I Sentieri di Malefosse 2, la recensione della serie Editoriale Cosmo
Pubblicato il 8 Marzo 2014 alle 13:30
Prosegue la pubblicazione della serie di Bardet e Dermaut. A febbraio la casa editrice bolognese pubblica gli episodi 3 e 4.
I sentieri di Malefosse 2
Autori: Daniel Bardet (testi) e François Dermaut (disegni).
Casa Editrice: Editoriale Cosmo.
Provenienza: Francia.
Genere: Storico.
Prezzo: 2,90 Euro.
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Proseguono le avventure di Gunther, capitano di un gruppo di raitri, cavalleggeri tedesci, ormai ridotto ai minimi termini che per una serie di motivi si ritrova con l’ultimo suo commilitone, lo scorbutico Pritz, a portare avanti una missione affidatagli direttamente dal re Enrico.
O meglio, da uno degli Enrichi. Sì, perché lo sfondo storico del secondo numero de I sentieri di Malefosse, “Volto di Cenere”, è sempre lo stesso: la guerra dei tre Enrichi che ha devastato la Francia sul finire del Cinquecento. Per la precisione è l’ugonotto Enrico IV a inviare i due protagonisti a Parigi.
Il loro tragitto ci permette di compiere un istruttivo viaggio nella Francia del tempo, passando per i villaggi, le campagne e approdando infine nella capitale. Una ricostruzione avvincente, supportata com’è da una trama intricata ma (a parte rare eccezioni) facile da seguire, che affascina anche grazie all’abilità delle rappresentazioni su carta del penciler Francois Dermaut, autore, dopo quella su “Il diavolo nero”, di un’altra ottima prova, sempre a proprio agio, sia tra le anguste camere ora di ricchi e potenti signori ora di poveri contadini, sia negli ambienti aperti, siano essi città, foreste, campagne.
La sceneggiatura imbastita da Daniel Bardet merita anch’essa lodi, essendo quasi per tutte le 96 pagine dell’albo chiara nonostante un mondo ampio e variegato, ricco di inganni e sotterfugi traspiri sotto di essa. L’autore dimostra di essere pienamente in grado di controllare l’universo narrativo che ha deciso di rappresentare, infarcendolo di topoi del genere e temi scottanti, ma anche di buona e sana azione e di un pizzico di comicità.
Violenza, macchinazioni, erotismo sono supportati da disegni sempre ben riusciti e dialoghi ben costruiti. Anche se i lettori italiani devono leggerla in bianco e nero e in un formato più piccolo, non faranno fatica a capire perché questa serie storica sta riscuotendo successo dalla sua nascita, nel 1983, fino a oggi.
Ancora una volta va segnalata una scelta oculata dell’Editoriale Cosmo, che ha già comunicato che dopo il terzo albo, che pubblicherà a marzo il 5° e 6° episodio, a chiusura del primo arco narrativo, metterà in pausa la serie per riprenderla dopo la primavera.