Catwoman n. 6, la recensione dell’albo RW Edizioni Lion Comics

Pubblicato il 4 Febbraio 2014 alle 15:30

Ritorna Selina Kyle con le storie scritte da Ann Nocenti! Stavolta la Felina Fatale dovrà vedersela con uno dei più insidiosi criminali di Gotham City: Oswald Cobblepot, alias il Pinguino! Non perdete il nuovo volume di Catwoman illustrato da Rafa Sandoval e Christian Duce!

catwoman 6 lionCatwoman n. 6

Autori: Ann Nocenti (testi), Rafa Sandoval, Christian Duce (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Supereroi

Provenienza: USA

Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.

Data di pubblicazione: gennaio 2014

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Che Ann Nocenti sia una delle scrittrici più controverse e anticonvenzionali del fumetto americano è evidente a coloro che hanno avuto modo di leggere la sua incredibile run di Daredevil. Le sue storie del Diavolo Rosso fecero discutere molti, sia per le situazioni narrative indubbiamente inusuali sia per il suo approccio militante che la spinse ad affrontare tematiche socio-politiche non banali. In seguito il suo Kid Eternity spiazzò parecchi e con quel comic-book Ann realizzò un’opera fuori dagli schemi (cosa non di poco conto, considerando che fu pubblicata dalla Vertigo, già di per sé non mainstream). Perciò, quando la scrittrice ha sostituito il non eccelso Judd Winick al timone di Catwoman, ha suscitato in diversi lettori elevate aspettative ed era peraltro lecito pensare a storie lontane dai tipici canoni dei bat-mensili.

Ma Catwoman non è un comic-book for mature readers e non ci sono i toni adulti specifici della Nocenti. Ma non è nemmeno trascurabile e l’autrice sta delineando una story-line intrigante e piacevole. Nelle sue mani, Selina è una donna forte e sicura di sé e l’ambiguità morale, una delle caratteristiche fondamentali della Felina Fatale, si è accentuata. Pur non esente da fragilità interiori, la gatta si è costruita una corazza emotiva che dovrebbe fortificarla. Non si lega a nessuno, non ha amicizie e affetti, e non solo perché è indipendente (qui il notorio femminismo della Nocenti emerge con forza), ma più che altro perché non intende affezionarsi a qualcuno, temendo di perderlo. E, data l’esistenza pericolosa di Catwoman, questo rischio c’è.

Infatti, il Pinguino, per una serie di ragioni ampiamente spiegate nei tp precedenti, ha tanti motivi per avercela con Selina e cercherà di colpire le persone a lei vicine. Innanzitutto, è riuscito a far passare dalla sua parte Gwen, ormai ex amica della gatta, e questa consapevolezza la destabilizza. E il villain decide di andare oltre, prendendosela con la gang delle Code di Ratto, gruppo di ragazzi delle Badlands, il ghetto di Gotham City, con il quale Catwoman ha stretto un’alleanza. E va da sé che la situazione non sarà facile.

La Nocenti incomincia ad approfondire tutti gli accenni inseriti in precedenza e a risolvere alcune trame in sospeso e questo volume che include i nn. 20-21 nonché il primo annual della testata originale è forse il migliore tra quelli finora usciti. Dopo un periodo di riscaldamento, quindi, Ann concepisce una trama dal ritmo serrato, ricca di azione e pathos, sfiorando il tema del degrado delle periferie (è incisiva quando scrive che vivere in un ghetto ‘è uno stato mentale’). L’analisi psicologica di Selina è impeccabile e lo stesso dicasi per quella del Pinguino, descritto come un complessato morbosamente legato al ricordo della madre defunta. Inoltre, introduce pure una minaccia di tipo esoterico, il demone Escalation, liberatosi dalla Stanza Nera dell’A.R.G.U.S. Costui ha il potere di enfatizzare le emozioni di chiunque e la Nocenti lo usa per esplorare lo stato d’animo della sua anti-eroina. E non mancano idee stravaganti (tipo quella dei ghiaccioli drogati venduti a ragazzini ignari) che fanno perciò di Catwoman una delle serie più interessanti del bat-verse.

Alle matite c’è Rafa Sandoval dallo stile non sempre sopraffino (a volte le figure anatomiche non sono accurate) ma comunque efficace e che fa dimenticare qualche sbavatura grazie a un lay-out ben costruito e visivamente suggestivo. L’annual è invece appannaggio di Christian Duce che non si differenzia molto da Sandoval; anzi, cerca di adattarsi a quello che, evidentemente, magari per volere della DC, deve essere il look ricorrente del mensile. Ma svolge ugualmente un buon lavoro. Di conseguenza, Catwoman, grazie all’abilità della Nocenti, è una proposta valida che piacerà ai fan di Selina e in generale agli estimatori dell’universo narrativo del Cavaliere Oscuro.

Voto: 8

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