Superman 21, recensione dell’albo finale di Grant Morrison
Pubblicato il 31 Gennaio 2014 alle 16:30
Finisce l’epica gestione di Grant Morrison: sarà all’altezza delle aspettative? Inoltre, Clark presenta a tutti la sua nuova fiamma: Diana Prince in persona! Scopriamo come se la cava Supergirl dopo lo scontro con H’El!
Superman 21
Autori: Grant Morrison, Rags Morales, Brad Walker, Scott Lodbell, Kenneth Rocaforth, Frank Hannah, Robson Rocha
Genere: supereroistico, 16.8×25.6, Col., 84 pp.
Provenienza: U.S.A.
Casa Editrice: Rw-Lion Comics
Data di pubblicazione: Gennaio 2014
Prezzo: 3.75 euro
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Già da quando venne annunciato che sarebbe stato Grant Morrison a scrivere Action Comics dopo la nuova numerazione, nacquero tantissime aspettative sulla serie, che divenne una delle più attese e chiacchierate. Dopo un inizio positivo, Morrison non sembrò riuscire a dare una vera e propria direzione alla sua gestione, sicuramente non aiutato dalla scadenza mensile. Pesava inoltre il paragone ingombrante con All Star Superman, dove lo scrittore scozzese aveva scritto alcune delle migliori pagine con protagonista l’uomo d’acciaio. La serie però, dopo l’avvio stentato, ha cambiato direzione, e sono comparsi tutti gli elementi che hanno reso Morrison lo scrittore idolatrato da parte del pubblico ( e detestato da una buona altra parte).
Ci sono tutti gli elementi che ci si potrebbe aspettare da una sua storia: dimensioni alternative, sbalzi temporali, una quantità smisurata di personaggi, rottura della quarta parete. Morrison ha recuperato Myster Mxyzptlk (come fece per Batman R.I.P con Zur-En-Ahrr) da una vecchissima storia di Superman, e lo ha riadattato come villain moderno.
Questo numero conclusivo non rallenta un attimo, ci mette davanti a una serie complessa e serrata di eventi che richiedono tutta la nostra concentrazione, e una piena comprensione dei numeri precedenti. Tutte le linee narrative confluiscono nello scontro finale, che però non è un banale sfoggio dei superpoteri di Clark Kent.
Action Comics 18 è un omaggio alle saghe più famose di Superman, ma anche una riflessione sul ruolo dell’eroe e sulla volontà dell’unico reduce di Krypton. Superman è imbattibile non per la sua forza o per i suoi poteri, ma è imbattibile per come lotta strenuamente a difesa di tutto quello che gli resta, e della memoria di quello che ha perduto. Morrison riesce a caratterizzare ed a umanizzare un personaggio che troppe volte è stato tratteggiato piatto e monodimensionale. E la scena a pagina 20 è di quelle che restano nella testa per tanto, tanto tempo. Rimangono alcune cose non spiegate, alcuni buchi e alcuni difetti; ma sicuramente questa gestione entra di diritto nella storia del personaggio e se ne parlerà negli anni a venire.
Se amate Morrison, è un numero da avere, leggere e rileggere. Se lo odiate, probabilmente avrete bisogno di un’aspirina dopo averlo letto.
Successivamente nell’albo troviamo Superman 19, dove Scott Lodbell prova a mettere Clark Kent al centro di quella che sembra quasi una commedia di equivoci: la sua nuova fidanzata Diana Prince, alias Wonder Woman, che fa la conoscenza di Lois Lane. Un’enorme ipnosi collettiva rischia di far scoppiare un incidente diplomatico quando Lois comincia a comportarsi in maniera molto affettuosa con Clark ad una festa a casa sua.
Il combattimento iniziale è abbastanza divertente, e il numero in generale è scorrevole e leggero, senza troppe pretese, sicuramente una lettura rilassante dopo Action Comics prima presentato. I disegni di Rocafort sono apprezzabili, anche se la rappresentazione di Diana in abiti civili non convince proprio pienamente.
Supergirl 18 è un’altra aggiunta solida ad una serie che ha sinceramente superato le attese e si sta confermando più di un semplice riempitivo.
Kara sta recuperando dalle ferite che ha subito nello scontro contro H’El, mentre Lex Luthor continua a sorvegliarla dalla prigione. Kara sembra ormai aver deciso che sarà la Terra la sua nuova casa, e intuiamo che nei prossimi numeri farà la comparsa un’altra supereroina: Power Girl.
Supergirl non è stata sola avvelenata, ma è stata sottoposta ad una serie traumatica di eventi, e quindi assistiamo ad un processo di recupero sia fisico che psicologico, che viene presto interrotto da una nuova minaccia. Resta forse qualche dubbio sul fatto che Kara, dovunque si muova, sembra incappare in qualche super-nemico, ma Supergirl 18 raggiunge pienamente la sufficienza.