Batman n.18: Morte della Famiglia – Recensione Lion Comics

Pubblicato il 22 Ottobre 2013 alle 12:00

Morte della Famiglia, la nuova sconvolgente saga ideata da Scott Snyder e Greg Capullo, giunge a conclusione, lasciando pesanti strascichi anche su tutte le altre testate della bat-family ! Riuscirà il Clown del Crimine a portare a termine il suo folle piano per sconfiggere Batman e i suoi alleati ???

batman_18Batman n.18: Morte della Famiglia

Autori: Scott Snyder, Greg Capullo, John Layman, Jason Fabok, Kyle Higgins, Juan Jose Ryp

Casa editrice: RWLion Comics

Provenienza: Stati Uniti

Genere: Supereroistico, 16,8×25,6, S., col., 72 pp.

Prezzo: 3,50 euro

Anno di pubblicazione in Italia: 2013

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La principale testata Lion dedicata all’Uomo Pipistrello giunge ad un altro traguardo importante, almeno a livello narrativo, visto che si conclude la seconda grande saga orchestrata dall’acclamata coppia Scott Snyder e Greg Capullo. Dopo aver introdotto la misteriosa e inquietante Corte dei Gufi, le cui vicende ci hanno tenuto con il fiato sospeso per un intero anno, era arrivato il momento di dedicarsi ad un villain storico del Cavaliere Oscuro, che per troppo tempo era rimasto nell’ombra…. Sto parlando ovviamente della nemesi assoluta di Batman, ovvero Joker, a cui è stato riservato un rientro in grande stile !

Chi ha seguito le avventure di Batman sin dalla partenza dei New 52 si ricorderà che esattamente nel primo numero di Detective Comics, scritto e disegnato da Tony Daniel, un nuovo criminale chiamato Dollmaker aveva asportato la faccia del Clown, di cui poi si persero le tracce. Superata la minaccia dei Gufi, Joker decide di tornare a Gotham City per riappropriarsi del suo ruolo di “nemico pubblico n.1”, pianificando il suo ingresso nei minimi dettagli, con un piano che metterà con le spalle al muro tutta la bat-family.

Non è certo casuale infatti il nome dato alla saga, Morte della Famiglia, che ricorda la ben più nota Una Morte in Famiglia di Jim Starlin e Jim Aparo, in cui lo stesso Joker massacrava a colpi di spranga il povero Jason Todd, all’epoca nei panni di Robin. Stavolta lo scopo del Clown è proprio quello di colpire gli aiutanti di Batman, a suo avviso solo delle inutili “distrazioni” che rammolliscono l’Uomo Pipistrello e disturbano la loro personale lotta senza fine…. Tutta la messinscena organizzata da Joker in fondo non è altro che una “dichiarazione d’amore” al suo eterno rivale, il quale dovrebbe essere sempre concentrato su di lui, senza elementi esterni che possano inficiare sulla loro “relazione”.

Snyder analizza e scandaglia nuovamente la psiche di un personaggio tanto complesso e sfaccettato come Joker e il suo particolare legame con il Cavaliere Oscuro, svelando anche retroscena inediti del loro passato, sempre nell’ottica di ridefinire e aggiornare il mito di Batman per le nuove generazioni. Ciò che maggiormente colpisce di questo Joker è la sua estrema lucidità, anche quando compie le sue consuete azioni folli e perverse ; tutto alla fine è calcolato nel minimo dettaglio e fa parte del grande mosaico creato nella sua testa durante l’esilio che si era auto-imposto.

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Il risultato finale è un Clown del Crimine ancora più sadico e inquietante, reso alla perfezione da un Greg Capullo sempre in grande forma, che ci regala una versione particolarmente mostruosa e raccapricciante del personaggio. Col suo tratto gotico e caricaturale riesce a catturare perfettamente l’essenza malvagia e sinistramente divertente del Joker, rappresentandolo come una sorta di zombie che sorride, con occhi vitrei dalle pupille minuscole e la pelle putrescente della faccia rilegata sommariamente con aghi e spilloni. Insomma, un aspetto che sembra uscito direttamente da un film horror…!

