Intervista a Lion Comics con Alessio Danesi, Lorenzo Corti e Pasquale Saviano
Pubblicato il 16 Gennaio 2014 alle 14:00
Diamo il benvenuto sulle pagine di MF al direttore editoriale Lion Alessio Danesi, al coordinatore editoriale Italia Lion Lorenzo Corti e al direttore del settore commerciale Pasquale Saviano.
Partiamo subito con un bilancio di Lucca Comics & Games 2013: quali erano le vostre aspettative, quale è stata la risposta del pubblico, quali le sorprese?
ALESSIO: L’incontro con i lettori, è stato davvero un bel momento. Era pieno di fan DC Comics che continuavano ad assediarci con domande… anche oltre il tempo consentito, tanto è vero che siamo stati invitati a lasciare la sala per consentire a chi c’era dopo di noi di iniziare il suo panel.
LORENZO: Oltre all’incontro relativo ai nostri progetti per il 2014, ci tengo a ricordare la conferenza sul mito di Superman insieme a Gary Frank e a Giulio Giorello, che ha visto il salone pieno di gente interessata. E l’incessante via vai di lettori nell’area di padiglione che avevamo conquistato con il nostro stand.
PASQUALE: Quest’anno Lucca è stata molto particolare per noi. Era un banco di prova per diversi motivi. Il primo era quello di andare a confrontarci con i lettori nell’anno di peggiore crisi che la storia ricordi per l’editoria (in generale). Il secondo di voler provare a presentarci senza big star d’oltreoceano come autori (cosa che faremo invece per gli altri festival in programma a Napoli, Roma e Catania) e, soprattutto, senza portare una quantità eclatante di novità e anteprime.
L’esperimento non solo è stato utile, ma in un certo senso ci ha sorpreso.
Ci ha dimostrato che tutto il catalogo si è mosso. Cosa positiva per noi perché vuol dire che il prodotto è vivo, ma che ci fa capire che c’è ancora margine nella diffusione del materiale e quindi ottime chance in fumetteria.
E ci ha dimostrato come sia stato possibile fare meglio dell’anno scorso senza edizioni limitate pensate per l’arrivo di un autore in particolare. Si è quindi rafforzata la sensazione di una straordinaria tenuta dell’insieme, anche alla luce della catastrofica crisi che sta attanagliando il nostro paese.
Quindi che dire se non “positiva”.
Ritorniamo alla conferenza che avete tenuto a Lucca: come mai non ci sono stati dei veri e propri annunci per il piano editoriale di inizio 2014? Avete ad esempio parlato di Trinity War confermando la centralità di Justice League Dark che finirà sullo spillato della JL almeno per la durata del crossover…esatto?
ALESSIO: In realtà abbiamo annunciato molte altre cose che chi era con noi sicuramente ricorderà!! Abbiamo annunciato le storie di Batman di Kevin O’Neill, l’arrivo di Journey into Knight, la prosecuzione di Shade, il volume speciale con l’ultimo Hellblazer, lo sbarco dei Masters of the Universe.
Della conferenza mi hanno colpito tre cose: avete spesso parlato di “sforzo dell’editore” o “l’editore ha preferito/voluto” etc…mai un Noi espresso dalla coppia di direttori editoriali che tenevano la conferenza. Significa che c’è una certa distanza fra il lato commerciale della casa editrice e quello redazionale?
ALESSIO: L’editore siamo noi, io, Lorenzo, Pasquale, Daniele, Cristiano, Livia, Vincenzo, Riccardo, Elena, Max. Tutti insieme proviamo a fare il nostro meglio e tutti assieme spingiamo affinché Lion realizzi la visione che abbiamo di quello che dovrebbe fare un editore. Spesso siamo d’accordo, altre volte no. La decisione di regalare 24 pagine ai lettori nel numero di novembre di Batman è stata una proposta della parte commerciale e secondo me gliene andava dato merito durante la conferenza!
PASQUALE: Crediamo proprio il contrario. La sinergia tra le due strutture, editoriale e commerciale, in RW-LION è quasi indistricabile.
“La Lion è amica delle fumetterie”… le fumetterie però non si sentono molto amate dall’editore con ritardi e promozioni poco chiare sui prodotti, cosa rispondete?
ALESSIO: Alcune fumetterie, è vero, non si sentono amate da Lion, ma spesso non si sentono amate da nessun editore, tranne da quello che gli fa uno sconto fuori scala e gli fa arrivare in negozio fondi di magazzino a prezzi da remainder. Sui ritardi nella distribuzione: sono di massimo un paio di settimane e sono figli del nostro inguaribile ottimismo!
PASQUALE: Vorrei capire bene il senso della domanda, per non rischiare di impelagarsi nella retorica di parte. Per una fumetteria (attenzione sto dicendo fumetteria e non lettore) che cosa significa essere “amico”?
Per me un organo commerciale è amico di un altro organo commerciale solo se i due partner riescono a produrre profitto dalla loro sinergia.
In soli due anni (non ancora compiuti) crediamo che RW sia uno dei due/tre attori principali del mercato specifico delle fumetterie, il che significa che la fumetteria produce attraverso noi una parte importante del suo fatturato. Più di quanto abbia mai fatto in passato con nessun altro editore detentore della stessa tipologia di diritti. Come si può non essere amici?
