Spider-Man & Wolverine, la recensione di Supereroi Il Mito n. 19

Pubblicato il 28 Marzo 2014 alle 12:30

Cosa succederebbe se gli unici supereroi ancora in circolazione fossero l’Uomo Ragno e Wolverine, in una terra sconvolta da una manipolazione temporale? Ce lo spiega Jason Aaron in un volume della collana Supereroi Il Mito dedicata a due dei personaggi Marvel più amati!

supereroi il mito 19 Spider-Man & Wolverine
Supereroi Il Mito n. 19

Autori: Jason Aaron, Jim Owsley (testi), Adam Kubert, Mark Bright (disegni)

Casa Editrice: Panini Comics

Genere: Supereroi

Provenienza: USA

Prezzo: € 9,99, pp. 224, col.

Data di pubblicazione: marzo 2014

L’Uomo Ragno e Wolverine sono due tra gli eroi Marvel più amati e popolari. Sebbene abbiano vissuto tragedie di vario tipo e siano compagni di squadra nei Vendicatori, non hanno molto in comune. Avendo entrambi un carattere e un modus operandi diametralmente opposti, risulta difficile vederli agire in coppia. E del resto tra Peter Parker e Logan i rapporti non sono mai stati facili. Il primo è positivo e idealista, consapevole della responsabilità che il potere comporta; il secondo è invece violento, animalesco, sopra le righe e, pur seguendo un personale codice d’onore, non si esime dall’uccidere se lo ritiene necessario.

Comunque, i team-up tra i due non sono mancati e lo dimostra questo volume della collana Supereroi Il Mito che include la miniserie Astonishing Spider-Man & Wolverine, scritta dal Jason Aaron di Scalped, ormai uno degli autori di punta della Marvel contemporanea. Non si tratta di una storia qualsiasi e, almeno all’inizio, è spiazzante. Peter e Logan, infatti, si trovano in un contesto preistorico e sarebbe ovvio pensare alla Terra Selvaggia di Ka-Zar. Ma non è così. Siamo nel nostro pianeta ma è accaduto qualcosa nel flusso temporale che ha modificato tutto. Come se non bastasse, gli unici rimasti in circolazione sono proprio Spidey e Wolvie e un meteorite sta per precipitare sulla terra. Sarà possibile per i due giustizieri evitare la catastrofe? Ma in che modo si è verificata questa situazione?

Con un efficace flashback, Aaron racconta gli avvenimenti precedenti. L’orrore inizia in maniera banale, con una rapina che l’Arrampicamuri cerca di sventare. Ma le conseguenze saranno impensabili. Qualcuno ha deciso di giocare con il tempo, per ragioni che saranno spiegate nel corso della trama, e anticipo, senza spoilerare, che è un classico avversario degli X-Men. Per giunta, le modifiche alla struttura del tempo si moltiplicheranno e l’Uomo Ragno e Wolverine saranno costretti a collaborare nel tentativo di riportare tutto alla normalità. Ma i dissidi tra i due non sono trascurabili e a complicare la faccenda si metteranno una versione alternativa del Dottor Destino, uno strano gruppo di criminali con maschere che riproducono un gigantesco occhio, una vecchia creazione di Kirby come Devil Dinosaur e i letali Zar e Big Murder, qui al loro esordio.

Aaron ne approfitta per evidenziare le diversità dei due, con riferimenti al passato che i fan più nerd non mancheranno di rilevare. Aspettatevi quindi accenni alla morte di zio Ben,  per esempio, al fratello di Logan, Dog, o alla Fenice Nera. Nel complesso Aaron fa un buon lavoro, scrivendo testi malinconici, intensi ed evocativi. Ogni tanto c’è qualche lungaggine che appesantisce la lettura ma i momenti introspettivi si alternano a quelli d’azione, rendendo Astonishing Spider-Man & Wolverine un prodotto valido. Ai disegni c’è poi il talentuoso Adam Kubert che con il suo stile aggressivo e la graffiante composizione delle pagine realizza un’opera di notevole impatto visivo.

Il volume propone anche uno storico episodio degli anni ottanta pubblicato nello special Spider-Man vs. Wolverine. Non si tratta del primo incontro di Peter e Logan ma è il più memorabile. Scritto da Jim Owsley, all’epoca editor dei mensili di Spidey, è uno splendido racconto di spionaggio imperniato sulle macchinazioni di una spia legata al passato di Wolvie. I nostri eroi si confronteranno in una Berlino che sembra uscita da un romanzo di Le Carré e la vicenda è ricca di suspense. Dal punto di vista della continuity, peraltro, ha una sua rilevanza, sia per ciò che concerne il destino di uno degli storici comprimari delle serie di Spidey, Ned Leeds, sia per un gesto che il ragno compie alla fine e che suscitò molte discussioni (tanto che la Marvel fu costretta a ridimensionare il tutto nei mensili regolari dell’Arrampicamuri).

Owsley scrive testi e dialoghi hard-boiled, ben costruiti, e l’analisi psicologica dei character è sopraffina. L’unica pecca è data dai disegni di Mark Bright, noto per Iron Man. Il suo tratto legnoso e grezzo, sinceramente, non è il massimo e non valorizza un plot che avrebbe necessitato di un penciler migliore. In ogni caso, se siete estimatori del Tessiragnatele e del mutante canadese dallo scheletro di adamantio, questo è il volume che fa per voi.

Voto: 7

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