X-O Manowar 1: la recensione del volume che ha rilanciato la Valiant
Pubblicato il 20 Gennaio 2014 alle 10:30
Ritorna l’Universo Valiant e Panini Comics propone il primo volume di X-O Manowar! Chi è Aric di Dacia, il più potente guerriero dei Visigoti? E cosa c’entra un nemico dell’Impero Romano con un esercito di alieni? Ce lo raccontano Robert Venditti e Cary Nord!
X-O Manowar n. 1
Autori: Robert Venditti (testi), Cary Nord (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,90, 17 x 26, pp. 112, col.
Data di pubblicazione: settembre 2013
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Jim Shooter è una delle personalità più discusse e controverse della storia del fumetto americano. Negli anni ottanta fu il temuto editor in chief della Marvel e sotto la sua direzione nacquero capolavori firmati da Chris Claremont, Frank Miller, Walt Simonson e tanti altri celebrati autori. Tuttavia i suoi metodi dispotici e arroganti gli alienarono parecchie simpatie e diversi cartoonist della Casa delle Idee abbandonarono l’etichetta non tollerando il suo atteggiamento. La situazione arrivò a un punto di svolta nel 1987 quando la stessa Marvel decise di licenziarlo, sostituendolo con Tom De Falco. Ma in quel periodo le case editrici indipendenti erano già una realtà e Shooter decise di crearne una, la Valiant.
I primi comic-book targati Valiant ebbero un buon successo di vendite e di critica. Shooter intendeva creare un universo supereroico, alla stregua di quelli Marvel e DC, con character che condividevano le stesse ambientazioni. Tra questi personaggi uno dei più importanti fu X-O Manowar, guerriero visigoto inserito in contesti sci-fi. Malgrado il riscontro iniziale, però, Shooter che pure aveva fondato la Valiant non riuscì a rimanere al suo posto a lungo, sempre a causa del suo caratterino, e ben presto se ne andò per fondare la Defiant (che ebbe breve vita). E per una serie di questioni troppo complicate da illustrare in questa sede anche la Valiant chiuse.
Come sanno gli utenti, però, la Valiant è tornata e sta proponendo nuove testate mensili imperniate su personaggi che avevano avuto un loro seguito. Panini Comics inizia a proporli partendo proprio con X-O Manowar. La serie è scritta da Robert Venditti, la rivelazione di The Surrogates della Top Shelf, attivo pure alla DC con Green Lantern; e disegnata dal veterano Cary Nord che gli estimatori di Daredevil e Conan The Barbarian certamente ricordano. Va specificato che X-O Manowar riparte dal principio e non è quindi necessario aver letto la versione precedente.
La vicenda inizia ai tempi dell’Impero Romano. I visigoti, popolo fiero e coraggioso, cercano di sconfiggere i romani e tra essi c’è il prode Aric di Dacia, guerriero che dà parecchio filo da torcere agli avversari. La story-line si apre dunque con un’ambientazione storica, quasi fantasy nell’impostazione, ma Venditti inserisce subito un elemento fantascientifico rappresentato da un gruppo di alieni. È chiaro che hanno intenti ostili e, dopo uno scontro violento, rapiscono Aric e i suoi compagni e li conducono nel loro pianeta. A quanto è dato intuire, gli extraterrestri hanno bisogno di schiavi da sfruttare nei campi di lavoro.
Gli alieni inoltre adorano un’enigmatica divinità e un ruolo importante nella trama lo gioca una strana armatura collegata all’entità. Secondo una profezia, il dio un giorno sceglierà un eletto degno di indossare il manufatto dalle prodigiose proprietà e la situazione si modifica quando sarà proprio Aric il prescelto. Quest’ultimo, quindi, grazie ai poteri dell’armatura, riuscirà a liberarsi e a tornare sulla terra. Ma scopre, sconvolto, che i secoli sono passati. Aric, alias X-O Manowar, si trova nel ventunesimo secolo. Venditti gioca con i misteri, facendo capire che gli alieni si sono infiltrati nel nostro pianeta e complottano ai danni dell’umanità.
X-O Manowar è una serie di intrattenimento godibile e, a giudicare da questi primi quattro episodi, ha molte potenzialità. È divertente considerare che una parte della trama si svolge a Roma, con tanto di Colosseo preso di mira dai nemici dell’eroe, dettaglio che ho trovato curioso. I testi di Venditti sono ben impostati e il ritmo della story-line è veloce, assimilabile a quello di un action movie o di un blockbuster tutto effetti speciali. Non bisogna cercare profondità ma solo una lettura scacciapensieri e da questo punto di vista il fumetto funziona.
La parte grafica è valida. Nord, con il suo stile elegante e fluido, realizza un buon lavoro, dimostrandosi altamente cinematico, in particolare nelle sequenze d’azione, e alle chine c’è l’italiano Stefano Gaudiano, da anni di casa negli USA, che contribuisce a valorizzare il tratto del penciler canadese. Insomma, a giudicare da questo tp, X-O Manowar è promettente e rappresenta un buon biglietto da visita della ritrovata Valiant. Da provare.