Inoltre si parla di ritardi. Anche qui vorrei capire il senso ultimo della domanda. Stiamo parlando di ritardi di qualche giorno, o scomparse assolute dagli scaffali di prodotti che non si sa quando escono? Mi permetto di ricordare che RW-LION è attualmente la seconda casa editrice per numero di uscite nel mercato specifico delle fumetterie e che, per contare il numero di ritardi veri e propri, bastano le dita di una mano.
Stiamo parlando di un editore che ha avuto una pesante eredità lasciata da una multinazionale e che sta seguendo un calendario settimanale in maniera piuttosto ferrea. Uno sforzo produttivo che moltissimi altri editori settoriali, con anni di storia di spalle, ancora non riescono a tenere, pur avendo produzioni molto più semplici.
Ancora: si parla di promozioni. Sicuramente queste hanno un limite. Sono estese e possono sembrare complesse, ma nessuno ha notato che di fatto hanno determinato uno standard. Non dico che siano giuste, solo che molti hanno iniziato a fare qualcosa di simile, anche se con delle piccole differenze. Il 2014 vedrà un cambio di alcune strategie in questo senso per verificare se sia possibile un nuovo cambio di marcia.
Non si può dimenticare che siamo un editore “giovane” e che vogliamo dare qualcosa di diverso al mercato. E non si può neanche trascurare il fatto che in soli due anni speriamo di aver dimostrato solo una parte del nostro potenziale. Non neghiamo errori, ma anche la possibilità di imparare da questi e crescere insieme a tutti i player del settore.
Parlando della edizione da edicola di Fables, Lorenzo Corti ha detto che chiunque non si sentisse soddisfatto dell’edizione economica può gettarsi sulla Deluxe o sui TP: la Deluxe è ferma al #2 proseguirà? Mentre i TP soprattutto i primissimi sono esauriti avete quindi in mente, alla luce delle parole di Corti, un piano ristampe ad hoc?
ALESSIO: Fables Deluxe continuerà più o meno regolarmente al ritmo di due o tre volumi all’anno, è quello il nostro piano di ristampa per Fables. Io credo che le storie VERTIGO debbano essere sempre vive all’interno del catalogo dell’editore, ma che, dopo infinite edizioni, questa operazione, diciamo ideologica, sia un po’ rischiosa, perché presuppone l’immobilizzazione di risorse per mesi.
PASQUALE: Il terzo Deluxe è stato appena annunciato. La collana brossurata proseguirà regolarmente e, per ribadire il concetto sopra espresso (dare qualcosa di diverso al mercato), abbiamo varato la serie in bianco e nero a prezzo popolare. Anche se è prematuro parlare di ristampe di volumi brossurati che sono esauriti, Fables è l’UNICO caso in Italia di un prodotto editoriale disponibile in tre versioni, per tutti i formati, tasche e gusti. Non so cosa altro si potrebbe dare ai lettori.
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In quasi due anni dall’esordio della Lion avete potenziato il versante edicola con il lancio di nuovi spillati: è questo il formato “del futuro” per la Lion? Cosa rispondete ai numerosi clienti che si sono lamentati della poco capillare distribuzione nelle edicole?
PASQUALE: Anche in questo caso, non ci stanchiamo di dirlo: la mission dell’editore resta quella dichiarata dall’inizio.: “pubblicare, per la prima volta nella storia, la DC come un universo compatto, e non come una combinazione di Superman e Batman, qualche barlume di verde o una scia scarlatta di tanto in tanto”.
E non solo: di pubblicarlo in maniera accessibile ed economica per tutti.
E ancora: renderlo il più disponibile possibile a una platea sempre più ampia e non relegarlo come un complesso di poche uscite in un ambito, per quanto prestigioso come quello delle fumetterie, estremamente specializzato.
Da qui le formule che, non solo ci stanno permettendo ancora oggi di leggere tutto il New 52, ma di avere la possibilità, per la prima volta nella storia, di distribuire quasi tutto anche in edicola.
Forse è complicato da spiegare e da capire, ma bisogna assolutamente considerare lo sforzo impressionante di un editore, che comunque è ancora agli esordi. Vi invito a riflettere che, prima di noi, c’era una multinazionale, che riusciva a mandare in edicola solo Batman e Superman. E che, prima di questa multinazionale, il precedente editore aveva chiuso tutte le collane da edicola,
Oggi abbiamo, oltre Batman e Superman, anche Batman il Cavaliere Oscuro, Flash/Wonder Woman, Lanterna Verde, Justice League, Justice League America, Arrow, Batman & i Superamici. Tra poco si aggiungerà He Man e altre sorprese. Probabilmente mai come oggi, senza dover confrontarci (anche se in molti punti siamo allineati e più competitivi di altri nel mercato) in maniera specifica, possiamo affermare con orgoglio che non c’è stata mai tanta varietà di proposte a un prezzo tanto popolare per l’Universo DC in Italia.
Infine sulla distribuzione capillare nelle edicole stiamo lavorando con il nostro distributore per capire dove migliorare. Anzi invitiamo i lettori a comunicarci eventuali problemi di distribuzione, così permetterci di capire se e come si sia inceppato il meccanismo.
