Batman Thrillkiller, la recensione del volume di Howard Chaykin
Pubblicato il 2 Febbraio 2014 alle 16:00
Torna raccolta in volume una delle migliori miniserie Elseworlds: siamo negli anni ’60, Bruce Wayne non è mai stato Batman, e sono Batgirl e Robin a difendere una Gotham ancora più cupa e violenta!!!
Batman: Thrillkiller
Autori: Howard Chaykin, Dan Brereton
Casa editrice: RW-Lion comics
Provenienza: U.S.A.
Genere: supereroistico, noir. 16,8×25,6, Cartonato , col., 128 pp
Prezzo: 15.95 euro
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In ambito fumettistico, non è nuova l’operazione di rivisitare un personaggio immaginandolo in un contesto temporale diverso dal suo, per poi riadattarlo secondo il nuovo ambiente: la DC Comics ha addirittura una linea specifica, Elseworlds, dedicata a questo tipo particolare di storie. Batman è apparso in varie serie “alternative”: da Batman Beyond a Superman Red Son, da Batman Anno 100 fino allo stesso The Dark Knight Returns, anch’esso a tutti gli effetti una storia alternativa slegata dalla continuity.
Howard Chaykin prova a immaginare un Batman proiettato nell’America degli anni’60, un periodo di particolare cambiamento politico, sociale ed economico per gli Stati Uniti. Gotham rimane ovviamente una città piena di problemi: corruzione, povertà, violenza. Wayne qui non è sinonimo di ricchezza e potenza: i genitori di Bruce sono stati uccisi da dei servitori, disperati per la crisi. Il ragazzo ha perso successivamente anche villa Wayne, e si ritrova a fare il detective all’interno di un corpo di polizia che sembra essere più pericoloso e corrotto della criminalità stessa. La sua lotta contro i corrotti ricorda un po’ quella di Gordon in Batman Year One: Bruce è un uomo che lotta contro un sistema, sapendo di essere un onesto in un oceano di disonesti.
Ma Thrillkiller non ruota assolutamente solo intorno a lui: Bruce Wayne è solo uno dei tanti personaggi in questo universo alternativo. Il dinamico duo in questa Gotham è costituito da Batgirl e Robin: Barbara Gordon è una ricca ereditiera che, comprata villa Wayne, ha deciso di vestire i panni di Batgirl per vendicare la madre, anch’essa vittima del crimine. E a vestire i panni di Robin è Richard Graustark, o meglio Dick Grayson, pseudonimo scelto per evitare un nome tedesco che non sarebbe stato popolarissimo negli U.S.A del secondo dopoguerra. Ma quasi ogni personaggio dell’universo del cavaliere oscuro compare, che sia Joker in versione femminile o apparizioni fugaci come quella dell’Enigmista o del Pinguino, solo citato.
La storia ha un andamento inizialmente lento: si prefigge di farci immergere pienamente in questo universo, dove gli eroi in maschera non sono ancora una consuetudine, per poi accelerare bruscamente nella terza parte, senza risparmiarci morti e desideri di vendetta. E’ un universo affascinante, che ben si adatta alla natura dei suoi protagonisti; e la caratterizzazione di un detective Wayne spietato con i ladri e con i poliziotti corrotti, e che non esita a mettersi contro la stessa legge per seguire la sua idea più pura di giustizia è davvero memorabile.
I disegni di Dan Brereton sono belli e perfettamente a tono con la storia, anche se il suo stile risente talvolta di qualche problema di anatomia nei momenti di azione e scontro fisico. La quarta storia che il volume presenta è “Thrillkiller ‘62”, qualitativamente buona ma non a livello delle prime tre: qui la trama sembra un po’ troppo convulsa e confusionaria, e un paio di costumi appaiono disegnati in maniera non del tutto apprezzabile.
Il volume in definitiva resta un’ottima scelta sia per i fan di Batman incuriositi da questo riadattamento, sia dai lettori che apprezzano, a prescindere dalla sua presenza, il genere noir trasposto a fumetti.