Supereroi Il Mito 16, Hulk Meno Che Mostruoso Più Che Umano!: recensione
Pubblicato il 17 Marzo 2014 alle 11:02
Arrivano le storie classiche dell’Incredibile Hulk scritte da Stan Lee e disegnate dai grandi maestri della Marvel in un nuovo volume della collana Supereroi Il Mito! Fatevi conquistare dalla magia degli anni sessanta targati Marvel Comics!
Hulk Meno Che Mostruoso Più’ Che Umano!
Supereroi Il Mito n. 16
Autori: Stan Lee (testi), Jack Kirby, Bill Everett, John Buscema, Gil Kane, Marie Severin (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: 9,99, pp. 208, col.
La collana Supereroi Il Mito si sta concentrando su materiale Marvel di produzione recente ma non mancheranno storie provenienti dal passato della Casa delle Idee e questo volume dedicato al mostruoso Hulk lo conferma. Panini Comics infatti propone i nn. 80-99 di Tales To Astonish, comic-book che presentava le avventure del Golia Verde e quelle del Principe Namor, Sub-Mariner. Questi episodi sono realizzati da autentici mostri sacri della Marvel e del fumetto americano in generale. I fan di vecchia data li ricorderanno nella versione della gloriosa Editoriale Corno, pubblicati in appendice all’Uomo Ragno, e quelli più recenti magari nell’edizione Panini del 2012 per la linea Marvel Collection Special.
Ma coloro che non li hanno ancora letti avranno modo di scoprire lo stile Marvel dei sixties impostato dal Sorridente Stan. Ovviamente, trattandosi di materiale Silver Age, può apparire poco sofisticato se paragonato a quello odierno. Tuttavia, ci sono elementi che oggi mancano a tanti comic-book: la sintesi, poiché Stan narrava una serie incredibile di vicissitudini nell’arco di una decina di pagine; e le idee. Lee, infatti, letteralmente dal nulla, creò personaggi come Boomerang, l’alieno Straniero, Abominio e così via e le trame, pur inseribili in un contesto storico preciso, non hanno perso il loro fascino.
Il volume si apre quindi con il tormentato Hulk che, dopo aver sconfitto Tyrannus, è braccato dall’esercito, rappresentato dal collerico Generale Ross e dal sensibile maggiore Glenn Talbot. Ma, nel giro di pochi capitoli, Lee modifica radicalmente le premesse del serial e il mondo scopre che Bruce Banner e Hulk sono la stessa persona. Tale colpo di scena influenzerà le trame, con intrecci da soap opera imperniati su Ross che cerca di catturare il mostro, sul giovane Rick Jones che tenta di aiutarlo e sulla malinconica Betty Ross innamorata di Bruce, con Talbot a sua volta invaghito della ragazza. Con un ritmo indiavolato, Lee non concede tregua al lettore, architettando story-line forse ingenue, dai testi verbosi, sebbene ironici, ma che hanno il pregio di catturare l’attenzione.
Questi episodi sono inoltre da segnalare per l’aspetto grafico e basta prendere in considerazione i nomi dei penciler coinvolti per accorgersene. Innanzitutto, c’è l’altro grande creatore di Hulk, il Re Jack Kirby che però qui si limita ad impostare il lay-out. Le sue matite sono rifinite da un’altra leggenda, Bill Everett, il padre di Sub-Mariner e primo illustratore di Devil. E non si possono non segnalare le storie firmate da un altro mito dei comics, John Buscema, che esordì in casa Marvel proprio con il mostro. Il suo Hulk, come è facile intuire, è intimidente e maestoso e nelle sequenze della lotta tra il Golia Verde e un monumentale androide si può già intravedere lo stile che sfoggerà nella sua seminale run dei Vendicatori.
E c’è Gil Kane, altro immenso artista dei fumetti. Il suo Hulk è più minaccioso e c’è la particolare costruzione della tavola che è sempre stata la cifra stilistica riconoscibile dell’amatissimo disegnatore di Green Lantern. Kane realizza ottime versioni di Abominio, qui alla sua prima apparizione, e del perfido Straniero e, malgrado gli anni siano passati, i disegni hanno ancora una valenza suggestiva e un’espressività indiscutibile. Lo stesso dicasi per Marie Severin, una delle poche donne americane dei comics, ricordata proprio per Hulk e per vari numeri di Sub-Mariner. Toccò a lei occuparsi di un memorabile incontro/scontro tra Hulk e Silver Surfer che peraltro costituì uno dei primi tasselli che portarono alla nascita del gruppo dei Difensori. Insieme alla Severin, Lee optò per atmosfere più fantascientifiche e infatti sono presenti alieni e personaggi come l’Alto Evoluzionario, in storie sempre divertenti. Insomma, con questa uscita avrete a che fare con un momento importante della storia della Marvel.