ALESSIO: Tutti i nostri spillati andranno anche in edicola. Alcuni già si possono trovare più o meno dappertutto, altri, dalla tiratura più controllata, solo nelle grandi città e nelle stazioni ferroviarie. Esistono più di una decina di testate DC Comics che non sono distribuite SOLO in fumetteria. In Italia gli appassionati DC Comics non hanno MAI avuto tanto ben di Dio e a prezzi tanto accessibili (in alcuni casi, una giovane realtà come RW-LION riesce addirittura a stare al passo con colossi di ben altre dimensioni e sono sicuro che i nostri lettori se ne sono accorti).
Rimaniamo sul tema spillati: quanto è difficile proporre un antologico DC Comics oggi vista la situazione molto “fluida” dell’era New 52? L’esempio più eclatante è il vostro JLA che conterrà anche Katana e JLA’s Vibe le cui chiusure sono state annunciate solo pochissime settimane dopo il vostro annuncio, pensate inoltre che questo vi abbia penalizzato facendo desistere qualche lettore dall’acquisto?
PASQUALE: I problemi sono di diversa natura. Il primo è molte volte dover seguire quello che ci arriva dagli USA con uno spazio di programmazione molto limitato. Sembrerà strano ma l’accesso alle informazioni è di poco superiore (si parla di giorni) a quello di dominio pubblico. Questo unito alla continua intersezione delle testate, alle repentine chiusure di serie non immaginabili o prevedibili che ci lasciano in contropiede, alle necessità di seguire una coerenza nell’impostazione dei prodotti figlia molte volte delle indicazione di oltreoceano, rende abbastanza complesso il lavoro interno e, di conseguenza la percezione esterna che a volte si ha di questo.
L’obbiettivo è continuare a costruire testate solide, che possano durare. In questo senso per chi ha la voglia e la pazienza di leggere tra le righe ha già visto la direzione presa da testate come Flash con Wonder Woman, di Dark Universe con Costantine, di JL prima con FV e poi con JL Dark. La stessa strada percorsa con le altre testate sarà quella che seguirà JLA dopo una partenza obbligata. Basta avere fiducia, comprendere a se possibile avere fiducia in dei compromessi che, come sempre, non metteranno mai d’accordo tutti, ma che speriamo siano compresi e appoggiati
ALESSIO: Katana e Vibe sono i comprimari ideali di Justice League of America e, dopo la fine di Forever Evil, verranno sostituiti da due serie di altissima qualità (una la potete già indovinare, l’altra la so solo io).
LORENZO: A me potresti anche dirla, eh? O sarò costretto a torturarti di nuovo strappandoti la pagina di un albetto?
Perché le splash page ridotte negli spillati? Da “amanti dei fumetti” come gli stessi Corti e Danesi si sono professati non è un vero e proprio schiaffo ai lettori e poco rispettoso nei confronti degli artisti che quelle pagine le disegnano pubblicare nel 2013 le tavole ridotte?
ALESSIO: È la legge dell’impenetrabilità dei corpi, ma capisco che il mondo virtuale di internet non contempli l’esistenza di una legge fisica. Comunque, credo che i lettori preferiscano una splash page ridotta ogni tanto (e scegliamo quelle con meno testo, proprio per non disturbare troppo la sacrosanta lettura) a storie spezzate. Ce ne dispiace, ma con 73 pagine di fumetto non possiamo fare altrimenti.
LORENZO: Cerchiamo di evitare quanto più possibile la riduzione delle splash page, ma la legge dell’impenetrabilità dei corpi di cui parla Alessio e le foliazioni tipografiche non permettono di stampare albi di 75 pagine, o di 83, quindi, per non aumentare troppo spesso foliazione (e prezzo), abbiamo scelto questa soluzione. Certo che trovo eccessivo sentire parlare di “schiaffo” ai lettori e di poco rispetto nei confronti degli autori, spesso dalle stesse “entità internet” che non si peritano di offendere tramite il web noi e i nostri colleghi per poi diventare degli agnellini dal vivo.
Cosa non funziona nell’apparato tipografico? Mi stupisce l’impossibilità dopo quasi due anni di pubblicazioni di trovare uno standard qualitativo per i prodotti Lion Comics: macchie di inchiostro, tavole rifilate male, colori sbiaditi…
ALESSIO: Qui bisogna scindere il discorso. I volumi brossurati e cartonati ora vanno più che bene e non soffrono di alcun problema. Tante cose sono migliorate da un anno a questa parte. Sono convinto che, nel processo di crescita dell’editore, anche questo assolutamente episodico problema (se di problema si tratta) verrà risolto.
PASQUALE: Spero ancora una volta di interpretare correttamente lo spirito della domanda che posta così si può definire fuorviante. Agli inizi si era attaccati, in qualche caso anche a sproposito, su tutti i fronti: cartonati, brossurati, spillati.
Oggi non credo che sia possibile fare veri appunti sulla qualità dei brossurati e cartonati di ultima produzione, che sono tra i migliori del mercato.
Sugli spillati c’è stato un serio intervento (a cominciare dall’ammiraglia Batman) negli ultimi mesi che credo che non solo abbia allineato la qualità allo standard che quel formato chiede, ma che vedrà un ulteriore progressivo miglioramento nei prossimi mesi.
Anche il resto delle proposte sarà oggetto di attività riorganizzative in futuro che si stanno introducendo progressivamente. Bisogna anche ammettere, però, che, alla luce delle ottime proposte di RW-LION degli ultimi mesi, ci sembra che, soprattutto in alcuni ambienti web, sia in atto una demonizzazione eccessiva.
