Joker L’uomo che Ride, la recensione della storia di Ed Brubaker

Pubblicato il 19 Febbraio 2014 alle 11:30

Una serie di omicidi sconvolge Gotham City: Ed Brubaker ci guida alla scoperta del primo incontro di Batman con il Joker!!!

Joker: L’uomo che ride

Autori: Ed Brubaker, Dough Mahnke, Sean Phillips

Provenienza: U.S.A

Formato: 18,7 x 28,1, Cartonato, Col. 132 pp

Genere: supereroistico, noir

Editore: Rw Lion – Comis

Prezzo: 18.85 euro

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Joker: l’uomo che ride rientra nella serie di fumetti DC che hanno voluto narrare, o rinarrare, in chiave moderna le origini del cavaliere oscuro, iniziata con il celebratissimo “Batman: Anno Uno” e proseguita con “Batman e il monaco pazzo”. Ed Brubaker si propone di raccontare la prima apparizione di Joker a Gotham City, ben prima che diventasse il nemico più famoso di Batman. Sceglie di farlo con un albo one-shot che cita direttamente il romanzo di Victor Hugo servito da ispirazione per la creazione di Joker stesso.

Tutto in questo fumetto sembra funzionare: troviamo un Bruce Wayne alle prime armi, sicuro di se ma ancora abituato a scontrarsi con criminali comuni, non con un pazzo completamente fuori dagli schemi. Il racconto non si concentra particolarmente sulle origini del Joker quanto sui suoi primi attacchi omicidi e imprevedibili a Gotham. E’ uno scontro mentale tra Joker e Batman, su dove e come si svolgerà il prossimo attacco, una sfida a distanza tra una mente fredda e calcolatrice e una che sempre di più si sta affacciando sul baratro della follia. E’ un Joker non ancora ossessionato dalla figura di Batman, che sembra ancora avere una minima motivazione a spingere il suo folle operato. Batman dovrà capire che solo uscendo dagli schemi potrà contrastare quella che in futuro sarebbe diventata la sua nemesi.
Il ritmo è concitato sin dalla parte iniziale, un crescendo verso l’inevitabile scontro finale.

Il paragone con “The Killing Joke” di Moore è inevitabile. Anche se probabilmente non entrerà nella storia del fumetto, “Joker: L’uomo che ride” non sfigura affatto, creando una storia meno complessa magari ma forse più scorrevole e godibile, in piena sintonia con una visione moderna del cavaliere oscuro. E’ una storia in cui sicuramente vediamo entrare due personaggi in un modo e uscirne cambiati nel profondo dal loro scontro.

E i disegni di Dough Mahnke sono perfettamente a tono con la storia: dinamici ma contemporaneamente con un tocco retro che di certo non fa pensare a un fumetto del 2005. La copertina stessa è probabilmente una delle migliori mai dedicate a Joker.
In conclusione, una storia che ogni appassionato di Batman dovrebbe leggere, e che può servire da ottima introduzione a un nuovo lettore.

Nel volume troviamo anche Batman: Gotham Noir, un Elseworld scritto sempre da Brubaker, che prova a traslare le atmosfere di Batman in salsa noir. Anche se non a livello della prima storia, è un racconto interessante che ruota intorno a Jim Gordon e un misterioso Batman che si muove in una Gotham ancora più cupa del solito.

Voto: 8

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