complesso.
I disegni di Christophe Bec sono magnifici e il penciler ha realizzato un lavoro eccezionale. Ha un tratto naturalistico, decisamente adatto al tipo di narrazione. Bec raffigura gli interni angusti dei sottomarini, la profondità minacciosa dell’oceano e gli spazi cupi e terribili del santuario con abilità mozzafiato. È in grado di evocare le emozioni dei protagonisti ponendo particolare attenzione agli sguardi, alle smorfie dei volti, alla postura dei corpi, tanto che ogni vignetta meriterebbe di essere attentamente esaminata. Il taglio cinematografico delle tavole è incisivo e non bisogna trascurare i raffinatissimi giochi d’ombra, un altro dei punti di forza di Santuario. Bec si occupa anche dei colori: predominano toni dark, sebbene irrompano di tanto in tanto sfumature più vivide, per esempio quando Bec rappresenta le esplosioni. In poche parole, Santuario, seconda uscita della collana Fantastica di Mondadori Comics, è un gioiello, valorizzato da un’ottima cura editoriale e da una sopraffina qualità di stampa, e sarebbe un peccato farselo sfuggire.