Supereroi Il Mito n. 14. Wolverine All’Inferno: Recensione
Pubblicato il 27 Febbraio 2014 alle 15:30
Cosa succede quando il più famoso mutante del Marvel Universe finisce all’inferno? Ce lo racconta Jason Aaron con Wolverine All’Inferno, drammatica saga illustrata da Renato Guedes e Daniel Acuna! Un volume imperdibile per tutti i fan di Logan!
Supereroi Il Mito n. 14
Wolverine All’Inferno
Autori: Jason Aaron (testi), Renato Guedes, Daniel Acuna (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,99, pp. 224, col.
Data di pubblicazione: febbraio 2014
Nel corso della sua lunga vita editoriale, Wolverine è stato molte cose: membro degli X-Men e dei Vendicatori, agente segreto, samurai e assassino. La sua psicologia è complessa e sfaccettata, grazie al lavoro di approfondimento del grande Chris Claremont che prese un personaggio di Len Wein considerato minore e lo trasformò in uno degli eroi più carismatici e intriganti del Marvel Universe. E in seguito altri autori come Scott Lobdell o Larry Hama fecero un buon lavoro in questo senso.
Negli ultimi anni, uno degli sceneggiatori che più si è occupato del mutante artigliato è stato Jason Aaron, famoso per il capolavoro Scalped della Vertigo e ormai uno degli scrittori di punta della Casa delle Idee. Per ciò che riguarda Wolvie, Aaron iniziò con il suo comic-book senza dimostrare grande originalità, a dire il vero. Successivamente tenne poi a battesimo il mensile Wolverine: Weapon X e, dopo la sua chiusura, scrisse le storie di un’ulteriore collana intitolata Wolverine i cui primi nove episodi sono ora proposti in questo volume della serie Supereroi Il Mito.
Pur basandosi sull’azione adrenalinica e sulla violenza, elementi in fondo naturali per una trama di Logan, Aaron dimostra di possedere una vasta conoscenza del passato del mutante e delle diverse interpretazioni a cui è stato sottoposto. Tutto inizia con uno scontro tra Wolvie e la letale Mystica. La donna lavora per una misteriosa organizzazione, la Rossa Mano Destra, composta da enigmatici individui che odiano il mutante per una serie di motivi che, almeno in questa uscita, non saranno chiariti. Durante la lotta Logan viene ucciso. O, almeno, questo è ciò che a prima vista sembrerebbe.
La realtà è infatti più agghiacciante. L’anima di Wolvie finisce all’inferno e il suo corpo viene posseduto da demoni con conseguenze devastanti. Aaron inserisce quindi il personaggio in un contesto mistico/esoterico, con il diavolo in persona che giocherà un ruolo importante, e la story-line si svolge in due ambientazioni differenti. La prima è collocata negli inferi e qui Logan dovrà vedersela con tutti coloro che ha ucciso, a cominciare dagli sgherri dell’A.I.M., dell’Hydra e della Mano. Ma non mancheranno Mariko, il più grande amore del canadese; Sabretooth; Omega Red; Puck degli Alpha Flight e altri personaggi, compresa una persona molto importante per la vita della cosiddetta Arma X.
Nel mondo reale, d’altro canto, il Logan posseduto dovrà anche in questo caso affrontare character che a più riprese hanno fatto parte della sua esistenza. E qui Aaron si sbizzarrisce utilizzando la ninja Yukio; John ‘Wraith’ Apparizione; Melita, la ragazza di Wolvie; persino il Figlio di Satana, Daimon Hellstorm, con i Ghost Rider; e ci saranno pure gli X-Men. Con questo nutrito cast di eroi, Aaron approfitta per analizzare tutte le caratteristiche psicologiche di Logan, mixando abilmente azione e introspezione, con echi degli episodi storici di Claremont, Lobdell e Hama. La storia è avvincente e ben congegnata e i testi hanno in diversi momenti un’intensa profondità. Si tratta di un prodotto di intrattenimento ma realizzato con cura.
La sequenza di Wolverine nel mondo infernale è illustrata da Renato Guedes, qui al suo esordio in casa Marvel dopo le esperienze alla DC. Rispetto alle sue storie di Superman, Guedes ha uno stile più stilizzato e aggressivo, adatto a una serie come quella di Logan, e l’effetto complessivo è efficace. La seconda parte del volume, riguardante invece la lotta tra Wolvie e i suoi compagni X-Men, è illustrata dal non meno bravo Daniel Acuna che rivela abilità nei giochi d’ombra, nella fluidità dell’azione da una vignetta all’altra e nella rappresentazione delle sensuali X-Women Emma Frost, Rogue, Tempesta e Kitty Pryde (ma ci sono anche sue versioni di Mystica e di Jean Grey). In poche parole, questi episodi del Wolverine firmato Jason Aaron sono validi e vanno tenuti d’occhio.