Recensione Freccia verde Anno Uno – Planeta DeAgostini
Pubblicato il 28 Settembre 2010 alle 11:05
Autori: Andy Diggle (testi), Jock (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 11,95 16,8 x 25,7 pp. 144
Tra i vari eroi della DC Comics, oltre ai celeberrimi Superman, Batman, Wonder Woman, Flash o Lanterna Verde, bisogna citare un altro che, a suo modo, ha avuto una profonda importanza: Green Arrow, Freccia Verde, alias Oliver Queen, milionario che, coadiuvato dal giovane partner Speedy, combatteva il crimine, avvalendosi delle sue abilità di arciere e vivendo avventure le cui atmosfere, facendo le debite proporzioni, erano fortemente influenzate da quelle del più famoso Cavaliere Oscuro.
Creato nel 1941 da Mort Weisinger sulla rivista More Fun Comics, Freccia Verde ottenne subito notevole successo, apparendo, da quel momento, in numerosi serial e, in seguito, la sua popolarità spinse i boss DC ad inserirlo nei ranghi della Justice League. Un po’ come per ogni super-eroe, le sue avventure hanno subito alti e bassi qualitativi e, per ciò che concerne la DC pre-Crisis, non si può non citare il meraviglioso periodo in cui, sul mensile The Brave and The Bold, l’arciere, insieme a Lanterna Verde, fu protagonista di storie innovative, grazie al leggendario team O’Neil/Adams che affrontò tematiche scottanti, a cominciare da quella della droga (questi episodi sono reperibili nell’edizione Absolute di Lanterna Verde/Freccia Verde).
Negli anni ottanta, bisogna ricordare l’ottima gestione di Mike Grell, che rese il mensile dell’arciere uno dei prodotti più adulti e cupi del catalogo DC e, anche in questo caso, furono affrontati argomenti altamente eversivi per gli standard narrativi degli eighties, decisamente lontani dalle classiche atmosfere super-eroistiche.
Negli ultimi anni, invece, molti considerano le run di Brad Meltzer e di Kevin Smith come le migliori mai realizzate e anche l’attuale serial, dedicato ad Oliver e alla sua storica compagna, la sexy Black Canary, è piacevole e ben curato. Tuttavia, esistono anche miniserie, come Freccia Verde Anno Uno, che vale la pena leggere. Nello specifico, la mini in questione è opera di Andy Diggle e Jock, vale a dire gli autori di uno dei più grandi successi Vertigo: The Losers.
E coloro che hanno apprezzato i Perdenti, difficilmente disprezzeranno questo tp. Senza collegarsi più di tanto alle vicende passate del personaggio e ai punti narrativi rimasti in sospeso, come, per esempio, la presunta morte di Ollie per opera di Parallax, Diggle ricrea, a modo suo, le origini dell’eroe. Oliver Queen, dunque, è un miliardario filantropo, anche se non particolarmente soddisfatto della sua esistenza. Per una serie di circostanze che non rivelerò, finisce, però, suo malgrado, su un’isola.
In tale isola c’è un’organizzazione criminale che, peraltro, schiavizza l’inerme popolazione del luogo; di conseguenza, Oliver, dopo un periodo di training che lo fortifica, sia fisicamente sia psicologicamente, decide di affrontare i villains, utilizzando arco e frecce. La trama ha influssi tipici delle spy-stories e degli action movies e, in un certo qual modo, a tratti può far pensare a certe situazioni di The Losers.
I testi sono hard boiled, con dialoghi veloci e ben impostati: in parole povere, l’ennesima dimostrazione delle capacità di scrittura di Diggle. E i disegni di Jock, con interessanti soluzioni cromatiche, sono perfetti sia nelle sequenze di azione sia in quelle più ‘tranquille’ e riflessive. Freccia Verde Anno Uno è un ottimo esempio di fumetto scacciapensieri, nel senso positivo della definizione, e non deluderà i fans dei due cartoonists e gli estimatori di quello che è senz’altro uno dei più importanti personaggi ‘storici’ del DC Universe.
Voto: 8