The Mole Song: Undercover Agent Reiji – Recensione – Roma Film Festival 2013

Pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 14:13

Reiji è un poliziotto incapace, col chiodo fisso del sesso ma con un’incrollabile determinazione. I suoi superiori decidono così di utilizzarlo come agente sotto copertura da infiltrare nella yakuza. Reiji si troverà alle prese con due organizzazioni criminali dalle opposte filosofie e composte da personaggi singolari. Tra mille disavventure, il protagonista farà la differenza nella guerra tra le due gang.

mole-songThe Mole Song – Undercover Agent Reiji

Titolo originale: Mogura no uta – sennyû sôsakan: Reiji
Genere: Azione, commedia
Regia: Takashi Miike
Interpreti: Toma Ikuta, Ken’ichi Endo, Mitsuru Fukikoshi, Koichi Iwaki, Yusuke Kamiji
Provenienza: Giappone
Durata: 130 min.
Casa di produzione: Fuji Television Network, OLM
Distribuzione (Giappone): Toho Company
Data di uscita (Giappone): 15 febbraio 2014

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Il prolifico maestro Takashi Miike, probabilmente il miglior regista giapponese contemporaneo di cinema di genere, porta sul grande schermo il manga Mogura no Uta di Noboru Takahashi ricorrendo ad un mirabolante mix tra il linguaggio visivo cinematografico e quello dei manga e degli anime come già fatto nel 2009 con il pur riuscito Yattaman. The Mole Song, La canzone della talpa, è una commedia demenziale che può essere considerata alla stregua di Una Pallottola Spuntata con gli occhi a mandorla.

Il film riesce ad accattivare immediatamente il pubblico proponendo una sfilza di esilaranti gag comiche e visive deliziosamente surreali condite da inserti in animazione con contaminazioni live. Lo strampalato Reiji, armato di buona volontà ma inetto e stupidotto, sembra quasi non riuscire più a distinguere il suo ruolo di infiltrato da quello di membro della yakuza. Miike, tra l’altro, ha già trattato il tema della mafia giapponese nel fantascientifico Full Metal Yakuza e nel noir Rainy Dog.

La narrazione procede così tra dialoghi geniali nella loro follia comica, immancabili sequenze di arti marziali, le scombinate vicissitudini erotico-sessuali dell’imbranato protagonista e i pittoreschi personaggi dei due cartelli criminali i cui nomi di battaglia si rifanno ad animali quali cani, gatti e farfalle in risposta alla “talpa” Reiji. Tra le invenzioni più divertenti, laddove la polizia usa i pastori tedeschi per scovare la droga, qui la yakuza usa degli adorabili cagnolini per contrabbandarla.

Un manga che prende vita sul grande schermo, con un’estetica da cartone animato e colori sgargianti, per 130 minuti di puro intrattenimento in perfetto equilibrio tra commedia ed action. Gli appassionati di fumetto giapponese lo adoreranno. Miike non ha escluso la possibilità di un sequel. Noi non vediamo l’ora.


Voto: 8

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