Color Tex n. 4, la recensione dello speciale a colori Bonelli

Pubblicato il 17 Dicembre 2013 alle 17:00

La collana Color Tex raddoppia e affianca alla lunga storia estiva un’uscita autunnale comprensiva di quattro episodi di 32 pagine ciascuno.

color texColor Tex n. 4

Autori: Faraci, Ruju, Manfredi, Boselli (testi), Casertano, Scascitelli, Biglia, Genzianella (disegni).

Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.

Provenienza: Italia.

Genere: Western.

Prezzo: 5,50 Euro.

Data di pubblicazione: Novembre 2013.

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In un solo albo otto diversi autori più la copertinista (Laura Zuccheri). Questa e la metà degli autori, precisamente tutti i disegnatori, esordienti. Sì parliamo di un albo Bonelli e sì, parliamo proprio di Tex, il personaggio ammiraglio della casa editrice milanese, quello che vanta ben oltre mezzo secolo di vita editoriale.

Ma che sa ancora mettersi in gioco, presentandosi in una veste nuova. Nuova come questa del Color Tex numero quattro, che oltre alla colorazione, consueta su questa collana, presenta quattro storie brevi e autoconclusive, ciascuna affidata a una coppia di autori diversi, con sceneggiatori veterani e disegnatori esordienti, almeno per quanto riguarda il ranger in camicia gialla.

Esperimento coraggioso, visto che i lettori di Tex sono abituati a narrazioni di lungo respiro. Esperimento che in fondo vuole andare incontro a nuovi lettori. E, nel complesso, ci riesce!

Anzitutto va sottolineata la bontà dell’iniziativa in sé, che dimostra come tanto reazionaria, così come sostiene qualcuno, la Bonelli non è. Altro fattore che rende l’albo meritevole di elogio è la colorazione, che aderisce appieno ai disegni, si sposa bene con essi, li impreziosisce e completa. Non come a volte è accaduto su altri albi a colori della casa editrice di via Buonarroti.

E le storie? Beh, c’è quella riuscita meglio, quella che invece lascia un po’ a desiderare. Si parte con “L’uomo sbagliato”, di Faraci-Casertano, vivace e coinvolgente narrazione che forse più di tutte risente dell’esiguo numero di pagine a disposizione, nel senso che sviluppata su uno spazio maggiore avrebbe reso di più. Ma nel complesso non è male, con un intelligente colpo di scena finale e suffragata com’è dalla buona prova del per così dire esordiente Casertano, che si dimostra a suo agio in una storia basata sui tanti volti e giocata sulla ricerca di un colpevole tra diversi possibili tale.

Si prosegue con “Un covo di belve”, con firme di Ruju e Scascitelli, che si inserisce nel filone della caccia all’uomo, ma solo marginalmente, per poi presentare ai lettori un personaggio interessante e sorprendente. Nel complesso la sceneggiatura si sviluppa in maniera elaborata e avvincente, con intrecci tra presente e passato, inseguitori e inseguiti. Grande prova di Ruju, dunque, ma i complimenti vanno anche a Scascitelli, che si dimostra a proprio agio anche con un personaggio del retaggio di Tex.

Terza storia è “L’ultimo della lista”, del duo Manfredi-Biglia. Si legge che è un piacere, e al termine fa svanire al lettore qualsiasi dubbio sulla possibilità di realizzare un’ottima storia con protagonista Aquila della Notte anche in sole 32 pagine. Un Tex dalla grande personalità girovaga per le strade innevate di un piccolo buco del Nebraska, affiancato da un amico-nemico che sa tener bene la scena e supportato dalla grande prova di Biglia, che realizza tavole degne di nota, raffigurino ora scene d’interni ora d’esterni, ora luoghi affollati ora solitari.

A chiudere il Color Tex numero 4, “La valle sacra”, di Boselli-Genzianella, mix di azione e psicologia che mette però in scena un Tex che non convince appieno, perché prima di mettersi a fare l’inesorabile ranger che tutti conosciamo si comporta più come un semplice e normalissimo uomo del West, capace di sbagliare e incapace di difendere. Genzianella, dal canto suo, riesce a rapportarsi bene con un West arido e talvolta mistico.

In definitiva, il primo albo del Color Tex versione autunnale, sembra capace da un lato di accontentare i lettori di sempre del ranger bonelliano, dall’altro di offrire ai nuovi arrivati una lettura gradevole, sebbene tra alti (in maggior numero) e bassi.

Voto: 7+

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