American Hustle – L’apparenza inganna: Recensione
Pubblicato il 20 Gennaio 2014 alle 22:56
Metà degli anni ’70. Irving Rosenfeld, sposato con la capricciosa Rosalyn, ha una relazione extraconiugale con la bellissima Sydney Prosser, sua complice in una serie di truffe. Smascherati dall’agente dell’FBI Richie DiMaso, la coppia è costretta a collaborare in un’operazione per incastrare alcuni politici corrotti tra i quali Carmine Polito, sindaco di Camden.
American Hustle – L’apparenza inganna
Titolo originale: American Hustle
Genere: Drammatico, crime
Regia: David O. Russell
Interpreti: Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Robert De Niro
Provenienza: USA
Durata: 138 min.
Casa di produzione: Atlas Entertainment, Annapurna Pictures Distribuzione (Italia): Eagle Pictures
Data di uscita: 20 dicembre 2013 (USA); 1 gennaio 2014 (Italia)
David O. Russell, uno dei registi e sceneggiatori più validi che il panorama statunitense abbia prodotto in questi ultimi anni, si cimenta stavolta in un dramma-crime con una leggera vena umoristica ispirandosi ai fatti reali inerenti l’operazione Abscam dell’F.B.I. che si è svolta alla fine degli anni ’70. Russell riunisce qui gli attori che hanno decretato il successo dei suoi ultimi due film. Christian Bale e Amy Adams da The Fighter e Bradley Cooper e Jennifer Lawrence da Il Lato Positivo, pellicole che hanno fruttato l’Oscar a Bale e alla Lawrence e la nomination agli altri due interpreti.
Il film verte principalmente sull’ambiguità che lega i personaggi. Dopo essersi ridotto pelle e ossa per L’uomo senza sonno e aver poi messo su una montagna di muscoli nel ruolo di Batman, Bale si presenta stavolta con pancetta e riporto nel ruolo di Irving, affabile e fascinoso truffatore che s’innamora di Sydney, una seducente Amy Adams, coinvolgendola nelle sue malefatte. Irving è però sposato con la maldestra e superficiale Rosalyn, una Jennifer Lawrence nevrotica, l’elemento più imprevedibile della storia che però sembra essere inserito un po’ a forza nelle dinamiche tra i protagonisti.
A mettere i bastoni tra le ruote ai due truffatori giunge Bradley Cooper nel ruolo di un infantile ed ambizioso agente dell’F.B.I. che finisce per innamorarsi anche lui di Sydney. Lei sembra ricambiare le sue attenzioni ma è sincera o si tratta di un bluff? Costretto a cooperare per evitare il carcere, Irving deve stringere amicizia con il corrotto e guascone sindaco di Camden che ha il volto di Jeremy Renner. Il legame tra i due diverrà però più forte del previsto e Irving dovrà fare i conti con la propria coscienza. Tradirà l’amico o gli resterà fedele? Già presente ne Il Lato Positivo, Robert De Niro ha qui un cameo, tanto per cambiare nel ruolo di un mafioso italoamericano.
La scrittura dei personaggi è attenta e approfondita, esaltata da interpretazioni di altissimo livello da parte di quello che è probabilmente il miglior cast dell’ultimo decennio. La regia è trascinante e realistica, la ricostruzione scenografica attenta e minuziosa e l’accompagnamento musicale di Danny Elfman funziona. Quello che continua a mancare nei film di Russell è forse un apice emotivo, una scena memorabile di grande impatto che resti impressa nella mente.
Si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un compitino ben fatto, con tutte le sue cose al posto giusto sia nella forma che nella sostanza, e che vuol richiamare la struttura e lo spirito di grandi classici del cinema americano. Però non colpisce fino in fondo, non inganna il pubblico per poi lasciarlo spiazzato alla fine come vorrebbe. Meritati i riconoscimenti che sta raccogliendo il cast ma dal film ci si aspettava qualcosina di più.