I Vampire n. 3, la recensione della serie con il il tormentato vampiro
Pubblicato il 7 Marzo 2014 alle 16:45
Ritorna Andrew Bennett, il tormentato vampiro del DCU, con il terzo volume della sua serie scritta da Joshua Hale Fialkov e disegnata da Andrea Sorrentino! Le cose si complicano per il succhiasangue e la sua esistenza subirà molti cambiamenti!
I Vampire n. 3
Autori: Joshua Hale Fialkov (testi), Andrea Sorrentino (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Horror
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,95, 16,8 x 25,6, pp. 136, col.
Data di pubblicazione: febbraio 2014
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Tra i personaggi del DCU, il tenebroso Andrew Bennett, vampiro creato da J.M. De Matteis e Tom Sutton, è uno dei più intriganti, sebbene sia tra i meno celebrati. Forse consapevole delle sue potenzialità, la DC ha deciso di pubblicare un suo comic-book nell’ambito del New 52, I Vampire, scritto da Joshua Hale Fialkov e disegnato dal bravissimo Andrea Sorrentino. Rispetto al contesto pre-reboot, Andrew, almeno in principio, non è cambiato radicalmente. È un vampiro che cerca di nutrirsi bevendo solo il sangue di persone discutibili e non considera la razza umana un nemico. Ciò lo differenzia dall’amata Mary, la Regina di Sangue, che invece intende guidare un esercito di vampiri in una lotta contro gli uomini.
Fialkov ha poi inserito altri character: il professor Troughton, l’unico vero amico di Andrew, e l’aggressiva Tig che invece lo odia per una serie di motivi. Il dissidio tra Andrew e Mary è stato l’elemento dominante dei primi episodi in cui Fialkov, con il pretesto di un horror, si è divertito a narrare una romantica ma macabra love story. Però dopo l’incontro tra Andrew e la Justice League Dark e la battaglia con il terribile Cain le cose sono cambiate e in questo tp che include i nn. 9-14 della testata originale i lettori se ne renderanno conto.
Diciamo che la situazione si ribalta. Andrew non è più tanto positivo e, paradossalmente, è Mary a risultare meno crudele. Per giunta, Troughton ha la pessima idea di rivolgersi a una setta denominata dei Van Helsing, formata da individui che da secoli danno la caccia ai vampiri. E quando questi scoprono che Andrew, Mary e una schiera di creature delle tenebre si sono rifugiate in un’area desolata dello Utah, le conseguenze saranno devastanti. Fialkov delinea una story-line incentrata sull’azione adrenalinica, un po’ esile, a dire il vero, e gioca con i cliché dell’horror contemporaneo, strizzando pure l’occhio alla voga degli zombie.
Ma Andrew è pur sempre parte del DCU e in questa sequenza apparirà lo Stormwatch, la task-force intergalattica protagonista di un proprio serial. Ma si tratta della formazione che precede quella dell’attuale gestione di Jim Starlin e Fialkov propone un peculiare team-up tra Bennett e personaggi cosmici come Apollo, Midnighter e Jack Hawksmoor con risultati, tutto sommato, interessanti. E le sorprese non finiscono qui poiché verranno alla luce ulteriori notizie sul passato di Bennett e verrà introdotta nella serie una sua antica fiamma.
I Vampire è una serie mainstream, piuttosto commerciale nell’impostazione. E, lo ripeto, le storie finora raccontate da Fialkov sono risultate esili, sebbene piacevoli. Il vero punto di forza del comic-book è rappresentato dai magnifici disegni di Andrea Sorrentino e mi sento di affermare che il fumetto andrebbe letto più che altro per l’aspetto grafico. Il penciler realizza versioni carismatiche e maestose di Andrew e di Mary e visualizza in maniera egregia i paesaggi desertici dello Utah, le ambientazioni oscure del quartier generale della setta dei Van Helsing e la mostruosità dei vampiri. Il suo stile fa pensare a quello di Jae Lee ma è comunque personale ed è valorizzato dai colori a volte intensi, a volte crepuscolari, dell’ottimo Marcelo Maiolo. Di conseguenza, pur non essendo un capolavoro, I Vampire va tenuto d’occhio ed è un buon esempio di fumetto di intrattenimento dal gusto dark e gotico. Da provare.