Free Birds – Tacchini in Fuga: Recensione
Pubblicato il 29 Novembre 2013 alle 17:53
Giorno del Ringraziamento. Reggie è il fortunato tacchino graziato dal Presidente degli USA e portato a fare la bella vita nella Casa Bianca. Viene però reclutato suo malgrado da Jake, un tacchino fanatico che vuole usare una macchina del tempo per tornare nel 1621 ed impedire che i tacchini vengano inseriti nel menù del Giorno del Ringraziamento.
Free Birds – Tacchini in fuga
Titolo originale: Free Birds
Genere: Animazione, Commedia, Avventura, Fantascienza
Regia: Jimmy Hayward
Interpreti (doppiatori): Owen Wilson, Woody Harrelson, Amy Poehler, George Takei
Provenienza: USA
Durata: 91 min.
Casa di produzione: Reel FX Creative Studios, Relativity Media
Distribuzione (Italia): Adler Entertainment
Data di uscita: 1 novembre 2013 (USA), 28 novembre 2013 (Italia)
Uscito in USA ad Halloween, Free Birds viene distribuito nelle sale italiane proprio nel fine settimana del Giorno del Ringraziamento, una ricorrenza che non ci riguarda. La natura animalista del film avrà probabilmente spinto i distributori americani a farlo uscire in patria fuori periodo. Non sarebbe stato infatti uno spot pubblicitario favorevole al commercio e al consumo dei tacchini, una tradizione inviolabile nella festività d’oltreoceano.
Diretto da Jimmy Hayward, colpevole del pessimo Jonah Hex e del trascurabile Ortone e il Mondo dei Chi, e messo in cantiere dai produttori di Shrek, il film potrebbe ricordare concettualmente Galline in fuga della Aaardman, privo però di qualsivoglia genialità e minato da un’eccessiva prevedibilità e da personaggi scritti in maniera molto superficiale.
Lo spunto iniziale è interessante. Ogni anno il Presidente degli USA salva dallo sterminio un tacchino. Nella fattispecie il simpatico Reggie, doppiato in originale da Owen Wilson. La storia sembra quindi incentrarsi sulla nuova lussuosa vita del protagonista, beatamente lontano dagli altri tacchini che detesta per la loro stupidità.
Entra però in scena Jake, con la voce di Woody Harrelson, che lo porta indietro nel tempo per cambiare la storia ed evitare che i tacchini diventino la portata principale del Giorno del Ringraziamento. Il film diventa così un banale Ritorno al Futuro e tutto è già visto. Nel ‘600, Reggie s’innamora della tacchina Jenny e impara a convivere con gli altri della sua specie guidando la rivolta contro gli umani tra qualche citazione de L’Ultimo dei Mohicani.
Il livello dell’animazione è mediocre e il film procede tra qualche sporadica gag comica riuscita fino ad un paradosso temporale finale del tutto insensato. Farà la gioia di animalisti, vegetariani e vegani ma più che far desistere dal mangiare la carne, fa passare la voglia di andare al cinema.