Recensione Shachi dell’orizzonte marino – Ronin Manga

Pubblicato il 13 Settembre 2010 alle 10:30

Autore: Kazuki Harumoto

Editore: Ronin Manga

Provenienza: Giappone

Prezzo: € 6,90

Su una remota isola, in un villaggio di pescatori, il giovane Shachi Tribal passa le sue giornate a pescare nella speranza di incontrare un giorno una sirena, proprio come accadde al suo defunto padre. Abilissimo nel nuoto e assolutamente a disagio sulla terraferma, in compagnia della fida Lala, Shachi deve fare i conti con lo scetticismo della sua comunità e con il testardo nonno, che di sirene non vuole neanche sentir parlare.

L’improvvisa comparsa all’orizzonte di una ciurma di bracconieri sconvolge però la vita del ragazzo, portando alla luce la verità sul suo passato. Giunge così il momento per Shachi di prendere il mare alla ricerca del suo sogno.

Ronin Manga porta in Italia “Shachi dell’orizzonte marino”, che segna il debutto, sulle pagine di Jump, di Kazuki Harumoto.

Originariamente concepita come un’opera a puntate, per esigenze editoriali l’autore ha poi dovuto adattarla in forma di racconto autoconclusivo. Dal punto di vista narrativo questo cambiamento della struttura si percepisce chiaramente dalla rapidità di svolgimento delle vicende, che in ogni caso si sviluppano con una piacevole linearità e lasciano intendere le potenzialità di questo manga se fosse stato serializzato.

Per quanto riguarda l’aspetto grafico, Harumoto presenta un tratto sorprendentemente pulito e sicuro che non fa certo presumere che si tratti un esordiente. Lo stile di disegno ricorda molto da vicino quello di Hiro Mashima, e si distingue per una grande cura per i dettagli e una insospettabile morbidezza nel rappresentare le sirene. C’è un largo uso di retini, che a volte rende meno immediata la comprensione dell’ambiente in cui si svolge la scena, soprattutto con riferimento al mare.

Davvero ben strutturate le sequenze di azione ed eccezionali le tavole che raffigurano gli scontri in mare. Questi elementi fanno ben sperare per future prove di Harumoto.

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, protagonista e comprimari rientrano nella più consolidata tradizione di Shonen Jump, presentando  l’inguaribile sognatore determinato a far valere le sue ragioni a ogni costo e costruendo personaggi più o meno stereotipati che concorrono a creare situazioni già viste, per quanto ben disegnate e piacevoli. La figura di Shachi è predominante e occupa interamente la scena. Di certo la serializzazione avrebbe offerto maggiore respiro a questa opera, con la possibilità di sviluppi meno prevedibili. E’ inoltre chiara l’influenza esercitata da “One Piece” di Eiichiro Oda, guarda caso anch’essa pubblicata da Jump, soprattutto con riferimento alle caratteristiche del protagonista, che quasi come un negativo di Monkey D. Rufy, può esprimere tutta la propria forza solo in acqua. Non manca tuttavia una certa originalità nel conferire a Shachi il ruolo di anello di congiunzione tra il mare e la terraferma.

Ottima l’edizione italiana, con sovraccoperta, carta bianca e resistente, rilegature solide, per un volume di circa 250 pagine davvero ben confezionato. Il rapporto qualità-prezzo è quindi proporzionato.   

Nel complesso “Shachi dell’orizzonte marino” è una lettura piacevole, che scorre senza alcuna fatica e che in più punti riserva notevoli sorprese circa lo stile di disegno, anche se dal punto di vista della trama risulta piuttosto scontato.

VOTO: 6,5  

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