Anche stavolta Snyder riesce a costruire una trama ad ampio respiro, che conferisce il giusto risalto ad un ritorno tanto atteso. In ogni numero si riesce a respirare un’atmosfera tesa e angosciante che sembra avvolgere tutti i protagonisti della vicenda, Batman in primis, che dimostra ancora una volta la sua fallibilità e insicurezza, specie quando vengono coinvolte persone a lui care. L’unico appunto che potremmo fare a Snyder riguarda proprio il finale della saga, forse non così esplosivo come ci si sarebbe potuti aspettare, vista anche la suspence e l’attesa che era riuscito a creare nei numeri precedenti, ma nel complesso Morte della Famiglia si può considerare comunque un altro colpo andato a segno della coppia Snyder/Capullo.

Le conseguenze di Morte della Famiglia si ripercuotono su quasi tutte le testate della bat-family e in questo caso parliamo di Detective Comics e Nightwing, che sono le altre due serie proposte in questo antologico.

Dopo l’abbandono di Tony Daniel,

la storica serie Detective Comics viene affidata a John Layman e Jason Fabok, che mantengono più o meno l’impostazione del loro predecessore, presentandoci storie molto scorrevoli e movimentate. In questo numero Layman si cimenta con i deleteri effetti che la presenza del Joker scatena sui cittadini di Gotham City, come la scellerata “Lega dei Sorrisi”, ovvero un gruppo di persone mentalmente disturbate che vogliono emulare lo stile del Pagliaccio del Crimine nei loro delitti. Batman dovrà tentare di fermarli e scoprire l’identità del loro capo, un pittoresco criminale che si fa chiamare Merrymaker.

La trama è piuttosto prevedibile ma divertente, ed è giusta per una lettura d’intrattenimento senza troppe pretese. Fabok ai disegni realizza un Uomo Pipistrello particolarmente convincente, che ricorda molto quello cupo e possente di David Finch; il suo tratto preciso, però, risulta a volte un po’ legnoso e poco espressivo, specialmente quando raffigura i volti.

Dick Grayson, alias Nightwing, è sicuramente uno dei personaggi più colpiti da questo rientro in campo del Joker. Il parco dei divertimenti che voleva riqualificare e su cui aveva investito tutti i suoi risparmi è stato completamente distrutto, la sua ex fiamma e amica d’infanzia Raya Vestri è morta e anche tutti gli artisti del Circo Haly hanno rischiato la vita a causa delle tossine del Joker.

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Adesso il povero Dick si è ritrovato con un pugno di mosche in mano e mille dubbi che lo assillano, frutto delle macchinazioni psicologiche perpetrate dal malefico Clown quando lo aveva catturato. Il suo scopo infatti era quello di mettere in dubbio alcune certezze che tenevano unita la “famiglia” di Batman, in particolare la fiducia tra di loro e nel prossimo in generale, da sempre una caratteristica distintiva del primo Robin. Alla fine, di tutte le persone vicine a Dick, vi meraviglierà scoprire quale sarà quella che gli risolleverà davvero il morale….!

Kyle Higgins continua a tenere in mano le redini della testata dedicata all’ex Ragazzo Meraviglia, che si dimostra un personaggio interessante e in grado di godere di una sua autonomia anche senza il Cavaliere Oscuro. Nonostante le insicurezze e le fragilità tipiche della sua giovane età e dell’inesperienza, Nightwing ha dimostrato in più occasioni anche grande determinazione e maturità, degne del più scafato tra i supereroi, tanto da valergli in passato il ruolo di “primo sostituto” di Bruce Wayne sotto il manto dell’Uomo Pipistrello.

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Ai disegni stavolta non troviamo l’ottimo Eddy Barrows, penciler regolare della serie, ma il più “fumettoso” Juan Jose Ryp,  che non ci offre una grande caratterizzazione del personaggio, avendo uno stile piuttosto freddo e anonimo, un po’ più convincente solo per le sequenze d’azione.

Infine, una piccola nota negativa sull’edizione italiana della Lion, che per non aumentare la foliazione standard dell’antologico ha dovuto rimpicciolire in una sola pagina alcune doppie splash-page. Sarebbe stato preferibile, vista l’occasione, realizzare un numero un po’ più corposo che contenesse magari anche qualche approfondimento ed evitasse questa odiosa “compressione”….


Voto: 7

terra-1in Terra uno. Batman

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