Gli occhi e il buio – Recensione edizioni BD

Pubblicato il 18 Novembre 2013 alle 19:30

Gli occhi e il buio, un romanzo grafico di Gigi Simeoni riproposto in un elegante volume da libreria per le Edizioni BD. Il pittore Alessandro Simonetti e la sua ricerca della scintilla dell’anima che intravede negli occhi delle sue vittime. Verità o lucida follia?

Gli occhi e il buio

Autore: Gigi Simeoni (testi & disegni)

Casa Editrice: Edizioni BD

Genere: Thriller

Provenienza: Italia

Prezzo: € 17,90, 17 x 25, pp. 329, b/n

Data di pubblicazione: Novembre 2013

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Sabato pomeriggio. Dopo pranzo.
Moglie e figlio sono alle prese con il riposino pomeridiano. Il camino è acceso, alimenti il fuoco quel tanto che basta da garantire una patina di calore nella sala.
Fai in modo che anche lui, con le sue fiamme, non ti disturbi più per almeno un paio d’ore. Apri la libreria dove in genere riponi i fumetti che devi ancora leggere. Sei alla ricerca di un ottimo fumetto per tenerti lontano dal mondo e dalla pioggia che imperversa fuori dalla tua finestra.

Oggi hai voglia di leggere qualcosa di diverso dagli eroi in calzamaglia, hai voglia di qualcosa di più impegnato rispetto alle solite quattro risse con i superpoteri.
Oggi la tua scelta cade su Gli occhi e il buio di Gigi Simeoni.
Non conosci Simeoni, o meglio, non hai mai letto un suo lavoro. Avevi già sentito parlare bene di questa opera già all’epoca della pubblicazione per Sergio Bonelli Editore nel 2007. Complice Lucca, hai acquistato e fatto autografare la tua edizione del romanzo edito da BD.
Un’ultima occhiata al camino, il suo fuoco ti riscalda quanto basta. Sarà l’ultima volta che lo guardi per le prossime due ore.
Gli occhi e il buio sarà una letture coinvolgente.

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Il romanzo scorre via meravigliosamente e le sue trecento pagine sono fatte per essere lette come un film su carta.
Un film ambientato nella Milano dei primi del novecento dove la facevano da padrone i primi fermenti della nuova corrente artistica futurista di Marinetti.

Ma questa non sarà l’unica citazione di ambito artistico che troviamo nel libro. Questo perché il protagonista è un pittore. Un pittore che non sa più distinguere il vero dal reale, un pittore che ci spinge a vedere con gli occhi dell’artista la sua visione della vita e della morte.

Dove si ferma l’arte e comincia la lucida follia? E’ stato quel brutale episodio a trascinare Simonetti (il pittore protagonista) sempre più nel baratro o la sua mente era già compromessa? Dove può spingersi un artista per trovare quella forma che lui intende per arte? Come intendere quella scintilla, quel riflesso che lui stesso sostiene di aver visto?
E’ l’anima di chi muore che fugge via o è qualcosa di diverso? E perché nei malati terminali quella presunta scintilla sembra del tutto assente?

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Nelle sue visioni di artista, Simonetti deve fare i conti anche con la sua morale.
La sua metodica ricerca dell’ispirazione sempre più sfuggente lo spinge oltre il limite, l’accettabile, lo spinge verso l’accanimento al prossimo che lui stesso si rimprovera. Ma l’arte, la sua ispirazione, gli impongono di fare ciò che fa.

Del resto non ha alternativa, lui è il prescelto di una visione più ampia. Le sue visioni, quelle presunte scintille che intravede negli occhi delle vittime forse non sono altro che un disegno più alto.
Alla fine lo capirà e se ne compiacerà. Non importa delle conseguenze dei suoi gesti, alla fine la sua più grande opera deve essere rappresentata.
In una sorta di anticipazione di correnti artistiche d’avanguardia, l’artista diventa parte integrante dell’opera stessa. Diventa egli stesso opera d’arte attraverso un gesto, un’azione o una semplice intenzione.

Gli occhi e il buio colpisce anche per il dettaglio della Milano dell’epoca. Una ricerca dell’autore sopraffina, che ci fa entrare nella vicenda in maniera elegante e sobria. Una ricerca dettagliata è stata anche la parte del libro dedicata all’investigazione. Ricostruire come indagava la polizia italiana nei primi del novecento non sarà stato facile.

Arte, citazioni sparse nel disegno, ricerca degli accadimenti, ricerca del vestiario e delle tecnologie dell’epoca, ricerca della metodologia investigativa. Tutto questo in un romanzo a fumetti dal taglio delle vignette volutamente filmico, e con il giusto equilibrio tra il sanguinario e il thriller violento dai presunti risvolti paranormali.

Al di là di tutto, ho trovato Gli occhi e buio una vicenda incentrata sulle persone. Sulla natura umana carica di angoscia e disperazione. Sulla ricerca di un qualcosa di superiore chiamata “arte” che spinge il povero artista verso l’emarginazione, isolandolo spesso nella sua lucida follia mentale.

Un brindisi agli amici assenti.

Voto: 8

P.S. Alla fine il camino mi si è davvero spento. Gli occhi e il buio ha fatto il suo egregio lavoro.

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