Esso L’Ultimo Fumettista – Recensione ManFont
Pubblicato il 6 Novembre 2013 alle 16:40
La lotta per l’indipendenza non è mai stata così esilarante!
Esso
Autori: Luca Amerio, Luca Baino, Camillo Bosco, Giorgio Abou Mrad
Casa Editrice: ManFont
Genere: Comico
Provenienza: Italia
Prezzo:
Data di pubblicazione: ottobre 2013
Il Lucca Comics è stato invaso da zombie-editor affamati di proposal, mentre la malvagia “Piadini Comics” trama per assumere il controllo del mondo del fumetto. L’unica speranza per questa realtà sull’orlo del baratro è l’ultimo fumettista indipendente ancora in circolazione: Esso, aitante recensore di porno armato di micidiali armi brossurate e accompagnato dal petulante spirito del suo maestro. Per salvare la giornata Esso dovrà trovare la sola arma efficace contro la potente casa editrice: il materiale custodito dal misterioso eroe della resistenza chiamato “l’armadillo”, caduto gloriosamente in battaglia.
“Esso” è decisamente un fumetto per chi legge fumetti, e per chi li fa. Insomma è una storia concepita e indirizzata ai “nerdacci”, a tutti quelli che nei racconti disegnati o animati, nelle grandi saghe, nelle epopee galattiche e simili ci hanno sempre sguazzato e non hanno alcuna voglia di smettere, ma che sanno non prendersi troppo sul serio. L’ironia e l’autoironia, infatti, impregnano ogni tavola, sono anzi la vera forza di questo omaggio metanarrativo al cosmo infinito della nona arte.
Le citazioni, sia testuali che grafiche, si sprecano, riempiono le tavole trasformandole in enormi magazzini di oggetti smarriti, ricordi perduti ma pronti a venire di nuovo a galla, ammiccamenti complici fra chi anche senza dire una parola sa benissimo di cosa sta parlando, in un gioco di richiami e rimandi ad altre narrazioni che comincia sin dalla prima immagine e continua fino all’ultimo dialogo.
Il tratto è molto lineare, così come l’uso del bianco e nero piano e quasi privo di ombre. Mrad, il disegnatore, si sofferma sui particolari quel tanto che basta a far individuare la citazione con immediata e comica chiarezza, concentrandosi invece nella resa drammatica di volti e movimenti, esageratamente espressivi i primi, e semplicemente esagerati i secondi. Questi elementi, assieme alle proporzioni decisamente caricaturali, contribuiscono a conferire alla narrazione un ritmo serrato, assecondandone però sempre i tempi comici in turbine esilarante di botte da orbi e “storytelling”.
Insomma, se siete degli appassionati di fumetto (domanda retorica probabilmente, visto il sito che state consultando in questo momento), “Esso” vi farà ridere. In senso buono, s’intende.