In ogni caso lo scopo è continuare a migliorare sempre e, come detto, speriamo che i nuovi standard editoriali, possano soddisfare tutti.
New 52: indubbiamente un clamoroso successo commerciale. A distanza di 20 mesi come si sono mantenute le vendite, avete riscontrato un “cambio della guardia” fra vecchi e nuovi lettori?
ALESSIO: Grazie della domanda, davvero interessante! La sfida vera è stata cercare di creare dei legami tra il catalogo DC Comics pre-New52 e quello New52. Perché la DC Comics non è solo il New52, ci sono migliaia di fantastiche storie che meritano di essere lette. Per questo cerchiamo di creare un programma editoriale in cui ogni libro possa “parlare” ed entrare in comunicazione con le altre pubblicazioni. Per cui no, non c’è stato un cambio della guardia vero e proprio, ma tanti nuovi lettori si sono avvicinati e noi abbiamo provato a stuzzicarli con storie pre-New52, e spesso ci siamo riusciti.
PASQUALE: Innanzitutto la cosa fondamentale che abbiamo percepito è che effettivamente si sia avuto un allargamento reale della platea di lettori. Diciamo allargamento, perché la vecchia guardia è rimasta numericamente con noi, cosa di cui continuiamo a essere riconoscenti e che ha rappresentato e rappresenta il motore su cui l’editore ha costruito l’ossatura portante del suo programma. Se ricordate, il primo atto di RW-LION fu quello di completare serie come Sandman o Invisibles, abbandonate dal precedente partner di DC in Italia, o continuare Wonder Woman, Superboy, Freccia Verde in piena continuità con le pubblicazioni precedenti. Poi è arrivata la forza dirompente del reboot e, se ci è consentito, avere avuto il coraggio di creare una struttura forte che presentasse per la prima volta l’intero universo DC (e non solo Batman e Superman) in formato popolare e, grazie a questi due fattori, il bacino dei lettori è aumentato.
Se c’è ancora un limite che dovremo cercare di superare (e in questo i lettori della vecchia guarda e i veri fan potrebbero darci una mano) è ancora una certa impermeabilità a sperimentare con le letture: chi legge un determinato tipo di prodotto non prova in maniera automatica a leggere le serie a esso collegate. Sicuramente un limite pesante che crea degli squilibri nella produzione, rendendo serie molto forti e altre più deboli. Ma non per questo ci vogliamo arrendere-
Le collane ombrello si stanno uniformando al formato 4 episodi x 9,90€…ritenete ancora questo un formato economico anche alla luce della diretta concorrenza? Panini ad esempio propone collane brossurate che oscillano fra i 5 ed i 6€ con uscite da 128, 144 pagine, o quella per così dire indiretta delle pubblicazioni in lingua originale, 6 episodi per 8-12€ a seconda dello store da cui si acquista?
ALESSIO: In realtà quel formato (introdotto proprio da Lion in Italia e ora usato anche da altri) ha permesso la pubblicazione di quasi ogni serie New52 ed è di grandissimo successo. E trovo che sia un ottimo compromesso per gustare collane come Catwoman, Earth-2, Suicide Squad, tutte fondamentali per la continuity DC.
PASQUALE: Ennesima domanda che sembra fuorviante. Ricominciamo, sperando di rispondere correttamente a quello che credo sia il vero senso della stessa. In questi mesi abbiamo annunciato due Jumbo di 120 e 144 pagine (Batman e Justice League). Solo per fumetterie. Uno a € 5,50 e l’altro a € 7,95. Ovviamente sono spillati e non brossurati, ma chiaramente con prezzi piuttosto convenienti se guardiamo il prezzo di copertina. Proposte che, ripetiamo, sono riservate alle FUMETTERIE e non andranno in edicola. Vi sfido a trovare un prodotto analogo con quella foliazione distribuito solo nelle fumetterie e a quel prezzo.
Gli albi di altri editori chiamati in causa per effettuare questo paragone godono di una distribuzione in edicola con tutti i crismi (quella che noi destiniamo a testate come Batman, Justice League, Batman il Cavaliere Oscuro, Flash, Lanterna Verde).
Il confronto si dovrebbe fare prendendo un equivalente prodotto solo per fumetteria da 96 pagine brossurato e controllare il suo prezzo di copertina.
Avete iniziato la pubblicazioni in cartonati in edizione limitate di alcune run delle serie New 52 proposte sugli spillati: quale sarà la periodicità di questi cartonati ? Sarà possibile che queste run complete escano in formato più economico?
ALESSIO: Cercheremo di pubblicarne un paio all’anno per ogni serie. I primi volumi di collane come Flash, Lanterna Verde, Detective Comics, Batman, Action Comics arriveranno presto in fumetteria.
PASQUALE: Saranno distribuiti uno o due cartonati New 52 Limited al mese. La scelta di realizzare una edizione limitata e numerata nasce dalla semplice considerazione che, al momento dell’ideazione, erano stati pensati per un pubblico non troppo numeroso, ma molto esigente che, nonostante il prodotto fosse ancora disponibile nel formato popolare dello spillato, voleva qualcosa di più, in una veste prestigiosa come quella di un cartonato. La sensazione iniziale venne confermata: basti vedere gli ordini che regolano la tiratura (sempre dichiarata ufficialmente) effettuati dalle fumetterie per rendersene conto. Si parla di 450/500 copie di minimo sino a circa 800 copie per Batman. Effettivamente solo un pubblico selezionato vuole quel prodotto.
