Sillage 2, la recensione del BD di Jean David Morvan e Philippe Buchet
Pubblicato il 17 Febbraio 2014 alle 16:30
Il secondo volume della serie sci-fi di Jean David Moran: come procederanno le cose per Navis? Quali mondi dovrà esplorare per conto di Sillage???
Autori: Jean David Morvan, Philippe Buchet
Provenienza: Francia
Formato: 19×26, B+al, col., 144 pp
Genere: avventura, fantascienza
Prezzo: 15.95 euro
Editore: RW edizioni – Lineachiara
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Se il primo volume di Sillage è servito come introduzione, il secondo non perde tempo a ricapitolare la situazione, ma parte spedito a immergerci negli ultimi sviluppi sulla colonia itinerante per l’universo. Sillage ormai ha preso una direzione ben precisa: numeri di fatto autoconclusivi di 50 pagine, ogni numero un mondo diverso e una problematica diversa. Di fondo, il mistero sulle origini di Navis, che per ora non viene particolarmente sviluppato: ma questa è una scelta, probabilmente, ben precisa dell’autore.
La prima storia qui presente ricorda parzialmente l’ultima del primo volume: il mondo protagonista è quello di Hurumaru, mondo composto da varie razze sottomosse in maniera schavistica. Il mondo ricorda la terra medievale, e in effetti le atmosfere di questo numero virano sul fantasy, con tanto di pendenti scambiati per demoniaci, lance e spade e ribellione degli schiavi.
Successivamente forse troviamo la storia più riuscita del volume. Qui infatti andremo ad esplorare non un pianeta esterno, ma una zona sconosciuta di Sillage. Navis scoprirà infatti l’esistenza dei Ftoross, quasi dei paria nel convoglio spaziale. Il loro pianeta, dopo essere stato risucchiato da ogni risorsa, è stato distrutto. Gli Ftoross vivono da allora numerosissimi ma anche poverissimi in Sillage, in balia di sporcizia ed epidemie. E come si può immagine, queste condizioni portano facilmente alla violenza. Vediamo qui una Navis indignata ma impotente davanti a questa situazione: Sillage non è per nulla un utopia, ma un enorme agglomerato di disparità e inequità, come ogni pianeta.
Ma il numero 5 di Sillage si prende il tempo anche per le citazioni: nella mostra iniziale non ci si può non divertire e andare in estasi per i riferimenti ad alcune famose saghe di fantascienza “terrestre”
L’ultimo numero di questo volume vede una Navis segnata dal destino dei naufragi spaziali. Questa volta capiterà su un pianeta dove la popolazione lotta strenuamente per la libertà, ma non contro un tiranno, bensì contro dei robot: i Mekka.
Navis proverà quindi a far terminare una guerra che sembra essere ormai destinata allo sterminio della popolazione, e contemporaneamente a salvare il suo maestro d’infanzia nonché robot Snivel.
Ancora una volta, l’eroina scoprirà che non esistono fazioni buone o cattive, solo persone altruiste e altre persone che invece perseguono solo i propri interessi.
Già nella scorsa recensione si è parlato dei disegni di Buchet, ma appare comunque sorprendente la sua capacità di caratterizzare graficamente Navis in maniera diversa ma riconoscibile ogni 50 pagine.
In definitiva un volume con storie solide e appassionanti che consolidano il corso di questa serie promettente.