La bambina filosofica – L’opera (quasi) omnia, la recensione
Pubblicato il 19 Marzo 2014 alle 11:30
Rizzoli Lizard propone in edizione integrale le avventure della piccola peste del fumetto italiano.
La bambina filosofica – L’opera (quasi) omnia
Autore: Vanna Vinci (testi e disegni).
Casa Editrice: Rizzoli Lizard.
Provenienza: Italia.
Prezzo: 19,90 Euro.
Data di pubblicazione: novembre 2013
La bambina filosofica di Vanna Vinci è un personaggio noto e apprezzato da diversi anni. Ma la collaborazione tra l’autrice di Cagliari e la casa editrice Rizzoli Lizard, che ha portato alla nascita de “La bambina filosofica – L’opera (quasi) omnia”, permette a tutti di recuperare in maniera integrale la biografia dell’insolente e nichilista bambina figlia della fantasia della Vinci.
Il volume, uscito sul finire dello scorso anno, però, non è una semplice riproposizione delle strisce che hanno reso celebre la bambina. Certo, gran parte delle 350 pagine circa che compongono il tomo è dedicata al ripercorrimento della vita del personaggio, dal quantomeno inconsueto parto fino alle tappe più comuni dell’esistenza di una bambina che frequenta le elementari: l’inizio della scuola, gli incontri pomeridiani con le amiche, le gite al mare, le feste.
Accanto a ciò, però, non mancano citazioni, gallerie di personaggi, giochi, interviste semiserie, cartoline. Tutto materiale che impreziosisce il bel tomo targato Lizard, casa editrice che recentemente ha pubblicato un’altra opera dell’autrice cagliaritana, “La Casati – La musa egoista”, a testimonianza della versatilità – e della bravura – della Vinci.
La bambina filosofica – L’opera (quasi) omnia” ripropone quasi tutto il materiale dedicato alla bambina filosofica, tranne quello già pubblicato in “La bambina filosofica – Huston, abbiamo un problema”, edito sempre dalla Lizard. Materiale già quasi tutto visto, è vero, ma qui ordinato e presentato in un’edizione curata che farà la fellicità di chi ama il personaggio.
La bambina di Vanna Vinci affronta il mondo a modo suo, armata del suo carattere corrosivo e sfacciato, pungente e diabolico, battibeccando ora con la madre ora con l’amico/nemico Lino Trifola, tra i pochi esseri viventi che frequenta insieme alla compagna di studi Angelica. Nel tentativo di ispirarsi al suo maestro di nichilismo, il pupazzo Lillo, esamina ed evidenzia le storture dell’umanità. Noi le notiamo con lei, ma non possiamo fare a meno di sorridere.