Garth Ennis Presenta Battler Britton, la recensione
Pubblicato il 6 Gennaio 2014 alle 11:30
Ritorna un personaggio storico del fumetto inglese: Battler Britton, coraggioso pilota in lotta contro i nazisti durante il secondo conflitto mondiale! E finisce nelle mani del celeberrimo autore di Preacher: l’unico e solo Garth Ennis!
Garth Ennis Presenta Battler Britton
Autori: Garth Ennis (testi), Colin Wilson (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Guerra
Provenienza: USA
Prezzo: € 11,95, 16,8 x 25,6, pp. 128, col.
Data di pubblicazione: settembre 2013
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L’irlandese Garth Ennis non è solo capace di scrivere storie violente, horror, blasfeme e trasgressive con un tocco pulp. Il celebrato autore di Preacher, infatti, si occupa di diversi generi narrativi e nell’ambito della sua vasta produzione si annoverano opere western e di guerra. Del resto, Garth non ha mai nascosto di nutrire un profondo amore nei confronti delle war stories e basta prendere in considerazione Battlefields della Dynamite o la serie di one-shot Vertigo denominati, appunto, War Stories per comprenderlo. E in numerose occasioni ha dichiarato di apprezzare la gloriosa tradizione fumettistica dell’inglese Fleetway che pubblicava tantissimi fumetti di genere bellico.
Uno dei personaggi Fleetway più noti e apprezzati dai lettori britannici era il pilota Battler Britton, protagonista di vari albi (il più seguito era Air Ace Picture Library). Creato dallo sceneggiatore Mike Butterworth e dal disegnatore Geoff Campion, Battler era audace e coraggioso, come ogni war hero che si rispetti, ed era costantemente impegnato in missioni contro i nazisti. Nel corso del tempo ci furono parecchi autori coinvolti nelle sue avventure e persino il grande Hugo Pratt ebbe modo di illustrarne alcuni episodi (peraltro disponibili in un volume Rizzoli/Lizard).
Qualche anno fa Ennis ha avuto l’opportunità di scrivere una miniserie di cinque numeri sul personaggio, uscita originariamente per la Wildstorm. Battler Britton è un tipico esempio di fumetto di guerra, leggibile e divertente. Se qualcuno si aspetta la violenza gratuita e il turpiloquio che sono il marchio di fabbrica dello stile di Ennis rimarrà, però, deluso. Garth ha infatti rispettato lo stile originale delle avventure del pilota che, pur basate sull’azione e sul ritmo adrenalinico, non prevedevano efferatezze ed eccessi. La situazione da lui immaginata, tuttavia, è senz’altro peculiare.
Siamo ovviamente in piena Seconda Guerra Mondiale e per una serie di circostanze Battler e i suoi commilitoni si recano negli Stati Uniti per collaborare con un gruppo dell’aviazione americana. La Gran Bretagna e gli USA hanno i nazisti come nemici comuni e ciò dovrebbe facilitare la collaborazione. Ma non è così. Gli americani non vedono di buon occhio Battler e non accettano consigli esterni; quest’ultimo, a sua volta, ha un bel caratterino e non è disposto a tollerare l’arroganza degli yankee. Ci saranno quindi parecchie difficoltà tra i due schieramenti ed Ennis ne approfitta per evidenziare le divisioni e i contrasti che nascono durante i conflitti; anzi, in un certo qual modo, è la follia della guerra a provocarli.
Ma presto Battler e gli americani saranno costretti dal contesto sempre più preoccupante a combattere insieme e non mancheranno battaglie e scontri aerei che delizieranno gli estimatori del genere bellico. E naturalmente i tedeschi faranno di tutto per trarre vantaggio dalla scarsa armonia esistente tra gli avversari. Dal momento, però, che Battler Britton ha un’impostazione classica, i buoni vinceranno. Ennis scrive testi dinamici, spesso con dialoghi ironici, e nel complesso la story-line funziona. Forse la miniserie va annoverata tra i suoi lavori minori ma resta valida.
Inoltre, il penciler è il bravo Colin Wilson che alcuni ricorderanno come collaboratore di Moebius nel suo Blueberry. Il penciler neozelandese realizza tavole di notevole qualità, valorizzate da un tratto aggressivo, naturalistico e accurato, perfetto per le vicende narrate da Ennis. Si dimostra suggestivo specialmente nelle sequenze dei combattimenti aerei, fondamentali per una storia di questo tipo; ma anche le pagine più tranquille sono valorizzate da eleganza e maestria. In poche parole, Battler Britton ha il merito di riproporre un character interessante e ingiustamente trascurato ed è consigliabile a tutti coloro che da un fumetto chiedono un sano passatempo e niente di più.