Dragonero, la recensione del numero 5 della serie fantasy Bonelli
Pubblicato il 31 Dicembre 2013 alle 11:30
L’annuale ritrovo degli scout permette a Ian di ritrovare vecchi amici e nuovi stimoli per il futuro, il fantasy Bonelli tocca quota 5.
Dragonero 5
Soggetto: Stefano Vietti
Disegni: Gianluca Pagliarani
Copertina: Giuseppe Matteoni
Casa Editrice: Sergio Editore.
Provenienza: Italia.
Prezzo: 2,90 Euro.
Data di pubblicazione: Ottobre 2013
Finalmente un fumetto in cui si respira aria di fantasy. I primi 4 numeri di questa nuova serie Bonelli erano per lo più l’appendice del Romanzo (volume unico) uscito nel 2007 e diventato oramai un cult. Non tutti erano troppo convinti da questo inizio per Dragonero. Forse l’ambientazione un po’ troppo steampunk aveva confuso gli affezionati lettori.
Il numero 5 però ha cambiato le carte in tavola. I protagonisti Ian, l’orco Gmor e l’elfa Sera si godono momenti di tranquillità dopo la missione precedente. Incombe però la convocazione per l’annuale incontro degli scout imperiali. Ci viene mostrato il viaggio per arrivare all’incontro con i “colleghi” e facciamo la conoscenza di personaggi bizzarri e curiosi, ma anche affascinanti come l’elfo del nord Ewyan e la bella Briana con la sua lupa grigia Baryn.
Questo volume è chiaramente transitorio, con una trama semplice e lineare, ma ci vengono date numerose informazioni sul mondo di Dragonero e sui suoi protagonisti che cominceremo ad amare. Ian cercherà ancora altre risposte alle sue domande e alla sua irrequietudine e noi lettori siamo curiosi come lui di sapere come cambierà la sua vita.
Si respira molto, nelle tavole di Pagliarani, l’aria fantasy che tanti lettori anelavano da tempo. I disegni sono splendidi a partire dalla mappa del mondo di Dragonero che è una vera chicca.
C’è molta fiducia per il proseguo della storia.