Recensione del Batman n. 21

Pubblicato il 3 Febbraio 2014 alle 16:30

Dopo la delusione del numero 20, la nuova uscita della testata “Batman” riesce a dare nuova linfa vitale alle varie narrazioni. Il nuovo numero di “Batman” cerca un suo epilogo dignitoso, prima dell’inizio di Anno zero!

batman_21_78Batman n. 21

Autori: Snyder, Tynion, Layman, Higgins, Capullo, Maleev, Fabok, Booth

Casa editrice: Lion

Genere: super-eroi

Provenienza: USA

Prezzo: 3,50, pp. 76

Data di pubblicazione: Gennaio 2014

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Dopo il deludente Batman n. 20, arriva nelle edicole e fumetterie italiane, il numero 21.

La storia che apre le danze vede Bruce Wayne, in versione criminale che, uscendo da una Banca, minaccia di far esplodere un ostaggio, per poi sparare addirittura Gordon. Poi la storia ritorna indietro e nell’arco narrativo spunta Clayface. La storia messa su non è entusiasmante. A volte si perde in passaggi troppo scontati, ma comunque sia tiene bene l’attenzione del lettore, ed è una storia sicuramente sopra la sufficienza. Il finale cerca di dare un po’ di suspense in vista del prossimo numero, cosa che a dire la verità, riesce solo in parte.

La seconda storia è più breve, ma quando c’è di mezzo Superman, il livello si alza improvvisamente. Kal-el, si reca da Batman proprio quando il Cavaliere Oscuro è alle prese con un caso spinoso: sei persone hanno perso la vita in una casa quasi stregata. Batman chiede a Superman di accompagnarlo dentro, quest’ultimo accetta, ma intanto lancia alcuni messaggi al Crociato incappucciato, dicendogli che può sempre fare affidamento sul suo aiuto, soprattutto in questo momento particolare della sua vita. Proprio l’essenza di questa storia sta nel breve dialogo tra i due. Batman cerca di evitare le parole di Superman, che è evidente, pesano come un macigno. Ancora il Cavaliere Oscuro non è riuscito a smaltire il dolore provocato dalla morte del piccolo Damian, e vede nella lotta al crimine, l’unico modo per divincolarsi da questo dolore senza fine. I due alla fine decidono di entrare insieme nella casa stregata e le debolezze fisiche di Superman, improvvisamente si fanno sentire. Nel buio della casa paradossalmente Batman sembra inattaccabile mentre in Superman qualcosa non va, ed è proprio in questo momento che spunta una piccola figura femminile, poi un mostro e il seguito tutto da scoprire nel prossimo numero 22.

Nel terzo episodio abbiamo finalmente lo scontro fra Batman e Pinguino Imperatore che ha infestato la città di Gotham con il siero dei Man-Bat, ed ora, ha fatto la stessa operazione sul suo corpo. Batman viene  praticamente travolto dalla potenza di Ogilvy. Emblematica è l’affermazione di Batman quando riceve i colpi di Ogilvy in versione Man-Bat: “E’ forte, ma non quanto Bane”! Il Cavaliere Oscuro cade a terra stremato e viene appeso con una corda di ferro rinforzato. Sembra finita, ma ecco la sorpresa! Tutti si aspettano uno della Bat-family a salvare il Crociato incappucciato e invece, arriva Cobblepot a salvare la vita di Batman! La storia sembrerebbe scontata, ma non lo è, anzi, il finale esalta una storia che stava faticando a prendere il volo. Il fumetto si mantiene su livelli medio-bassi, che visto il numero precedente, è già un miracolo.

L’ultima storia dell’albo riguarda Nightwing. I capitoli del vecchio Robin, su questa testata, sono sempre stati dei punti di forza nelle varie uscite mensili: hanno sempre avuto un alto livello di coinvolgimento e non sono mai state scontate, anche visto il carattere molto particolare di Grayson, sul quale gli autori possono lavorarci toccando varie corde. Le storie, collegate ora al disfacimento della Bat-family, scavano dentro l’io più represso del primo pettirosso vivente. Ora Nightwing si trova a Chicago in cerca dell’assassino dei suoi genitori: Tony Zucco, a sorpresa ancora vivo. Chicago è una città che non accetta eroi mascherati e quindi, per il vecchio Robin, il compito diventa ancor più difficile. Cerca naturalmente di compiere una vita normale durante il giorno, ma ciò non è facile per una serie d’imprevisti. Nella città impazza il fenomeno di un altro pseudo eroe mascherato: il Burlone. Proprio l’entrata di questo nuovo personaggio dà una nuova verve al racconto. Il Burlone, noto al popolo di Chicago come “uomo-hacker”, adesso ha deciso di lottare a suo modo il crimine. Il primo scontro tra i due dimostra l’assoluta scaltrezza di questo nuovo personaggio che ingabbia Nightwing nelle sue botole folli. Nonostante lo scontro, è evidente anche dal titolo della storia nel prossimo numero, i due sono destinati ad andare sulla stessa strada.

I disegni di Capullo sono sempre esemplari e di grande bellezza artistica. I dialoghi di Snyder son buoni, ma si ha l’impressione che la testata vaghi in un limbo forzato prima del grande evento di Marzo: anno zero! Comunque sia, un numero che riprende linfa vitale rispetto al precedente  e soprattutto, nella prima ma anche seconda storia, naviga su livelli abbastanza alti. Certo, nulla a che vedere con le storie de “La Corte dei Gufi” e “Morte in famiglia”, ma almeno un netto passo in avanti rispetto all’insufficiente numero 20.

Voto 7

IlFolle Beltrano

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