Team 7 n. 1 – Recensione Lion Comics
Pubblicato il 27 Settembre 2013 alle 12:00
Cosa accade nel DCU post-reboot durante la prima apparizione dei meta-umani? Ce lo rivela Justin Jordan in una serie all action dedicata al Team 7! Scoprite le vicissitudini di Deathstroke, Black Canary e altri personaggi alle prese con la minaccia del terrorismo globale!
DC World n. 1 – Team 7 n. 1
Autori: Justin Jordan (testi), Jesus Merino, Ron Frenz, Julius Gopez (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: giugno 2013
Come sanno i DC fan, la casa editrice di Superman e Batman ha azzerato o modificato con il reboot buona parte degli avvenimenti precedenti e, oltre a pubblicare comic-book collocati nel presente, ha proposto mensili ambientati nel passato che in un certo qual modo creano i presupposti dell’attuale situazione. Per esempio, Grant Morrison ha deciso di narrare i primi passi del Supes post-reboot e Geoff Johns ha impiegato parecchi episodi della sua Justice League per spiegare in che modo si è formata la squadra.
Team 7 fa parte di questo tipo di albi e narra le vicissitudini di un gruppo di characters che agiscono ai primordi del nuovo DCU con lo scopo di monitorare e, possibilmente, fermare i meta-umani potenzialmente pericolosi che iniziano ad apparire in vari luoghi della terra. Tra essi si annoverano vecchie conoscenze dei lettori: per esempio, Dinah Drake, la futura Black Canary delle Birds of Prey; il compagno Kurt Lance; Amanda Waller che giocherà un ruolo importante nella Suicide Squad; il terribile Deathstroke; l’aggressivo Grifter e altri.
Non si tratta certo di personaggi tranquilli e l’aggressività è una delle componenti essenziali del loro modus operandi. Il Team 7, quindi, si occupa sin dal principio di minacce terroristiche e di criminali dai vasti poteri, in un’atmosfera carica di azione adrenalinica in linea con quella di certe pellicole cinematografiche basate su inseguimenti, sparatorie, esplosioni e così via.
A scrivere la serie è Justin Jordan che si mantiene su binari narrativi commerciali e mainstream nell’impostazione. Il mensile è un prodotto di intrattenimento e da questo punto di vista funziona; l’importante è non aspettarsi molto. Jordan delinea una story-line che vedrà il gruppo confrontarsi con una complessa macchinazione ai loro danni che fa capo a un classico villain DC, l’inquietante Eclipso.
Lo sceneggiatore inoltre si diverte a collegare Team 7 ad altri comic-book come, per esempio, All Star Western. In quella testata lo sfregiato cacciatore di taglie Jonah Hex aveva lottato contro il mostruoso Mister Hyde e ora Grifter e soci scopriranno a loro spese che il siero inventato dal dr. Jekyll è ancora in circolazione e sta trasformando tanti uomini in letali assassini. I testi sono ben impostati e i dialoghi sono spesso alleggeriti da un tocco di piacevole ironia.
Quanto ai disegni, Team 7 è valido. Jesus Saiz svolge un ottimo lavoro, caratterizzando in maniera efficace ogni personaggio e dando il meglio di sé nelle sequenze dei combattimenti. C’è pure Ron Frenz, che molti ricorderanno per Amazing Spider-Man e Mighty Thor, che si occupa degli schizzi, nonché un altro penciler notevole, Julius Gopez, dal tratto graffiante e adrenalinico appropriato per un fumetto di questo genere. Il lay-out, tuttavia, è meno inventivo di quello di Saiz ma nel complesso gradevole.
C’è da ribadire che Team 7 è solo un comic-book scacciapensieri e non può essere inserito nel novero delle produzioni DC più mature e sofisticate. Ma non è nemmeno banale come Ravagers, tanto per fare un esempio, e se volete quindi provare questo tp iniziale che include i nn. 0-3 della testata originale, potete fare un pensierino al riguardo. Peraltro, la delineazione psicologica (specialmente quella di Dinah) è ben realizzata e la scelta di Jordan di far raccontare gli eventi da un personaggio sempre diverso, episodio dopo episodio, che contribuisce a presentare molteplici prospettive narrative, è indubbiamente azzeccata. Perciò Team 7 non è un capolavoro ma nemmeno un prodotto trash.