Superior Spider-Man n.2 – Recensione
Pubblicato il 12 Novembre 2013 alle 11:40
Superior Spider-Man stavolta dovrà fermare l’ondata di omicidi di Massacro e dare una mano ai Vendicatori nel tie-in di Age of Ultron ! Inoltre, il Ragno Rosso contro i ninja della Mano !!!
Superior Spider-Man n.2
Autori: Dan Slott, Giuseppe Camuncoli, Christos Gage, Dexter Soy, Chris Yost, Paulo Siqueira, Neil Edwards
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Genere: Supereroistico, 17×26, S., 80 pp., col.
Prezzo: 3,30 euro
Anno di pubblicazione in Italia: 2013
Quanto potere può essere gestito da un solo uomo, anche se dalle capacità straordinarie ? Come si può fermare un avversario spietato e incurante della vita umana ? E’ giusto spingersi fino all’omicidio pur di salvaguardare altre vite innocenti ?
Questi interrogativi se li sono posti quasi tutti i supereroi almeno una volta nella loro carriera e anche il Superior Spider-Man di Dan Slott si ritroverà ad affrontarli tutti in una volta sola nel secondo numero della testata Panini a lui dedicata.
Elemento scatenante di tutto è il serial killer Massacro, un villain che sembra uscito dalle pagine del Punitore e invece ha tormentato sempre il povero Peter Parker, il quale dovette ricorrere ad una speciale armatura antiproiettile per sconfiggerlo. Massacro è un uomo normale che però è incapace di provare qualsiasi tipo di emozione, a causa di un incidente che gli provocò gravi danni al cervello oltre alla perdita di sua moglie…. Adesso non ha più uno scopo preciso nella vita e uccide le persone senza provare alcun rimorso o compassione.
Durante il loro primo incontro Peter giurò che nessuno sarebbe più morto in sua presenza e arrivò addirittura a salvare il killer dagli spari della polizia. Ma ora che c’è Otto Octavius dentro la testa di Peter, quale sarà la sua reazione di fronte a un avversario del genere ? Avrà la stessa clemenza del suo predecessore….?
Se ci pensate bene, l’annosa questione del supereroe che si erge a boia per un “bene superiore” è la stessa affrontata nel tanto discusso finale de L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder, e Dan Slott pensa bene d’inserirla anche nel suo Superior Spider-Man, ripescando dal mazzo un personaggio inventato proprio da lui e furbescamente reintrodotto adesso che la serie gli consente d’intraprendere strade diverse e più estreme.
Ma se parliamo di personaggi della concorrenza, è inevitabile il riferimento anche all’Uomo Pipistrello, visto che Slott sembra provi gusto a omaggiare o strizzare l’occhio al personaggio in seguito a questa svolta dark e violenta del Tessiragnatele. Dopo l’improbabile ( e per fortuna estemporaneo ) “ragno-segnale” del numero scorso, infatti, adesso notiamo una somiglianza sempre maggiore tra l’Istituto Ravencroft e l’Arkham Asylum, a cominciare dal cancello con l’insegna e la struttura stessa dell’edificio, ma anche il rapporto con le autorità ricorda quello più scambievole e disteso che il Pipistrello ha con Gordon e i suoi uomini. E a tal proposito, verrebbe da chiedersi come mai il burbero J.Jonah Jameson abbia così repentinamente cambiato idea sul suo bersaglio principale, quasi come se avesse intuito da subito che sotto la maschera non si celava più la stessa persona…..
I riferimenti al Cavaliere Oscuro, però, non finiscono qui. Manca infatti l’altra grande questione affrontata in questo numero di Superior, ovvero la mania di onnipotenza di Otto Octavius, che inizia a manifestarsi sempre di più anche nelle sue azioni da supereroe. Se vi ricordate la pellicola di Nolan in cui Batman cercava di rintracciare Joker mappando tutti i cellulari e i dispositivi gps di Gotham City, allo stesso modo il nostro Spidey tenterà di scovare Massacro, implementando i suoi spider-bot sparsi per la città con uno speciale software per il riconoscimento facciale, inventato dal giovane Uatu Jackson degli Horizon Labs. In questo modo Octopus può controllare e individuare qualsiasi cittadino di New York: un potere troppo grande per un’unica persona, specie se pericolosa e instabile come Octavius !
Le stesse manie di onnipotenza
si riveleranno anche nel tie-in di Age of Ultron, l’evento Marvel del momento, che vede tutti i più grandi supereroi coinvolti in una lotta disperata contro Ultron e i suoi robot, in un mondo ormai completamente distrutto e assoggettato al suo volere.
Fingendo di portare a compimento un piano ideato da Tony Stark, Octo-Peter tenterà di prendere il controllo di alcuni robot di Ultron, sempre attraverso i suoi spider-bot, per arrivare al loro capo e spodestarlo, diventando così il nuovo padrone del mondo. Come al solito, però, il suo smisurato ego e la sua arroganza lo faranno fallire, ma se non altro riuscirà a comprendere il significato dell’essere una squadra. Fino ad allora, infatti, Octavius si era sempre considerato superiore a tutti gli altri e non aveva mai davvero fatto affidamento su chi gli stava intorno. Combattendo al fianco dei Vendicatori, forse, il suo modo di pensare potrebbe finalmente cambiare….
La parabola di questo Spider-Man “superiore” per adesso procede spedita e continua a stuzzicare il lettore con le derive sempre più inquietanti intraprese dal personaggio. Tutti aspettiamo fiduciosi il ritorno di Peter Parker, che al momento è solo un petulante e lamentoso ghost perennemente appresso a Superior, ma nel frattempo non ci resta che osservare con curiosità le frizzanti avventure proposte da Slott, sperando che continuino a divertirci.
Ai disegni stavolta (ri)troviamo un sempre più bravo Giuseppe Camuncoli, ormai perfettamente a suo agio tra le ragnatele di Spidey, sia Superior che non. La sua rappresentazione del personaggio è particolarmente energica e massiccia, mentre il suo stile in generale è piuttosto classico così come la scansione della tavola, ma non per questo meno efficace. Dexter Soy si occupa invece di disegni e colori del tie-in di Age of Ultron, con risultati più che buoni; le sue tavole, dinamiche e di grande impatto, strizzano molto l’occhio al fumetto orientale.
Chiude l’albo l’ultima parte del numero 12.1 di Scarlet Spider, alias Kaine Parker, clone di Peter in perenne cerca di redenzione ( e di se stesso ), ormai stabilitosi definitivamente nella città di Huston. Questa volta dovrà vedersela con i ninja della Mano e con uno schiavista dotato di un potere simile al suo, ai tempi in cui una malattia degenerativa lo stava divorando: mi riferisco al famoso “marchio di Kaine”, ovvero il segno lasciato dalla sua mano sulle vittime.
Kaine adesso sembra davvero pentito delle cattive azioni commesse in passato e vuole sfruttare questa seconda chance che ha avuto per utilizzare i suoi poteri a fin di bene. In fondo, nonostante dei trascorsi travagliati, il suo animo è pur sempre quello di Peter Parker, e non quello di un qualche villain “tentacolare”….!
I testi sono sempre di Chris Yost, mentre ai disegni troviamo il tratto pulito e realistico di Paulo Siqueira, affiancato dal nostro Fabio D’Auria ai colori.