Recensione Il Grande Mazinger – d/visual
Pubblicato il 23 Settembre 2010 alle 11:28
Autori: Go Nagai.
Casa editrice: d/visual.
Provenienza: Giappone.
Prezzo: 7,10 Euro.
Si conclude, con il volume unico dedicato al Grande Mazinga, la trilogia originale di Go Nagai dedicata ai suoi robot più famosi, considerando il fatto che alla fine degli Anni ’90 l’allora Dynamic Italia già aveva pubblicato due volumetti con Goldrake/Grendizer (1998); ovviamente la d/visual prossimamente dovrebbe proporre una sua versione anche del manga originale di Goldrake, che oltretutto negli episodi finali vede di nuovo la presenza di entrambi i Mazinger (e una volta in più quella del solo Grande Mazinga), ma di questi tempi il condizionale è d’obbligo, e comunque l’unico tassello ancora inedito era proprio questo.
Come ben sa chi ha già letto la recensione sulla serie precedente di Mazinger Z , dopo un inizio molto interessante la serie a fumetti iniziò a dipendere sempre più strettamente dall’andamento di quella televisiva, fino ad arrivare al paradosso che per il troppo successo della versione animata, l’allora editore del manga decise di chiuderne la pubblicazione (la Shueisha su Shonen Jump).
Il testimone passò alla casa editrice Kodansha che proseguì la serializzazione di Mazinger Z sulla sua rivista, Shonen Magazine/TV Magazine, il problema però fu che il nuovo editore pretese delle modifiche al prosieguo della trama e soprattutto il passaggio dalla periodicità settimanale della pubblicazione Shueisha a quella mensile del nuovo editore finì per incidere decisamente sul tenore delle storie, che da originali e in diversi punti anche difformi dal cartone ne divennero la pedissequa versione cartacea (nell’edizione d/visual, a partire dalla fine del volume 5 e appunto tutto il 6).
Gli ultimi episodi di Mazinga Z quindi seguono abbastanza fedelmente (e stancamente) gli episodi televisivi, e non fa eccezione l’ultimo dove vi compare già il Grande Mazinga (sul sesto volume), accorso per salvare il suo “fratello” robotico preso a mal partito dai nuovi avversari di Mikene; con l’avvio della parte dedicata al nuovo Mazinga, le storie si rifanno per fortuna un po’ più interessanti, soprattutto meno scontate, nonostante per forza di cose siano condizionate, almeno nei momenti fondamentali, dalla serie televisiva.
Nagai riprende infatti le redini delle trame con più convinzione, scrivendo in pratica episodi del tutto inediti rispetto a quanto mostrato in tv (e anche dalla versione di Gosaku Ota), ideando Mostri Guerrieri nemici e situazioni, come la morte del Duca Gorgon, che differiscono totalmente dalla serie animata, di cui questo manga finisce per essere al contempo compendio e versione alternativa, pur nel risicato spazio di un unico volume; la cadenza mensile purtroppo ha accelerato forzatamente lo svolgimento, per cui viene introdotto il nuovo cast con la prima battaglia, mostrata la morte di Gorgon, l’arrivo della Marchesa Yanus e lo scontro frontale (molto duro) con il Generale Nero e siamo all’incirca solo a metà volume (!), di sicuro la narrazione fila che è un piacere e se si avesse la possibilità di accompagnarla alla visione degli episodi tv sarebbe il top (per chi li ha ancora!).
Il volume quindi, pur nella sua brevità e con l’eredità degli ultimi episodi di Mazinga Z che non facevano presagire nulla di nuovo, ribalta ogni aspettativa e regala ai lettori (e soprattutto ai fans duri e puri), materiale in quantità per divertirsi, tra cui alcuni scontri diretti tra il Grande Mazinga e i sette Generali di Mikene (cose mai viste in tv) e lo scontro finale con il Gran Maresciallo Inferno e l’aiuto di Mazinga Z che avrebbe meritato veramente qualche tavola in più (se non altro in questa parte finale sono tutte a colori!), ma che comunque, se non fosse per la troppa fretta e conseguente sintesi estrema della narrazione, si risolve in maniera più riuscita delle puntate televisive, dove Il Grande Mazinga è di fatto per tutto il tempo fuori gioco e la scena è solo per l’altro Mazinga (pure con un braccio solo).
Molto apprezzabile la resa grafica (soprattutto nel mecha design del Grande Mazinga), che purtroppo scema un po’ proprio sul finale e sulle tavole a colori, dove si vede qualche passaggio forse troppo frettoloso dando la netta impressione di voler chiudere la vicenda alla svelta per poi passare ad altro; peccato, ma nel complesso un ottimo volume, come ottima è l’edizione d/visual, con un tipo di carta (verrebbe da dire quasi patinata), che rende benissimo il b/n e ancora meglio il colore ove presente, prezzo al solito altino ma adeguato per il tipo di edizione presentata.
Totale: 7 e 1/2.