Storia del Rock a Fumetti – Recensione NPE
Pubblicato il 30 Ottobre 2013 alle 18:27
Da Robert Johnson ai R.E.M., dal “giorno in cui la musica morì” a quello dell’assassinio il di Lennon. In un solo, oscuro fumetto, tutto il Rock, solo il Rock, nient’altro che il Rock!
Storia del Rock a Fumetti
Autori: Enzo Rizzi
Casa editrice: NPE
Provenienza: Italia
Genere: Storico
Prezzo: Cartonato, 204 pp. in b/n, Euro 19,90
Data di pubblicazione: Ottobre 2013
Che il fosse un mezzo di comunicazione potente ed efficace lo sapevamo, e sapevamo anche quanto il rock’n’roll fosse un essere oscuro e a tratti maledetto nella sua sfolgorante bellezza. Eppure non c’è cosa migliore come il connubio fra queste due arti emergenti per mostrare le reali potenzialità e il vero volto di entrambe: versatile mezzo di comunicazione e informazione, oltre che potente forma di intrattenimento la prima, potente canto di umanità vissuta fino all’estremo il secondo.
La Storia del Rock a fumetti di Enzo Rizzi può essere descritta come un lungo, lunghissimo corso sulla musica rock, dalle sue umili origini fino alle esplosioni dei giorno nostri; una serie di lezioni non solo su avvenimenti, date e persone, ma anche e soprattutto sullo spirito di un genere musicale che ha sconvolto il concetto di musica nel XX secolo. Maestro d’eccezione di questa serie di lezioni è Heavy Bone, un essere quasi mitologico e senza dubbio mistico, creato dallo stesso autore sulle pagine della precedente “Storia del Metal a fumetti”, a metà fra un rocker particolarmente violento e un demone dantesco stranamente umano, una guida assurda e a tratti delirante che guiderà il lettore attraverso i meandri più oscuri e meno conosciuti nella vita delle star musicali di quasi un secolo.
Il tratto di Rizzi, estremamente dettagliato e realistico, per certi aspetti quasi fotografico, eppure in grado di evocare atmosfere grottesche e orrorifiche ben si adatta alla narrazione della sua idea di rock. Ad una descrizione precisa dei personaggi storici, resi con gusto e passione ma incredibilmente riconoscibili, fa da contraltare la linea horror presa nel tratteggiare le apparizioni del “maestro” Heavy Bone”; l’utilizzo di un bianco e nero estremamente marcato, quasi manicheo, con i toni scuri di un nero quasi imperante, definisce completamente l’idea che Rizzi ha del rock.
Un fumetto che non mancherà di interessare gli appassionati del rock duro, e che potrebbe essere istruttivo anche per i meno appassionati. La lettura, essendo, una cronistoria, potrebbe risultare un po’ pesante.