L’intenzione poi, nel futuro, di avere queste run in una versione non limitata, magari brossurata, è sicuramente attiva, anzi necessaria visto che si iniziano ad avere dei “buchi” in alcune serie spillate …
Con il primo anno di pubblicazioni la Lion ha riportato in voga la Variant Cover, seppure in un momento commercialmente parlando non floridissimo del mercato, a Lucca però Danesi stesso ha confermato che le Variant verranno “sostituite” da edizioni Jumbo, come JLA #1, che conterranno contenuti speciali come sceneggiature, schizzi etc…come mai questo cambio di direzione?
ALESSIO: Le variant non mi sono mai piaciute. Come lettore non le ho mai capite, ma hanno fatto parte di una strategia editoriale che aveva come obiettivo la creazione di un bacino lettori DC Comics nel più breve tempo possibile. Trascorso questo tempo, è venuto il momento di lasciarle un attimo da parte. Ce ne saranno, ma solo in occasioni speciali.
LORENZO: Anche io da lettore non ho mai seguito particolarmente il fenomeno delle “variant cover”. Ne comprendo invece benissimo le motivazioni editoriali e commerciali di fidelizzazione dei fan. La creazione da parte della DC Comics di edizioni “Director’s Cut” di numeri uno di nuove serie o di episodi particolarmente importanti (come la prima parte di Zero Year o di Trinity War) ci permette però di offrire ai lettori edizioni “variant” di albi, impreziosite da contenuti che le rendono veramente speciali. I numeri “Jumbo” sono il nostro modo di ringraziare i lettori per il loro affetto per l’universo DC.
PASQUALE: L’ho detto prima: l’idea di provare qualcosa di nuovo. Vogliamo sperimentare delle nuove attività di promozione per il 2014. Le variant nella maniera in cui le abbiamo usate noi probabilmente hanno fatto scuola e verranno ancora utilizzate (anche da altri), ma è il momento di provare a verificare qualcos’altro.
Questo non significa che nel 2014 non ci saranno variant per RW-LION. Alcune “istituzionali” ci saranno ancora, come quelle dei numeri 25 che accompagneranno i cofanetti del terzo anno. Altre saranno legate a delle operazioni particolari riservate alle grandi occasioni o semplicemente perché siamo rimasti impressionati da alcuni risultati tecnici prodotti dalla casa madre americana e vogliamo dare la possibilità anche ai lettori italiani di beneficiarne. Qualcun’altra sarà legata a operazioni di marketing specifiche dove renderemo disponibile al primo ordine un’edizione cut price (con prezzo di copertina ridotto di due euro) di volumi particolarmente importanti per il nostro catalogo. In sostanza quello che ha appena detto Alessio è vero. Le copertine variant saranno poche e non limitate nel senso tradizionale: chi le vorrà le potrà ordinare e si esauriranno solo come conseguenza della formula con cui verranno prodotte (“fino ad esaurimento scorte” o “solo al primo ordine”) e ognuno per il 2014 sarà libero di ordinare la versione che preferisce.
Dopo Superman e Batman avete pensato di varare una nuova collana da edicola magari non monografica che raccolga i grandi eventi dell’universo DC o le grandi run di altri personaggi che non siano appunto i sopracitati Supes e Bats?
ALESSIO: Abbiamo pensato a quella e a tante altre, ma non sempre si è soli a prendere questo tipo di decisioni.
PASQUALE: Credo che la domanda si riferisca alle collane con Mondadori, giusto? Il problema è di altra natura. Non siamo solo noi a poter decidere. Se fosse per noi la cosa sarebbe già iniziata da tempo. Io non credo che RW-LION debba dimostrare, con ogni sua azione, di avere lo spirito e il coraggio necessari per iniziative del genere. Il nostro partner deve a sua volta essere disposto a rischiare e comprendiamo come sia voluto andare sul sicuro con “beni rifugio” come Batman e Superman, in un momento in cui il mercato editoriale in genere sta soffrendo, come e forse più degli altri, per la crisi generale che il sistema economia del nostro paese sta attraversando,.
DC Classic: a che punto siamo? È auspicabile in un prossimo futuro un aumento di foliazione almeno per Superman che deve coprire un buco di storie molto ampio ma anche molto richiesto dai fans? Con Lanterna Verde e Flash semestrali è possibile che si insinui anche Wonder Woman nel programma della collana?
ALESSIO: Per ora il ritmo di pubblicazione rimane invariato. Permettimi una domanda, però: dove sono i fan che richiedono l’accelerazione delle storie di Superman?
PASQUALE: La collana in questione è la dimostrazione lampante di quanto RW-LION sia attenta ai lettori DC Comics storici. Si tratta di un progetto che richiede, talvolta, un supplemento di lavorazione, se non addirittura la scansione dei vecchi albi delle nostre collezioni, perché si tratta di storie mai ristampate in nessun altro paese del mondo. E questo per una ristretta cerchia di fan che acquista la serie. Si tratta di un’operazione unica che solo noi, tra i molti partner DC all’estero, facciamo. Con queste premesse, sinceramente, è impossibile pensare di aumentare le uscite.
