Recensione Superman la Notte più profonda – Planeta DeAgostini
Pubblicato il 24 Agosto 2010 alle 08:04
Autori: James Robinson (testi), Eddy Barrows (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 4,95, 16,8 x 27,5, pp. 80
Malgrado il giudizio negativo di Alan Moore, che tante polemiche ha suscitato, Blackest Night può senza dubbio essere considerato uno dei migliori crossover della storia della DC Comics, grazie all’operato del suo ideatore, Geoff Johns, colui che, insieme a Grant Morrison, è l’autentico deus ex machina dell’intricato universo narrativo imperniato su Superman, Flash, Lanterna Verde e gli innumerevoli altri eroi dell’etichetta statunitense.
E, come sa ogni amante dei comics a stelle e strisce, le vicende di un crossover, oltre a svolgersi in una miniserie portante, si diramano in numerose altre collane. Di conseguenza, dal momento che Planeta De Agostini sta attualmente pubblicando l’evento nel mensile La Notte Più Profonda, era inevitabile che iniziasse a proporre i vari tie-in, in speciali o in singoli numeri delle serie regolari.
E’ il caso di La Notte Più Profonda – Superman, one shot che comprende i tre numeri della miniserie Blackest Night – Superman, scritta dall’autore che, negli ultimi anni, è riuscito più di tanti altri a portare a nuove vette di grandezza il figlio di Krypton, James Robinson, e disegnata dal bravo Eddy Barrows.
Recentemente, le vicissitudini di Supes hanno preso una piega imprevedibile. Innanzitutto, Clark Kent sta piangendo la morte del padre adottivo Jonathan. Inoltre, dopo una strenua lotta con il classico nemico Brainiac, è riuscito a liberare centomila kryptoniani dalla nave spaziale del criminale e tra essi anche Zor-El, padre di Supergirl, che viene ucciso quasi subito dal temibile Reactron. In seguito a tali eventi, i profughi kryptoniani si sono trasferiti su un altro pianeta, Nuovo Krypton, governato da Alura, madre di Supergirl. E tale situazione non ha mancato di provocare grattacapi all’Uomo d’Acciaio.
In questo contento, la minaccia delle terribili Lanterne Nere, causata da Scar, membro dei Guardiani dell’Universo corrotto dall’Anti-Monitor, capaci di far rivivere i morti e di controllarli, nonché di Mano Nera, avversario di Lanterna Verde, inizia a tormentare il nostro eroe e precisamente a Smallville. In compagnia dell’attuale Superboy e del fido cane Krypto, Superman, quindi, sarà costretto ad affrontare le Lanterne Nere, che hanno riportato in vita, tra gli altri, il terribile Psicopirata e Lois Lane. E pure Supergirl, su Nuovo Krypton, se la vedrà brutta.
Robinson ha delineato una vicenda che si legge tutta d’un fiato, con riferimenti alla science-fiction da b-movies dei tempi andati, ambientata nella tipica provincia americana profondamente reazionaria. Un chiaro collegamento alle atmosfere piacevoli di certe pellicole fantascientifiche degli anni cinquanta/sessanta. Con in più, però, un pizzico di macabra inquietudine decisamente contemporanea.
Il prodotto in questione è solo un fumetto super-eroistico scacciapensieri che, però, mantiene ciò che promette: un sano svago e niente di più. Ed è realizzato con abilità e professionismo e non mancano momenti di intensa drammaticità.
I disegni di Barrows sono validi e il disegnatore riesce a caratterizzare tutti i personaggi con notevole perizia e il suo tratto è impreziosito dai colori di Rod Reis. Perciò, se ancora non conoscete il Superman di James Robinson (spero comunque che Planeta prima o poi proponga il suo capolavoro, e cioè Starman), questo volumetto è la giusta occasione per avvicinarvisi. Peraltro, la trama è comprensibile anche per coloro che non avessero finora letto il mensile di Supes o la mini La Notte Più Profonda, il che non guasta.
Voto: 7 ½