Alien, La storia illustrata di Archie Goodwin e Walter Simonson – Recensione
Pubblicato il 25 Marzo 2014 alle 14:30
Dopo più di trent’anni arriva finalmente in Italia “Alien. La storia illustrata”: Un grande classico del 1979 in un’edizione di lusso completamente restaurata, scritto da Archie Goodwin per i disegni ed i colori del leggendario Walter Simonson.
ALIEN, La storia illustrata
Autori: Archie Goodwin (testi); Walter Simonson (Disegni e colori)
Provenienza: USA
Casa editrice: Diàbolo edizioni
Data di pubblicazione: Gennaio 2014
Prezzo: 15,95€;
Formato: 21×27 Cartonato; 66 pagine a colori
“Nello spazio nessuno può sentirti urlare.” Con questa tag line si presentò “Alien”, per la prima volta nei cinema statunitensi, nel lontano 1979. Considerato uno dei più grandi capolavori del cinema SCI-FI, nonché una delle pellicole più riuscite di Ridley Scott, “Alien” ripropose il filone fanta-horror che tanto successo ebbe negli anni cinquanta, privo però delle ingenuità che flagellavano quelle pionieristiche pellicole. Scott introdusse un’estetica cupa e gotica, sporca e cruda, spingendo sull’accelleratore della cupezza e del pessimismo, distaccandosi palesemente dalla fantascienza fatta di bianco candore asettico e di ambienti perfettamente geometrici che tanto era in voga negli anni ’70.
Nonostante le numerose recensioni negative all’uscita, la pellicola divenne apprezzata nel corso degli anni proprio per la sua unicità, il suo realismo sporco e polveroso, l’atmosfera paranoica e, soprattutto, per l’ormai leggendaria creatura creata da Giger, lo spaventoso Xenomorfo. Nello stesso anno uscì una trasposizione a fumetti del film curata da due maestri del fumetto contemporaneo, Archie Goodwin e Walter Simonson. Saranno riusciti gli autori a rendere il medesimo feeling del film tramite un media complesso e differente come il fumetto?
Mother risponde affermativamente. I testi, curati dallo sceneggiatore Archie Goodwin (che fu anche capo editore alla Marvel negli anni ’70), riprendono pedissequamente la sceneggiatura originale, con una fedeltà quasi maniacale garantità dalla possibilità, sia per l’autore dei testi che per Simonson, di accedere ad una grande quantità di materiale di scena utilizzato per la pellicola originale, dai bozzetti alle scenografie, sino a giungere al copione, tanto da includere alcune scene escluse dalla versione cinematografica (dal 2003 nuovamente aggiunte nella versione “director’s cut).
Le frasi leggendarie, come ad esempio “è piena di oggetti come di pelle, tipo uova o roba simile” detta da Kane,sono tutte presenti; l’unica aggiunta dell’autore sono delle vignette esplicative che hanno il compito di presentare la nave (la leggendaria Nostromo) ed i membri dell’equipaggio, e qualche dialogo in più per alleggerire, soprattutto nella parte finale, la mancanza di dialoghi presente nella pellicola. Insomma, Goodwin ha realizzato un lavoro di indubbia qualità che non soffre dei classici difetti delle trasposizioni a fumetti.
La componente grafica curata da Simonson offre ai lettori una visione violenta e stordente, di grande potenza visiva e di indubbio impatto. Anche qui, come per i testi, si può notare la maniacale fedeltà alla pellicola del disegnatore, tanto da rendere ogni singola vignetta un’inquadratura vera e propria, resa magistralmente con tratto ruvido unito a colori cupi e scuri. Alcune tavole si scolpiranno nella vostra mente in maniera indelebile, come quella del ritrovamento del veicolo alieno, o l’esplosione della Nostromo, accecante nella sua perfezione stilistica.
L’Alien, grazie a Simonson, risulta ancor più spaventoso e mostruoso, imponente nelle sue dimensioni, feroce e letale grazie ad una ritrovata agilità possibile grazie ai limiti tecnologici non presenti in un media come il fumetto. La morte di Brett è quantomeno impressionante in questo senso e presenta dettagli mai visti nella pellicola per motivi , come detto precedentemente, tecnici. Inoltre, l’autore grafico ha donato ai lettori una chicca grafica eccellente, ovvero una nuova composizione del titolo “ALIEN” in cui ogni lettera è formata da un miscuglio inquietante e raccapricciante di tubi, acido, xenomorfi e uomini, quasi un macabro avvertimento su ciò che ci troveremo davanti di li a poco.
Ci troviamo di fronte ad un capolavoro, raro esempio di trasposizione a fumetti eccellente, dotata di una veste grafica impressionante e testi agili. La coppia Goodwin/Simonson ha prodotto come risultato un connubio perfetto fra sceneggiatura e disegni, in grado di rendere al meglio gli allucinanti incubi di Giger e l’arte visionaria di Scott. “Alien, la storia illustrata” è un must have per tutti i fan della saga fantahorror e per tutti gli appassionati di fumetti. Inoltre, l’elegante volume cartonato rende la graphic novel un oggetto appetibile per qualsivoglia collezionista.