The Manhattan Projects 1- Scienza Cattiva: La recensione

Pubblicato il 21 Marzo 2014 alle 14:30

Cosa si nasconde dietro il progetto di ricerca e sviluppo dedicato alla bomba atomica durante la seconda guerra mondiale? Chi era veramente Robert Oppenheimer? : Jonathan Hickman risponderà a questi ed altri interrogativi in un originale “What if?” a metà tra scienza e magia.

100pcMANHATTAN PROJECTS 1_Cover.inddThe  Manhattan Projects 1- Scienza Cattiva

AutoriJonathan Hickman(testi), Nick Pitarra(disegni)

 Genere: Fantascienza

Casa EditricePanini Comics

Provenienza:USA

Prezzo:  € 14,00, 17×26, B., 144 pp., col

Data di pubblicazione: Gennaio 2014

Nel 1939 il presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt, diede il via al progetto Manhattan, dedicato allo sviluppo e alla ricerca di armamenti nucleari. L’utilizzo della fissione nucleare per fini bellici venne portata all’attenzione del presidente americano da Albert Einstein, rifugiatosi in quegli anni negli  Stati Uniti.  Il progetto coinvolse alcuni tra i più autorevoli fisici dell’epoca, tra cui Enrico Fermi, Richard Feynman e Robert Oppenheimer, nominato direttore scientifico del progetto nel 1942. Proprio Oppenheimer è uno dei protagonisti del primo volume della serie “The Manhattan Projects”, scritta da Jonathan Hickman e pubblicata in Italia da Panini Comics.

In questo volume, Hickman riscrive in chiave fantascientifica la reale portata del progetto che cambiò per sempre il mondo. Infatti, dietro la facciata del programma per la realizzazione e il lancio della bomba atomica si nascondono esperimenti scientifici top-secret, che vanno dallo sviluppo di un’intelligenza artificiale alla scoperta di portali dimensionali. L’autore riesce con maestria a  spostare l’attenzione su ciascuna delle principali menti scientifiche del progetto, ognuno con i propri desideri e le proprie contraddizioni. Vedremo Albert Einstein intento a studiare un monolite nero di Kubrickiana memoria con l’aiuto del giovane Robert Feynman e assisteremo alla schizofrenia di Robert Oppenheimer. Quest’ultimo è sicuramente il personaggio più interessante e inquietante dell’albo. Nel direttore scientifico del progetto Manhattan convivono due personalità in continuo conflitto: Robert, “titano emergente del mondo scientifico” e Joseph, “titano emergente del mondo del genocidio”. Una sorta di dottor Jekyll e mister  Hyde convinto che il fine ultimo dell’umanità sia la conoscenza e che questa debba essere raggiunta ad ogni costo.

I disegni di Nick Pitarra, il cui stile somiglia molto a quello di Frank Quitely, sono ben valorizzati dai colori di Jordie Bellaire. Il dualismo, elemento qui ricorrente, viene graficamente rappresentato nelle sue diverse espressioni dal rosso e dal blu. Apparenza e  realtà, razionalità e follia omicida, conoscenza e sofferenza, si contrappongono senza sosta lasciando spazio ad un’acuta riflessione sui moventi dei protagonisti. È in nome della Scienza che il governo americano, nella persona del generale Leslie Groves, riuscirà ad entrare in contatto con civiltà aliene e scoprire portali dimensionali, ma a quale caro prezzo ?

Non è mai facile mischiare la fantascienza con fatti realmente accaduti, ma Hickman confeziona una storia alternativa complessa e densa di metafore, ripescando implicitamente  un concetto caro al tragediografo greco Eschilo: πάθει μάθος, dalla sofferenza deriva la conoscenza. In un mondo un cui gli alieni ambiscono alla tecnologia umana e i giapponesi combattono con cyborg samurai, l’autore riesce a giocare con personaggi tanto umani quanto mostruosi nel loro io interiore.

 Voto: 8 1/2

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