Collana DC Essentials: che fine ha fatto lo Stormwatch di Warren Ellis? Ma soprattutto che fine ha fatto il Freccia Verde di Mike Grell?
ALESSIO: DC Essential StormWatch di Ellis è in fumetteria! Freccia Verde di Grell ritornerà a breve. Volevamo proporre al più presto lo StormWatch di Warren Ellis (una collana in soli due volumi che avevamo promesso da un po’) e questo ha posticipato di qualche mese l’uscita di Freccia Verde di Mike Grell.
PASQUALE: Consentimi, una riflessione: credo che siamo uno dei pochi editori che non ha mai chiuso una serie, anzi ha continuato serie che precedenti colossi avevano sospeso (una su tutti Sandman) perché non remunerative. E siamo anche uno dei pochi editori che al suo esordio ha rispettato la continuity con il vecchio piano editoriale dando a tutti la possibilità di continuare a leggere quanto avevano precedentemente iniziato. Forse dovresti correggere la tua domanda da “che fine ha fatto?” a “quando uscirà”, non credi?
Vertigo: negli Usa la DC sta pian piano rilanciando il brand…in Italia vedremo le nuove proposte e avremo altre ristampe eccellenti?
PASQUALE: Per VERTIGO abbiamo in questo momento due Spillati da 2,50 €, una collana che ristampa grandi classici (Vertigo Classic), una collana che propone novità (Vertigo Hits), una serie a prezzo popolare in edicola, il recupero di Preacher della Planeta, Vertigo Montly che alterna Hellblazer a 100 Bullets, una serie cartonata (Grandi Opere Vertigo) che propone per l’appunto almeno sei grandi opere all’anno, stiamo ristampando numeri chiave di DMZ, Sweeth Tooth o di Hellblazer per lasciare sempre disponibili le serie. A questo aggiungici gli Absolute o i Deluxe che ci faranno compagnia durante l’anno. Siamo quasi sicuramente l’editore che pubblica più Vertigo al mondo dopo la DC Comics in America, per cui tutto arriverà con la velocità dovuta come è stato sino a ora.
ALESSIO: Alla conferenza le abbiamo già annunciate! Comunque lo ripeto: pubblicheremo sicuramente Hinterkind, Suiciders, The Wake, Coffin Hill, FBP, Dead Boy Detective. Per quanto riguarda le riscoperte del catalogo VERTIGO: ci sono due o tre titoli ancora misteriosamente inediti in Italia di autori come Cliff Chiang, Brian Wood, Garth Ennis che verranno proposti nel 2014.
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Linea bonellide: dopo Y e Fables circola la voce di una possibile ristampa in questo formato di Sandman…conferma o smentita?
ALESSIO: Sandman per me è perfetto in bianco e nero, ma sono l’unico che la pensa così. Speriamo che C’era una volta Fables e Y: L’ultimo uomo continuino ad avere il successo che hanno, così da poter un giorno proporre anche altre serie.
LORENZO: Nei corridoi del web girano persone e voci più strane che in quelli dell’Overlook Hotel di “Shining”. Da parte mia sto stressando sia Alessio che Pasquale fin da quando abbiamo iniziato a lavorare sulla linea “bonellide” perché vorrei usarla per due serie Vertigo che secondo me in bianco e nero sono MOLTO MEGLIO che a colori. Alla fine la spunterò!
PASQUALE: Sandman rappresenta un progetto universale, per cui tuto sarebbe possibile. In questo momento però è troppo presto per pensare di aumentare i bonellidi con altro materiale DC, anche se aggiungeremo invece il primo titolo Linea Chiara, Trent.
Apriamo la pagina Planeta: gli arretrati. Qual è l’effettiva situazione degli arretrati Planeta? A volte vengono annunciati come disponibili dei prodotti che però poi non riescono a soddisfare la richiesta degli ordini, alcune fumetterie ricevono gli arretrati altre no e così via…
ALESSIO: Si tratta di un magazzino arretrati e, quando ne annunciamo la disponibilità, specifichiamo sempre che gli ordini verranno soddisfatti “fino a esaurimento scorte”. Insomma, chi prima arriva, meglio alloggia. Nonostante questo, però, spesso ristampiamo numeri esauriti (sostenendo interamente i costi e perdendo risorse preziose) come è successo, per esempio con due o tre numeri di Lanterna Verde o di JLA.
PASQUALE: Il magazzino Planeta è di proporzioni gigantesche. Il distributore sta lavorando in maniera costante nell’inventario di titoli e nel loro recupero. Umanamente non si riesce a fare di meglio. Per i casi da te citati è necessario un distinguo. Quello che è il soddisfacimento del primo ordine e quello che è l’esaurimento. Alcune testate hanno avuto dei riordini di dimensioni tali da esaurirsi effettivamente alla prima distribuzione. Ma questo significa che tutti gli ordini pervenuti sono stati inviati. Può essere successo che alcune fumetterie non abbiano ricevuto il materiale dal loro distributore di riferimento, ma per rispondere a una domanda così specifica dobbiamo analizzare il caso singolo e verificare il perché il distributore non abbia poi inviato le copie.
A Lucca c’erano molti arretrati Planeta ma anche alcuni prodotti Lion dati per esauriti, mi vengono in mente gli spillati Before Watchmen, come mai?
