Delitto D’Autunno, la recensione del vincitore del Lucca Project Contest 2012
Pubblicato il 27 Novembre 2013 alle 14:30
Esce in anteprima a Lucca il volume con i tre finalisti del Lucca Project Contest 2012. In un unico albo il noir vincitore Delitto D’autunno e due racconti brevi per le menzioni speciali. Un podio sorprendente e poco ordinario.
Lucca Project Contest 2012
Autori: di Delitto d’autunno – Un’indagine di Andrè Dupin: Fabrizio Liuzzi (Sceneggiatura), Gianfranco Vitti (Illustrazioni), Gabriele Benefico (colori); di Die Taube: Cecilia Lo Valvo; di La bacchetta magica: Gabriele Luzi (Sceneggiatura), Eleonora Carlini (Illustrazioni).
Casa Editrice: Edizioni BD
Genere: Racconti
Provenienza: Italia
Prezzo: pp. 75, b/n e col.
Data di pubblicazione: Ottobre 2013
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Ecco finalmente pubblicati i vincitori del Lucca Project Contest 2012. Tra i 120 contendenti totali e i 15 finalisti ecco le storie che hanno più convinto la giuria. Ma analizziamo nel dettaglio i tre racconti per capire cosa li rende speciali e meritevoli del podio.
Il racconto protagonista e vincitore del contest è Delitto d’autunno – Un’indagine di Andrè Dupin, un noir affascinante ambientato in una Taranto degli anni ’50, nella quale si muovono molti personaggi tra i quali il protagonista, l’investigatore privato Andrè Dupin e Agata la sua nuova assistente/governante. Il detective ha finalmente per le mani un caso importante e non vuole lasciarselo sfuggire, si troverà quindi ad indagare sulla scomparsa di un uomo che inizialmente sembra essere causa di una infedeltà coniugale, ma presto la vicenda coinvolgerà più persone e si sa che quando in una sparizione sono coinvolte tante/troppe persone le cose si complicano, e non poco; si trasformerà presto in una fitta rete di imbrogli ed interrogatori al quale sarà difficile uscirne. Ma Dupin non è uno sprovveduto. Il noir qui illustrato è totalmente di origine e di ispirazione francese, lo stile narrativo e stilistico è di quello stampo con citazioni e sviluppi del tutto simili ai classici scrittori franco-belgi. Quindi impeccabile nella forma, nelle metrica, nelle inquadrature, insomma una storia da manuale e di concezione schematica, convenzionale che rischia leggermente l’impersonale. Ma che non invalida il gradevole scorrimento della lettura e della buona riuscita del racconto.
Menzione speciale a Cecilia Lo Valvo che vince per la capacità di proporre un segno innovativo con il racconto Costole, presente su questo albo con una storia breve intitolata Die Taube. Seppur di poche pagine Cecilia sfoggia un tratto magnifico e mai banale, inoltre la storia è ricca di spunti che vanno dalla letteratura classica alla fantascienza. Una storia che racconta dell’ingordigia dell’essere umano e della sua falsa superiorità. Una colomba come simbolo, inatteso, di cambiamento e di vita. Un rimando al Il Piccione di Süskind dove il protagonista è un personaggio solitario e ossessivo, dove vi è un’attenzione all’aspetto psicologico, quasi esistenzialista, con la ricerca di un senso e di uno scopo nella vita.
Menzione speciale a Gabriele Luzi e Eleonora Carlini per la freschezza dell’idea del progetto proposto con il racconto Meraviglia, presente su questo albo con la storia breve intitolata La bacchetta magica. Una storia semplice ben disegnata e colorata ma priva di innovazione.
Quello che più mi irrita è non poter leggere Costole di Cecilia Lo Valvo, perché con il breve racconto ha conquistato la mia attenzione e ascende, per me, al primo posto del podio. Nell’attesa che gli editori si accorgano della sua bravura attendo i vincitori del Lucca Project Contest 2013.