Mirai Nikki Paradox, la recensione dello spin-off della serie di Sakae Esuno
Pubblicato il 20 Febbraio 2014 alle 18:30
Tornano le avventure dei protagonisti del survival game che tiene in scacco le leggi spazio/temporali
Mirai Nikki Paradox
Storia e Disegni: Sakae Esuno
Casa Editrice: Star Comics
Provenienza: Giappone 20o8 ( volume unico)
Genere e target: Shounen Thriller, Psicologico, Azione
Prezzo: €4,30, 13×18, 192 pp, col. + b/n
Data di pubblicazione: Novembre 2013
Mirai Nikki Paradox è uno spin-off che segue le vicende del manga originale Mirai Nikki del maestro Sakae Esuno e, come recita il titolo – letteralmente Il Diario del Futuro, Paradosso – si basa su un paradosso spazio/temporale che ne scombina le dinamiche, ribaltando le situazioni e cambiando le sorti dei protagonisti. Né sequel o prequel, il manga rimodella gli ingredienti della ricetta originaria, in quello che sembra una sorta di divertente esperimento. Chi ha letto Mirai Nikki, o visto l’anime che ne è stato tratto, ritroverà alcuni dei dodici possessori degli speciali diari del futuro, partecipanti al survival game indetto da Deus Ex Machina, Dio di un regno parallelo. Ma, come già accennato, pur partendo dalle linee guida della trama principale ogni personaggio vittima del paradosso temporale e del capriccio del mangaka, vedrà il proprio destinato cambiare radicalmente.
Protagonisti stavolta sono Aru Akise, giovane e avvenente investigatore e Murumuru l’assistente di Deus. Tutto ha inizio quando la ragazzina infrange, per errore, il muro della cattedrale spazio – tempo e provoca la distorsione della legge di causa effetto, che fa sparire dal mondo il Secondo, Yuno Gasai. Per porvi rimedio, Murumuru lascia la realtà parallela e approda nel mondo reale, dove veste i panni di Yuno e fa ripartire il gioco. Ma ogni suo tentativo si rivela inutile e, un paradosso dopo l’altro, è costretta ad affidarsi ad Aru Akise che – unico punto in comune con la trama principale – accetta di aiutarla per l’amore che nutre nei confronti di Yukiteru Amano, ucciso qui dal Terzo.
Aru ripercorre alcuni sentieri della trama originale, incontra e cambia le sorti di molti dei protagonisti soprattutto quella del Sesto, la veggente Tsubaki Kasugano, che si innamora di lui. Ben presto il ragazzo decide di slegarsi dalle regole del gioco e con disappunto di Murumuru si mette in testa di dover salvare dalla morte tutti i possessori dei diari speciali, in una sorta di reset paradossale che lo porterà a scoprire la vera identità di Murumuru per poi reinserirsi nella vera storia in un finale strettamente collegato a quello di Mirai Nikki.
Destinato a chi ha già letto Mirai Nikki questo spin-off farà felice i suoi fans poiché reinventa le situazioni grottesche e drammatiche della serie madre e caratterizza maggiormente la figura di Aru Akise, dopo l’ingloriosa fine in Mirai Nikki. L’assenza di un personaggio di spessore come Yuno si fa comunque sentire, mentre l’horror e lo splatter lasciano il posto all’azione e all’investigazione. Un one-shot concepito più per diletto che per reale necessità.
È il finale a rivalutare tutta l’opera: un finale circolare che può essere inteso sia da epilogo che da prologo. Un paradosso sospeso tra il tempo e lo spazio.