PASQUALE: Ti ringrazio per la domanda. L’abbiamo già spiegato, ma ci riproviamo ancora una volta.
Premessa: al momento dell’annuncio indichiamo, per ogni nostra pubblicazione, anche per i prodotti limitati, la dizione “salvo la scorta da fiera dell’editore”. In altre parole dopo l’ordine delle fumetterie, se il prodotto esaurisce, ci potrebbe essere ancora una scorta nel magazzino fiere dell’editore.
Seconda premessa: la scorta consiste sempre in poche unità o al massimo di qualche decina di copie. Insufficiente per qualsiasi uso commerciale che non sia la rappresentanza dell’editore alle fiere.
Con questa premesse, discutiamo adesso di come è organizzato il sistema fiere di RW-LION, probabilmente diverso dagli altri editori che attingono il materiale continuamente dal magazzino centrale, per cui se il prodotto è esaurito lo è in ogni dove.
Ogni volta che esce una novità, un certo numero di copie (la decina di cui sopra) non vengono mandate al distributore che raccoglie la totalità del magazzino, ma finiscono nella scorta fiere dell’editore. Cioè sono le copie immediatamente pronte dell’editore per fare una fiera. Queste copie al termine della fiera, vengono stoccate in un magazzino passivo che rimane inattivo sino alla successiva fiera, dove vengono reintegrate dal distributore con le novità uscite nel frattempo e così via. Ora, se nel frattempo esaurisce un prodotto alla distribuzione, non si riattiva il magazzino passivo dell’editore per recuperare qualche decina di copie, riportarle in distribuzione per poi spedirle. Non si riattiva perché fare questo lavoro, per poche copie che non soddisferebbero nessun criterio distributivo, sarebbe infruttuoso e non ci vuole un genio dell’economia per capirlo. Questo determina in qualche caso la situazione da te descritta. Si tratta di una gestione parallela e assolutamente indipendente che non è permeabile con le attività normali della distribuzione, tanto è vero che il nostro stesso sito web le riporta come esaurite.
Puoi anticiparci qualcosa che ritornerà disponibile a breve? Si vocifera American Vampire, Kingdom Come e The Long Halloween…
PASQUALE: Ogni mese vengono recuperati dei titoli sia importanti sia ordinari. Inoltre, quando è possibile, si cerca di dare continuità con la riproposizione di intere serie, come sta succedendo, per esempio, con Hellblazer, Unwritten, DMZ, 52, Lanterna Verde… E quello che si esaurisce, se di valore, sicuramente viene ristampato con i loghi RW.
È solo questione di tempo, insomma.
ALESSIO: Mi sembra il caso di parlare solo delle storie DC Comics che verranno ristampate con il logo RW-LION: e si tratta di Batman: Cappuccio Rosso (già annunciato), Crisi Finale (in formato Absolute), Batman: Jekyll e Hyde. Ma aspettatevi proposte di grandi autori come Frank Miller, Tim Sale, Neil Gaiman, Scott Snyder.
Come vi rapportate a quei prodotti lasciati incompleti da Planeta o che necessitano di una ristampa per essere completati?
ALESSIO: Sono sicuro che, prima o poi, verrà il loro momento.
LORENZO: In molti casi le serie che Planeta aveva lasciato incomplete sono state proseguite da noi fin dai primi mesi della nostra attività editoriale. Qualche esempio? American Vampire, DMZ, Unwritten, Hellblazer del passato e del presente. Abbiamo proseguito le collane di Batman, Superman e Lanterna Verde per poi ripartire da uno solo con l’esordio dei New 52, e completato gli story-arc di serie come JSA, Freccia Verde. Tutto questo, ripeto, nei nostri primi mesi di vita. Se poi parliamo di serie chiuse prematuramente dal precedente editore nel corso degli anni di attività… Be’, se il motivo erano le scarse vendite non vedo perché avremmo dovuto continuarle noi (a distanza di anni, tra l’altro). Anche se non è detto che alcune cose non tornino a farsi rivedere targate Lion.
PASQUALE: Come detto sopra (più volte), nessuna serie di valore viene lasciata incompleta se è possibile. Abbiamo ristampato addirittura qualche numero della vecchia serie di Lanterna Verde. Per cui tutto è possibile.
Si è detto tutto ed il contrario di tutto della Planeta ma è indubbio che l’editore iberico aveva dato una forte scossa al mercato italiano. Cosa rimane di questa scossa nell’operato Lion e cosa nel mercato italiano in generale?
ALESSIO: Credo rimanga la voglia di proporre DC Comics al prezzo più basso possibile, a un pubblico il più vasto possibile. Planeta ha dimostrato che c’era un pubblico in Italia per il materiale DC Comics.
