Occhio di Falco n. 6: recensione del fumetto osannato dalla critica
Pubblicato il 18 Gennaio 2014 alle 17:10
Tornano le avventure di Clint Barton con un protagonista d’eccezione: il suo cane Lucky, anche conosciuto come Pizza Dog. Inoltre il ritorno di Barney Barton!
Occhio di falco n. 6
Autori: Matt Fraction, David Aja,Francesco Francavilla
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Usa
Prezzo: € 3,00, 17×26, 48 pp, col
Genere: Supereroi
Data di pubblicazione: Gennaio 2014
In questi ultimi mesi la serie di Matt Fraction e David Aja ha dimostrato di essere una delle migliori proposte nel panorama Marvel, mostrandoci un approccio realistico e innovativo al personaggio. Occhio di falco non è un supersoldato, né ha poteri divini, ha solo un gran talento nel tiro con l’arco e vive a New York affrontando problemi comuni con persone comuni. Alle atmosfere da spy story alla 007, Fraction ha alternato alla perfezione toni più sentimentali e ironici. Un grande merito va riconosciuto al disegnatore della serie, David Aja ( vincitore di 2 premi Eisner nel 2013). Il suo stile pop e minimalista è a dir poco geniale e ben si concilia con la colorazione di Matt Hollingsworth.
La prima storia di questo albo si focalizza sul cane di Occhio di falco, Lucky, impegnato a indagare su un misterioso omicidio commesso nel suo quartiere durante l’assenza del padrone, Le vicende ci vengono raccontate direttamente dal punto di vista di Lucky, facendoci immergere nel suo mondo fatto di odori, di suoni e di parole indistinte. Per quanto il racconto possa sembrare banale, in realtà nasconde una scelta narrativa coraggiosa ed originale, valorizzata dalle divertenti scelte stilistiche di Aja .
Contemporaneamente alle vicende di Lucky si svolgono quelle del fratello di Clint, Barney Barton, arrivato a New York senza soldi per chiedere ospitalità. Qui è interessante notare come alle tonalità pulp dei disegni di Francesco Francavilla si accompagni un registro narrativo più cupo e retrospettivo, totalmente differente da quello a cui Fraction ci ha abituato con i disegni di Aja. Il presente negativo di Barney finisce per alternarsi ad improvvisi flashback, non troppo convincenti, sulla difficile infanzia dei due fratelli.
La sensazione è che Fraction stia spostando troppo l’attenzione sui personaggi che gravitano intorno al mondo di Occhio di falco, lasciando spazio a storie leggere e forse un po’ troppo deboli. Sembra quasi che la serie abbia ormai espresso tutto il meglio che poteva dare, non riuscendo più a ritrovare la brillantezza dei primi capitoli. Tuttavia la qualità complessiva resta di alto livello e il team creativo dietro questo lavoro è sicuramente uno dei migliori in circolazione. La serie di Occhio di Falco resta una valida alternativa per coloro vogliono leggere un fumetto fresco e divertente, lontano anni luce dai soliti clichè delle storie Marvel. Inoltre, durante la lettura, è assolutamente consigliato l’ascolto dei brani Jazz elencati come sempre all’inizio di ogni albo.