Batman Solo – Recensione Lion Comics
Pubblicato il 21 Ottobre 2013 alle 15:00
Arriva il terzo volume antologico tratto dalla rivista Solo con storie dedicate al Cavaliere Oscuro! Scoprite le interpretazioni di Batman realizzate da Tim Sale, Darwyn Cooke, Mike Allred e altri grandi maestri della letteratura disegnata!
Batman Solo
Autori: Darwyn Cooke, Brian Azzarello, Paul Pope, Howard Chaykin, Robbie Morrison, Mike Allred, Lee Allred, John Hitchcock, Scott Hampton, Damion Scott, Randee Carcano, Mark Evanier (testi), Tim Sale, Paul Pope, Howard Chaykin, Mike Allred, Scott Hampton, Damion Scott, Brendan McCarthy, Sergio Aragones, Jordi Bernet, Darwyn Cooke (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 15,95, 16,8 x 25,6, pp. 176, col.
Data di pubblicazione: ottobre 2013
Come ho scritto in precedenti recensioni, l’antologica Solo, ideata dall’editor Mark Chiarello, è reputata una delle migliori operazioni DC degli ultimi anni. Ogni singolo albo era firmato da un autore che aveva facoltà di ideare storie di vario genere imperniate su qualsiasi personaggio della casa editrice inserito in contesti anche inusuali. Inoltre potevano realizzare episodi non necessariamente dedicati ai supereroi senza limiti di tipo narrativo.
RW-Lion ha deciso di proporre una selezione di questo materiale in una serie di volumi. Il primo includeva avventure riguardanti numerosi DC character ed era pregevole. Il secondo è stato piuttosto deludente, non tanto per la qualità dei contributi, quanto per il fatto che, presentato come un tp di Superman, includeva solo un episodio con l’Uomo d’Acciaio. Questo terzo volume, invece, come è facile intuire dal titolo, ha a che vedere con l’eroe di punta della DC, il celeberrimo Batman.
Chiarisco che buona parte delle storie tradotte vede effettivamente il Cavaliere Oscuro protagonista, sebbene non ne manchino alcuni in cui è assente. Ma il tp è valido anche e soprattutto per gli autori coinvolti. Si inizia con Darwyn Cooke che, coadiuvato dal bravissimo Tim Sale alle matite, descrive uno spassoso appuntamento romantico tra il detective incappucciato e l’affascinante Catwoman. Ma, considerando la natura dei personaggi coinvolti, si può trattare di un classico rendezvous da sabato sera? Niente affatto e Cooke si comporta di conseguenza scrivendo testi ironici e divertenti mentre Sale con il suo tratto oscuro da noir valorizza il plot.
Sale è presente pure nella storia successiva, scritta da Brian Azzarello, acclamato autore di 100 Bullets, che delinea una trama dai toni hard-boiled con maestria. In questo caso il pipistrello non c’è e la storia, malinconica e dai toni chandleriani, è una specie di romance onirico. Ma Batman ritorna grazie all’indie Paul Pope che scrive e disegna un ottimo episodio in cui il primo Robin, l’amatissimo Dick Grayson, gioca un ruolo preponderante. Pope si diverte a dare la sua interpretazione grafica, sporca e graffiante, del Ragazzo Meraviglia, del Joker e del Cavaliere Oscuro impostando una story-line drammatica e inquietante che non mancherà di intrigare i fans.
È poi la volta di un altro maestro, l’Howard Chaykin di American Flagg! e Black Kiss, che scrive e disegna una breve storia su una coppia di criminali di per sé carina ma che non c’entra assolutamente nulla con Batman. Darwyn Cooke ritorna poi con un gioiellino noir e riflessivo con la sexy Cawoman e il detective Slam Bradley in un bar fumoso che sembra uscito da una pellicola anni quaranta. Ed è sempre lui a scrivere e illustrare il remake di un celebre episodio di Bats dei seventies con uno stile retrò a tratti cartoon nell’impostazione.
Non manca nemmeno il grande Jordi Bernet che gli estimatori di Torpedo senz’altro ricordano. È Azzarello a immaginare un incontro tra Bats e la sensuale Poison Ivy. Si tratta in verità di uno scontro che può essere altresì interpretato come un deviato convegno amoroso e l’allure sensuale della terribile Poison Ivy è visualizzato dalle matite incantate di Bernet con perizia. Mike Allred, invece, con il consueto stile pop, si richiama alle atmosfere kitsch del Batman dei sixties, quello influenzato dai telefilm con Adam West, tanto per capirci. Assistito dal fratello Lee ai testi, Allred si sbizzarrisce con assurde e strampalate situazioni che vedono il Dinamico Duo alle prese con le macchinazioni dell’Enigmista e di una sua complice capace di far perdere la testa a Dick. E si rilevano peraltro critiche sarcastiche sul ruolo del Cavaliere Oscuro, sul capitalismo, sui conflitti generazionali con uno spirito irriverente.
Joshua Hitchcock scrive una storia di Batman utilizzandolo indirettamente e concentrandosi su un uomo qualsiasi che si veste da Bats per esibirsi in alcuni spettacoli, suo malgrado implicato in una situazione pericolosa. In questo caso il Cavaliere Oscuro è utilizzato come simbolo non esente da un’aura carismatica e suggestiva ben rappresentata dallo stile pittorico del sublime Scott Hampton. La rivelazione Damion Scott scrive insieme a Randee Carcano un curioso episodio su Cassandra Cain che per un certo periodo fu Batgirl e una Robin femminile con una peculiare modalità cartoon. Le suggestioni hip-hop tipiche del suo tratto sono evidenti in un secondo contributo ambientato in un ipotetico futuro in cui Tim Drake indossa i panni di Batman e Cassandra, ora sua moglie, quelli di Batwoman.
Sergio Aragones, con i testi di Mark Evanier, si concede una presa in giro alla Mad di Bruce Wayne e il tp si conclude con lo psichedelico Brendan McCarthy che ricrea una vecchia storia di Bats filtrata dalla sua sensibilità visionaria. Storia che comunque potrebbe forse esistere solo nella psiche schizzata del copertinista di Shade The Changing Man. Nel complesso, quindi, Batman Solo è da prendere in considerazione.