PASQUALE: Abbiamo sempre detto che sono esistite due Planeta. Quella dei primi due anni e quella dei successivi quattro. Quella a cui ti riferisci è la prima che purtroppo durò pochissimo, perché, nonostante la potenza da multinazionale, ben presto fu obbligata a tenere i remi in barca. RW-LION sta facendo molte delle cose positive sulle quali la prima Planeta (la casa editrice che, da qualche punto di vista, per alcuni era inimitabile) si era impegnata, e forse addirittura con un pizzico di arroganza anche di più! Mai in Italia abbiamo avuto tante serie DC Comics in edicola come oggi, mai un ventaglio tanto ampio di formati (dai € 2,50 agli essential, dai classici ai bonelli, dai cartonati, ai Deluxe, agli Omnibus, agli Absolute). Mai la produzione e la proposta delle nuove serie è stata così larga, così come non lo è mai stata tanto integrata con i recuperi classici. E questo, mentre vengono promossi in parallelo anche i prodotti della stessa Planeta, che dovrebbero essere interpretate come delle effettive ristampe, generando anche in questo caso il catalogo più vasto al mondo della DC dopo quello della casa madre americana. Se il riportare la DC Comics in una posizione di assoluta protagonista nel mercato italiano non è un risultato addirittura superiore o quanto meno paragonabile alla Planeta d’oro, non saprei cosa altro possa esserlo.
Al suo esordio la Lion si caratterizzò per un costante dialogo via Facebook con i suoi lettori ad oggi però la comunicazione si è ridotta all’osso come mai?
ALESSIO: Facebook è un ottimo canale di comunicazione e noi cerchiamo di sfruttarlo al massimo. Anche se, per la verità, sono i ragazzi della redazione web e Lorenzo a interagire con i lettori e li aggiornano sulle novità, mentre io mi limito a osservarli da lontano.
Nel 2014 festeggeremo i 75 anni di Batman la Lion, a detta dello stesso Danesi, ha in serbo numerose iniziative puoi darci qualche indiscrezione?
ALESSIO: Sul mensile arriverà Anno zero. Tutta l’epica di Gotham City, la Storia del pipistrello, i primi incontri con vecchi e nuovi alleati. Un grande affresco che porterà, sono sicuro, nuovi lettori! Avremo una serie di copertine inedite di Gabriele Dell’Otto a festeggiare l’evento e alcuni dei più importanti bat-disegnatori verranno a incontrare i lettori italiani nel Belpaese. Cosa volere di più?
Confermate la presenza di Greg Capullo ad Etna Comics e di Francis Manapul al prossimo Lucca Comics and Games?
PASQUALE: Abbiamo l’intenzione di portare alcuni dei maggiori autori d’oltreoceano qui in Italia e Manapul e Capullo sono indubbiamente dei talenti straordinari.
Qualche anticipazione per il programma editoriale 2014?
ALESSIO: Il magazine da edicola dei Masters e l’esordio di DC Bad World: Forever Evil.
A che punto è Lion per la distribuzione digitale dei suoi prodotti?
ALESSIO: Aspettiamo. Siamo sicuri che prima o poi arriverà il momento giusto, ma per ora il mercato italiano dei fumetti digitali non mi sembra il massimo della vita.
Qual è lo stato di salute del fumetto in Italia e del fumetto italiano secondo Lion?
ALESSIO: Per quanto riguarda il fumetto in generale mi sembra che siamo ai livelli degli altri paesi europei dove il medium conta qualcosa. Dovremmo fare di più per uscire fuori dalle nostre redazioni e cercare di comunicare su stampa e televisione generaliste che siamo un settore vitale (nel senso di vivo, ma anche fondamentale) dell’editoria italiana. Io nel mio piccolo ho fatto delle proposte di carattere legislativo prima delle scorse elezioni e cercato di proporre con Fumettology uno sguardo altro al fumetto italiano in TV. Se tutti gli interessati avessero questo approccio “militante” le cose andrebbero meglio. Per quanto riguarda il fumetto italiano: abbiamo alcuni dei migliori autori del mondo (anche esportabili) come Gipi, Ortolani, Manfredi, tra gli altri. Credo che una così elevata quantità di autori con così tanto da dire in Italia non ci sia mai stata negli ultimi venti anni. Bisogna tornare indietro alla generazione dei Pazienza, dei Manara, dei Giardino, dei Liberatore per riavere un roster autori di qualità così elevata.
PASQUALE: Soffre come sta soffrendo tutta l’editoria italiana dove sia in edicola che in libreria si sono generate cadute di due cifre percentuali. Soffre perché la crisi generale non ha risparmiato nessuno, compreso il settore delle fumetterie. Contemporaneamente lascia una sensazione forte che si può ancora costruire. In ogni caso sarà un processo lungo è difficile.
Piccolo giochino di associazione: il primo aggettivo che ti viene in mente per:
ALESSIO: Un aggettivo non basterebbe, farò di più…
- DC Comics – La mamma.
- Bonelli – Il nonno.
- Roberto Recchioni – L’amico.
- MML – Il figlio più grande del collega di papà.
- Planeta DeAgostini – Lo zio da parte di mamma scomparso in Sudamerica.
- Panini Comics – Il collega.
- Bao – L’amico fico.
- Alastor – Il papà assente perché lavora troppo.
Pasquale:
- DC Comics – L’editore che ha creato il mercato dei Comics.
- Bonelli – Il più grande editore Italiano. Un esempio.
- Roberto Recchioni – Uno splendido autore
- MML – Un grande direttore editoriale
- Planeta DeAgostini – il più grande editore del mondo in lingua spagnola
- Panini Comics – Una grande multinazionale italiana. Il creatore del mercato delle figurine ed un grande editore
- Bao – L’Energia, la comunicazione, i contenuti, un amico.
- Alastor – Un distributore.
Spazio libero per i saluti…
ALESSIO: Ci vediamo nei fumetti, ragazze e ragazzi!