La Marcia del Granchio vol. 3 – La Rivoluzione dei Granchi, la recensione
Pubblicato il 13 Marzo 2014 alle 11:15
Si conclude l’esilarante vicenda dei granchi ideati da Arthur De Pins, l’autore di Zombillennium! Cosa succederà ai granchi dopo che hanno scoperto di essere padroni del proprio destino? Che scelte compieranno? Scopritelo nel volume finale de La Marcia dei Granchi!
La Marcia del Granchio vol. 3
Autore: Arthur De Pins (testi e disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Genere: Umoristico
Provenienza: Francia
Prezzo: € 16,00, 18 x 25, pp. 128, col.
Data di pubblicazione: luglio 2013
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Che Arthur De Pins sia un autore poco convenzionale è chiaro a tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare un fumetto come Zombillennium, geniale satira dei cliché horror e dell’estetica gotica; ma La Marcia del Granchio non è da meno e la vicenda ideata dal cartoonist francese è senza dubbio complessa e articolata pur rimanendo sempre leggibile. Sebbene rientri nel genere umoristico, affronta inoltre tematiche importanti come l’evoluzionismo, il libero arbitrio e l’ecologismo.
Come sanno i lettori che hanno apprezzato i primi due capitoli della saga, la storia è imperniata su una colonia di granchi che per molto tempo si sono spostati senza cambiare mai direzione. A un certo punto, però, uno di essi ha capito che non c’è nulla che impedisca di fare il contrario e ha comunicato l’incredibile scoperta ai suoi simili. Perciò lo stile di vita dei granchi è mutato radicalmente con conseguenze inaspettate e spesso poco piacevoli.
Per giunta, esistono diverse specie di granchi, sovente in lotta tra loro e in questo terzo volume De Pins descrive un dissidio tra quelli che si muovono curvi e quelli che camminano dritti. Questi ultimi si sono messi in testa di conquistare una spiaggia, uno dei luoghi centrali della story-line, occupata da turisti per la gioia di un losco affarista che gestisce l’area. E quando i granchi decidono di attaccare gli uomini niente sarà più come prima. Come se non bastasse, c’è la minaccia di un probabile disastro ambientale che preoccupa gli ecologisti e si può intuire che la situazione diventerà caotica ma non per questo meno esilarante.
Tuttavia, con il pretesto, lo ripeto, di un fumetto umoristico, Arthur De Pins con brio e leggerezza denuncia la mancanza di scrupoli degli uomini pronti a distruggere la natura per profitto. E persino un evento spiacevole può diventare occasione di guadagno. Quando i granchi spingono i turisti ad abbandonare la spiaggia, per esempio, c’è subito qualcuno che decide di produrre un film sull’avvenimento, lucrando quindi sull’improbabile concetto di ‘granchi mutanti’.
E i granchi, dal canto loro, non sono dissimili dagli umani. Alcuni di essi fanno la rivoluzione non tanto perché interessati ai vantaggi della specie ma per ottenere potere e autorità. Fondamentalmente De Pins riflette sul libero arbitrio. Ogni essere vivente ha la capacità di scegliere. Ma la scelta comporta responsabilità. E cosa succede quando bisogna affrontare tali responsabilità, specialmente se le nostre opzioni influiscono sul prossimo? Sono questioni non di poco conto che rendono La Marcia del Granchio un’opera non banale.
I testi sono vivaci e ben impostati e i dialoghi, oltre che spassosi, incisivi come non mai. E l’aspetto grafico non è trascurabile. Lo stile di Des Pins non è realista; anzi, in un certo qual modo, prevale l’elemento cartoon; ma non mancano suggestioni pop e figure stilizzate che contribuiscono a rendere il volume imprevedibile dal punto di vista visivo. A valorizzare ulteriormente l’opera sono anche i colori. Nelle pagine di ambientazione sottomarina prevalgono il verde e l’azzurro. Nelle tavole collocate invece in una dimensione urbana ci sono tonalità più sfocate e sfumate che evocano l’impostazione asettica e innaturale dell’esistenza umana.
Bisogna poi puntualizzare che sebbene la maggior parte dei personaggi siano granchi e quindi abbiano un aspetto sostanzialmente uniforme Des Pins riesce a caratterizzarli e a differenziarli in maniera encomiabile, tramite gli sguardi e specifici altri elementi che li identificano. Insomma, La Marcia del Granchio è una proposta valida che merita di essere presa in considerazione.